Mario vs Donkey Kong

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Mario vs Donkey Kong

Mario vs Donkey Kong nasce su Game boy advance nel “lontano” 2004 (20 anni fa) quale erede spirituale di Donkey Kong, contenente elementi platform e rompicapo. In effetti, l’originale Donkey Kong uscì per la prima volta nelle sale giochi ben 43 anni fa (1981), dove divenne un grande successo e permise alle due mascotte Nintendo di diventare le icone che oggi conosciamo, Mario e Donkey Kong. La prima incarnazione della serie consisteva nel muoversi su semplici piattaforme, schivare barili e muoversi verso l’alto per colpire Donkey Kong furioso prima di salvare Pauline (recentemente ricomparsa in Super Mario Odyssey e disponibile come personaggio giocabile in Mario Kart  8 Deluxe). Il remake della versione nata su Game Boy Advance è stato affidato a Nintendo Software Technology, la quale si è occupata nel ridare vita ad un brand rimasto silente per almeno due decadi.

Nel 1994, su Game Boy si è potuto godere di una versione aggiornata di questo arcade. Donkey Kong per Game Boy aggiunse alcune nuove meccaniche che introdussero un po’ più di varietà in confronto al capitolo su NES, ed è proprio su quest’ultimo che questa avventura per Game Boy che ha gettato le basi meccaniche per Mario vs. Donkey Kong del 2004 su Game Boy Advance. Interessante è anche la scelta di Nintendo di ampliare la line up di Nintendo Switch proprio con questo brand, probabilmente per ribadire il rapporto fra Mario e Donkey Kong di rivalità/cooperazione che si evince anche dal recente lungometraggio apparso nei cinema.

Trattasi di un concentrato di gameplay piuttosto che da una trama relativamente profenda, la stessa è assai semplice. All’inizio di questa particolare avventura, Mario viene avvisato di un furto alla Fabbrica di giocattoli e non passa molto tempo prima che si trovi alle calcagna di Donkey Kong, che è scappato con un sacco pieno di Mini Mario. In effetti, il simpatico scimmione ha perso la testa quando non trovi i giocattoli di Mario in negozio, ragion per cui ha deciso di compiere tale furto. La campagna si suddivide in diversi livelli e non è particolarmente nota per la sua longevità.

Ad ogni modo, è quindi compito del giocatore recuperare tutti i Mini Mario. Ogni livello è diviso in due sezioni distinte: nella prima area il giocatore deve trovare una chiave per aprire una porta, mentre nella seconda egli deve cercare il Mini Mario che lo attende. Tuttavia, il giocatore sarà chiamato a superare un gruppo di nemici e ostacoli ambientali. Completando i primi sei livelli di ogni mondo, sbloccherete due sfide finali: un livello di Mini Mario, in cui dovrete raccogliere tre lettere per comporre la parola TOY, e una sfida finale contro lo stesso Donkey Kong. Ciò scritto, il gioco unisce il genere platform al rompicapo dando vita a un connubio equilibrato che solo la casa di Kyoto è spesso capace di fare. Ad ogni modo, in Mario vs. Donkey Kong, l’idraulico è molto più fermo e pesante da controllare. I movimenti sono mirati e occorre concentrarsi sul tipo di salto, o capriola, innescare al fine di superare gli ostacoli e avanzare nei successivi livelli. Pertanto, il tempismo è fondamentale. Il giocatore deve aspettare il momento giusto per muoversi, o anche saltare sui nemici, funzionando in maniera diversa dai classici Super Mario. Di per sé, Mario non può nemmeno eliminare un nemico semplicemente saltandoci sopra, bensì, in questo capitolo, è ora possibile saltare sugli stessi e usarli come piattaforme improvvisate, o sollevarli e lanciarli l’uno contro l’altro affinché è possibile salirci sopra e attraversarli.

Come nella versione del 2004, Mario vs Donkey Kong è dunque in grado di offrire un buon mix di azione impegnativa a leggeri rompicapi in sei mondi eterogenei e colorati. Questo remake per Switch ripropone tutti i contenuti del suo predecessore, qui presentati con uno stile grafico in linea con i più moderni titoli di Mario. Nella versione per Nintendo Switch vi sono due mondi nuovi di zecca (con stesso format ma con nuovi nemici e tematiche), oltre alle modalità “Plus” di ogni mondo, le sfide per esperti, la modalità casual e il Time Attack. Non manca una rivisitazione della colonna sonora, ora orchestrata, e, soprattutto, una nuova modalità cooperativa per due giocatori. Riassumendo, a parte le modifiche menzionate non vi sono novità di particolare rilievo in confronto alla versione del 2004.

Le versioni Plus di ogni mondo, accessibili una volta terminata la campagna, sono nientemeno versioni con un maggior difficoltà di sfida. La modalità Time Attack, ad esempio, propone i livelli classici con un timer. Il tutto è condito dai livelli per esperti che rappresentano la sfida più grande di questo remake. Tuttavia, il livello di difficoltà non ha mai posto troppi problemi per il completamente, dando l’impressione che questo titolo, summa summarum, è dedicato piuttosto ai più giovani che hanno visto il lungometraggio al cinema. Sia come sia, è molto apprezzata l’aggiunta al multigiocatore cooperativo in locale, perfetto per coppie e famiglie.

Insomma, si possono muovere poche critiche al gioco, se non quella che alla fine non presenta nulla rilievo in confronto al capitolo del 2004. I movimenti di Mario sono più legnosi in confronto ai capitoli classici, la longevità della campagna resta relativamente corta, seppur compensata dalle nuove sfide e modalità. Insomma, un titolo relativamente buono, senza infamia e senza lode.

Ci piace

  • Graficamente sublime, colorato, semplice e divertente
  • nuove modalità, due mondi inediti e modalità cooperativa
  • gameplay "unico" à la Nintendo...

Non ci piace

  • ...ma alcune mosse di Mario potevano essere riviste?
  • non apporta aggiunte di rilievo in confronto alla versione 2004
  • la campagna è relativamente breve
4.75

Scritto da : Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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