Nest Cam (per esterni o interni, a batteria)

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Nest Cam (per esterni o interni, a batteria)

Le webcam di sicurezza smart. Un argomento che non abbiamo mai trattato su Joypad fino ad oggi.

Un argomento forse dall’interesse più limitato per un gamer e tuttavia non meno importante, specialmente se in casa avete un’introvabile PS5 o Xbox Series X. I vostri tesssori vanno protetti, sapete?

Nest Cam

Di webcam smart Nest Google ne ha introdotte parecchie nel 2021. Oggi ci concentreremo però solo su un modello: Nest Cam (per esterni o interni, a batteria), che comunque chiameremo Nest Cam solo perché facciamo prima. Si tratta di un device che possiamo installare in diversi modi, sia in interno che in esterno e che può funzionare in modo stand-alone a batteria oppure collegandola in modo fisso alla corrente. Per fare questo, Google offre diversi sistemi di montaggio oltre a quello integrato. Ad esempio, noi abbiamo ricevuto sia un piedistallo che un lungo cavo per il montaggio in esterno, con tanto di protezione extra per l’uso in condizioni meno favorevoli. Certo, nonostante tutto la camera è garantita solo IP54, il che significa che è resistente agli spruzzi ma non proprio all’acqua (anche se Google afferma che resiste a povere, pioggia e neve) e che quindi andrà montata in un posto riparato dalle intemperie. Ma prima di andare in dettaglio sui sistemi di montaggio (argomento comunque fondamentale per un prodotto simile) vediamone i dettagli squisitamente tecnici. Nest Cam è una webcam di sicurezza di colore bianco, dotata di un sensore da due megapixel e uno zoom digitale 6x in grado di filmare fino a 1080p 30fps con HDR. Ha un ampio angolo di 130 gradi ed è dotata di modalità notturna fino a 6 metri e 10 centimetri grazie all’inclusione di 6 LED infrarossi. È anche dotata di altoparlante e microfono per registrare suoni, voci e rumori ma anche per comunicare con qualcuno, se vogliamo. Include una batteria ricaricabile da 6 Ah che si ricarica coi diversi sistemi di montaggio che vedremo a breve. La camera è sferica, 8.3 centimetri di diametro e pesa 398 grammi: piuttosto pesantuccia rispetto ad altre webcam con le quali abbiamo avuto a che fare in passato. La connettività wireless è garantita da Wi-Fi 2.4GHz, il che è un po’ limitante in certi casi visto che avremmo preferito una connettività anche 5Ghz (come nel modello nordamericano) e supporta WEP, WPA, WPA2 e WPA3 come standard di sicurezza. È anche dotata di Bluetooth BLE per il setup. Per usarla serve una buona connettività Internet e l’app Google Home anche se possiamo ovviamente espandere un pochino il setup con dei Google Nest Hub o altri device. In effetti, facendo parte dei prodotti Google, Nest Cam è perfettamente integrata con tutti i servizi offerti dal gigante americano. Le features di sicurezza incluse nella camera sono diverse: c’è una parte di machine learning, secure boot e aggiornamenti automatici, addirittura un sensore magnetometro per vedere se qualcuno sta spostando il device.

La metto ovunque

E proprio qua arriviamo ai sistemi di montaggio: sia che scegliamo la piastra inclusa che lo stand venduto separatamente, la camera si attacca principalmente con un magnete. Abbiamo deciso di montare Nest Cam dentro casa (anche perché abitando in appartamento non c’era altra scelta) e una volta montata la piastra sul soffitto, è sufficiente avvicinare la camera ad essa per fare in modo che si attacchi. Non è nemmeno un montaggio deboluccio! Nonostante la nostra iniziale reticenza, non abbiamo alcun timore che Nest Cam ci possa cadere in testa e in più c’è anche il vantaggio di poterla ruotare come vogliamo senza problemi. Una soluzione forse meno comune ma che ha i suoi meriti. Come dicevamo, ci sono tutta una serie di accessori per collegarla: caricatori extra, sistemi antifurto, cavo resistente alle intemperie e il piedistallo.

Il piedistallo opzionale

In più Google si è premunita di inviarci un set di tre Google Wi-Fi, per offrirci l’esperienza completa e dobbiamo dire che tutto funziona in modo liscio come l’olio. Ogni device si installa in modo semplicissimo e rapidamente. I Google Wi-Fi hanno creato da soli in pochi step una rete wireless mesh e la Nest Cam è stata felicissima di collegarcisi. In particolare, una volta aperta l’app Google Home basta fare clic su aggiungi device, webcam e comparirà immediatamente nella lista. Il pairing si fa usando il codice QR incluso con la confezione (fate molta attenzione a non perderlo insomma!) e dopo un veloce aggiornamento software e qualche setting di base (se sia installata dentro o fuori) siamo pronti a partire.

Batteria o alimentazione?

Come il suo lunghissimo nome lo suggerisce, questa Nest Cam può essere usata sia in modo alimentato che a batteria. L’autonomia a batteria dipende da tutta una serie di fattori e impostazioni. In un ambiente molto trafficato, con 20 o più eventi registrati al giorno, l’autonomia si aggira attorno al mese e mezzo mentre in una zona calma, con pochissimi eventi, possiamo arrivare anche a 7 mesi. Certo, ci sono funzioni per la salvaguardia della batteria, possiamo ridurre la qualità video e usare il meno possibile i LED infrarossi per aumentare il più possibile la durata ma, in tutta onestà, se possiamo raccomandarvi un utilizzo con l’alimentazione collegata in permanenza è meglio.

