Mario + Rabbids: Kingdom Battle

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Mario + Rabbids: Kingdom Battle

Quando abbiamo visto per la prima volta, allo scorso E3, Mario + Rabbids: Kingdom Battle non sapevamo bene cosa pensarne. Uno strategico a turni, prodotto da Ubisoft, che mette assieme i più sacri personaggi del mondo Nintendo con i Rabbids, le creature più assurde create dal publisher francese. Siamo rimasti interdetti e pure un filo sospettosi. Ma ora, dopo settimane di gioco, siamo pronti a parlarvi di questo strano strano gioco!

Crossooooover!

In una strana dimensione abitata dagli umani, una giovane inventrice ha creato un paio di occhiali in grado di fondere due oggetti qualsiasi. Un’invenzione straordinaria che però, lasciata incustodita dalla sua artefice, finisce nelle mani dei Rabbids finiti nella nostra dimensione con la loro lavatrice/macchina del tempo interdimensionale. Nulla nelle mani dei Rabbids può considerarsi sicura e, finiti per sbaglio nella dimensione di Super Mario, danno origine ad un’allucinante miscela tra il Regno dei Funghi e quello dei Rabbids.

Gli ignari conigli finiscono mescolati a nemici, oggetti, piante… non si capisce più chi sia cosa! E per rendere le cose ancora più complicate, il Spawny, il Rabbid con il visore, viene rapito da Bowser Jr che intende sfruttare il suo potere per rendere fiero suo padre, soggiogando il mondo di Mario. Ovviamente, quando il Regno dei Funghi è in pericolo, Mario non esita un istante a lanciarsi al suo soccorso ma questa volta avrà al suo fianco Rabbid Peach e Rabbid Luigi, oltre che altri personaggi da entrambi i mondi.

Uno strategico a turni?

Mario + Rabbids: Kingdom Battle è un gioco coraggioso per tutta una serie di motivi. Per prima cosa, perché mette assieme i personaggi più sacri di Nintendo con gli strampalati Rabbids che spesso e volentieri non sono stati protagonisti di assoluti capolavori del mondo videoludico. Secondariamente, in un mondo di action e platform, osa proporre uno strategico a turni alla X-COM, un genere notoriamente dedicato ad una stretta cerchia d’appassionati e non proprio per il grande pubblico. Il gameplay è diviso in due componenti specifiche: esplorazione e combattimento. Nel primo caso vagheremo per i coloratissimi mondi del mondo crossover, scoprendo casse di tesori, ammirando le buffonate dei Rabbid (gigantesche mutante e gabinetti ovunque!) e raccogliendo le classiche monete d’oro di Super Mario. Spesso incontreremo anche gustosi puzzle ambientali che premiano il giocatore con vari bonus arma e oggetti sbloccabili. Ma è nelle aree di combattimento che le cose si fanno decisamente interessanti.

Il combattimento si fa, come detto, a turni. Il team del giocatore inizialmente comprende Mario, Rabbid Peach e Rabbid Luigi, ma in seguito si espanderà anche con Luigi, Rabbid Mario e via dicendo per un totale di otto personaggi, di cui tre utilizzabili contemporaneamente. All’inizio di ogni battaglia possiamo esaminare il terreno di gioco, caratterizzato da numerose coperture al 50 o al 100%, da tubi di trasporto, zone sopraelevate e casse ad effetto speciale. Ogni personaggio, buono o cattivo, ha a disposizione una griglia di movimento, che definisce il numero di caselle massime che può percorrere nel proprio turno. In seguito può usare un potere speciale (ogni personaggio ha le sue pecularità) e sparare con armi a distanza o ad area. Per quanto riguarda il movimento, ogni PG si muove di un numero definito di caselle (che può essere aumentato sbloccando il relativo potere nella scheda del PG) e può usare il movimento salto team, andando su una casella occupata da un alleato e facendosi spingere sia più lontano che in aree più elevate. Durante il movimento possiamo anche colpire i nemici in scivolata, causando un quantitativo modesto di danni (ma dipende dai poteri del personaggio, Rabbid Luigi ad esempio può usare il potere vampiro per causare danno e assorbire punti vita dal nemico). Mario invece può usare il salto team per schiacciare un nemico.

Terminata la fase di movimento, che comunque può essere svolta in qualsiasi ordine (non dobbiamo dunque muovere, attaccare, usare un potere ma possiamo combinare qualsiasi tipo di mossa, sia con lo stesso PG che con PG diversi), possiamo attaccare con armi a distanza o ad area. Le armi a distanza vengono influenzate dal numero di caselle che separano l’eroe dal nemico e dalla qualità del riparo. Un riparo al 50% protegge il nemico in un caso su 2 mentre quello al 100% protegge completamente dal tiro nemico. I colpi ad area variano per personaggio e per arma e possono essere, come nel caso di Mario, limitati ad un numero di caselle attorno al nostro PG, possono essere a distanza ma causano effetti ad area e via dicendo. Per finire i poteri sono molto variati e spaziano da scudi a bonus d’attacco per gli alleati in area, malus d’attacco per i nemici in area, poteri curativi, poteri che permettono un secondo colpo automatico e via dicendo. Sembra tutto molto complicato ed in effetti, inizialmente, possiamo trovarci un po’ spiazzati, specialmente se non abbiamo l’abitudine ad una gestione tanto minuziosa del gioco (chiunque giochi a giochi da tavola seri, non avrà problemi!). Mario + Rabbids: Kingdom Battle è quindi un gioco in cui dobbiamo pianificare le mosse, prendere rischi calcolati e sfruttare il team secondo le sue forze. Specialmente perché non dobbiamo sempre solo eliminare tutti i nemici in ogni area di combattimento ma dobbiamo compiere cose diverse quali attraversare tutta la zona con almeno uno dei nostri PG, difendere degli alleati sviando le attenzioni nemiche, eliminare i boss prima che il numero soverchiante di nemici ci faccia perdere eccetera. Fortunatamente Ubisoft Milano ha pensato bene a variare gli scontri, che sono comunque basati sulle stesse modalità di combattimento ma che comunque non sono una infinita fila di situazioni sempre identiche. L’ottimo level design aumenta questo senso di variazione, mettendo il giocatore di fronte a situazioni sempre diverse a livello tattico.


Il combattimento di Mario + Rabbids: Kingdom Battle è, ve lo dice uno che non ama il genere di solito, divertente. Non è troppo complesso e gli elementi di casualità sono ridotti (specialmente gli effetti speciali delle armi, che hanno una percentuale di chance di verificarsi), cosa che riduce la frustrazione di gioco. Abbiamo sempre indicazioni chiare sulle chances di colpire un nemico e la nostra bravura viene premiata in modo più che soddisfacente mentre le mosse stupide da parte nostra vengono giustamente punite. Il livello di sfida ci è parso magnificamente calibrato: impegnativo senza essere impossibile o troppo facile. Prima d’ogni battaglia possiamo comunque attivare la modalità facile, che ci ricarica la vita al 100% (le ferite si portano infatti da uno scontro al successivo).

Gioiellino su Switch

Mario + Rabbids: Kingdom Battle è un gioco esclusivo per Nintendo Switch e la scelta di piattaforma è perfetta. Si tratta di un gioco godibilissimo a casa ma che, proprio per via della compartimentazione delle fasi (esplorazione e combattimento) è perfetto per essere giocato fuori casa, magari nei tempi morti tra casa e scuola. Visivamente siamo di fronte ad un ottimo risultato: i mondi crossover sono coloratissimi, ricchi di dettagli e animazioni. Tutto il gioco è permeato da un humor che abbiamo particolarmente apprezzato: nulla viene preso sul serio e le battute sono spesso esilaranti. Anche il comparto musicale ci è piaciuto molto.

Solo per i fan?

Mario + Rabbids: Kingdom Battle è, secondo noi, una killer app di Switch. Spassoso e dal gameplay accattivante anche per i non fan del genere strategico a turni. Le nostre iniziali perplessità si sono sciolte di fronte all’ottimo lavoro di Ubisoft Milano che ha saputo produrre un gioco in cui tutto poteva andare storto ma in cui praticamente tutto è andato bene. A ben guardare qualche piccola sbavatura qua e là si trova, come una leggera sproporzione tra la difficoltà di una battaglia e l’altra e qualche strano rallentamento in termini di FPS in alcuni, rari, casi. Ma l’impressione generale è assolutamente positiva. Ciliegina sulla torta la possibilità di giocare in co-op con un amico!

 

Ci piace

  • Gameplay
  • Grafica
  • Humor

Non ci piace

  • Niente multi competitivo
5.5

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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