Una volta montata e scelto se vogliamo ricaricarla ogni tot o meno, è ora di selezionare alcune cose importanti. Possiamo scegliere se avere una cronologia di eventi registrati fino a 30 giorni oppure se poter vedere solo gli eventi in diretta. È possibile selezionare delle zone di attività, ovvero dei punti nel campo di visione della camera che devono essere controllati, mentre altri ignorati. In seguito, possiamo usare le features IA proposte come il riconoscimento dei volti (una feature a pagamento però), per evitare di ricevere notifiche se la camera inquadra qualcuno di cui ci fidiamo. Possiamo poi selezionare impostazioni speciali per animali domestici (cani e gatti) in modo che i nostri amici pelosi non facciano scattare allerte per sbaglio. Stessa cosa per i veicoli (se la montate di fuori, è ovvio!): Nest Cam ignorerà eventuali veicoli in movimento che passano nel suo campo di visione.

Nonostante i menu opzioni di Nest Cam sembrino quasi vuoti in realtà possiamo fare cose complesse, come ignorare gli animali mentre facciamo attenzione ad una particolare zona (pensiamo ad una porta o un cancello) il tutto mentre ignoriamo le vetture che passano ma teniamo d’occhio quelle che eventualmente si stanno fermando davanti a casa. Certo, Google non ci regala tutte ste funzioni e basta. Ci sono una serie di opzioni extra chiamate Nest Aware e Aware Plus (rispettivamente da 6 e 12 CHF al mese) che offrono una cronologia eventi tra 30 e 60 giorni), la possibilità di salvare estratti video, allerte speciali. La realtà delle cose è che un abbonamento Aware sarà quasi obbligatorio, visto che nel tier gratis abbiamo 3 ore di clip salvate sul cloud mentre in quello da 6 CHF siamo a 30 giorni: non saremo obbligati a scaricare una clip subito ma potremo farlo con comodo entro un mese dall’evento.

Automazioni

Le automazioni di Aware, in particolar modo il riconoscimento facciale, sono fatte sul device e non sui server di Google. Almeno, questo è quanto ci viene detto. Stando a Google, la privacy è uno dei focus di Nest Cam e i dati sono criptati durante il trasferimento tra la nostra rete e i server Nest. Tutta l’IA è fatta però in locale ed è per questo motivo che sono state aggiunte funzioni di processing avanzate. Ogni funzione poi può essere attivata in blocco in modo automatico quando lasciamo casa. Grazie alle routine di Google, che sono geolocalizzate, possiamo fare in modo che Nest Cam si attivi quando ci troviamo ad una certa distanza da casa. In effetti, l’automazione è uno dei punti focali a nostro modo di vedere. Con la precedente soluzione (una cam motorizzata di TPLink) eravamo pienamente soddisfatti di qualità video e features di registrazione (quella registra in locale su MicroSD) ma rimaneva un problema di fondo: l’automazione. TPLink offre uno scheduling in base agli orari e nemmeno tanto flessibile: su un arco di 24 ore potevamo solo stabilire un intervallo di acceso e uno di spento. Il che va bene se passiamo tutta la giornata fuori ma che va meno bene se rientriamo a pranzo. Google, con la geolocalizzazione, ci ha tolto questo peso: se siamo a casa la camera è spenta, se siamo fuori si accende. Semplice, automatico, senza pensieri; che poi è quello che dovrebbe fare un sistema di sicurezza.

Non tutto è perfetto

Nest Cam è un prodotto piuttosto impressionante ma non è esente da difetti. Per prima cosa le funzioni che la distinguono dalla massa sono dietro ad un paywall. Ok noi per ora non abbiamo dovuto pagare niente di niente ma in futuro dubitiamo che la cosa continuerà ad essere gratis. Il prezzo di acquisto è indubbiamente piuttosto elevato: la camera costa 199CHF, il piedistallo da interno 35CHF, il cavo da esterno altri 35CHF. Una volta che avrete messo tutto assieme, saremo ben oltre i 200CHF ed è difficile giustificare il prezzo a meno che non siate assolutamente innamorati delle features avanzate e dell’integrazione coi servizi di Google. È vero che funzionano sorprendente bene e offrono un buon grado di personalizzazione ma rimane il fatto che non siano cosa proprio gratis. Per finire, abbiamo scovato un bug: in condizioni di scarsa luminosità ma non abbastanza da attivare i LED infrarossi, la qualità del video degrada in modo davvero sostanziale. Abbiamo prontamente segnalato la cosa a Google e ci hanno assicurato di essere a conoscenza del problema e che sarà sistemato con un prossimo aggiornamento software. Nulla di grave, insomma, ma è una cosa che non potevamo non citare per lo stato delle cose attuali.

Questo dovrebbe venir corretto rapidamente

Bottom line

Nest Cam (per esterni o interni, a batteria) è intrigante per features e versatilità. Dalla sua ha le funzioni smart ed IA, la facilità di installazione e d’utilizzo. Contro ha il prezzo e la necessità dell’abbonamento se vogliamo davvero sfruttarla a dovere. La scelta sta a voi a questo punto.

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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