Mario Kart Live: Home Circuit

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Mario Kart Live: Home Circuit

Mario Kart Live è quel tipico gioco “innovativo” che ci si aspetta da una società come Nintendo. Partendo dal principio, Mario Kart è un brand appartenente al genere di corse arcade che ha visto numerose generazioni, dal Super Nintendo (Super Mario Kart) sino a Nintendo Wii U (Mario Kart 8) e Nintendo Switch (Mario Kart 8 Deluxe). Oltre ad essere uno dei titoli più venduti di sempre (Mario Kart Wii), Mario Kart ha vissuto novità importanti nell’arco di venticinque anni, segnatamente nel gameplay adattandosi alla resa grafica della console di riferimento. Dalla grafica in dimensioni di Nintendo 64, ai controlli con un vero volante sfruttando i sensori del Wii Mote, dal 3D stereoscopico di Mario Kart 7 al grafica HD di Mario Kart 8 / Mario Kart 8 Deluxe con interessanti implementazioni di gameplay. Ora, invece, è il turno della realtà aumentata (AR).

Mario Kart prende vita

Ai giorni nostri Mario Kart ha raggiunto due diverse anime su Nintendo Switch: la prima è la formula classica di Mario Kart 8 Deluxe, nato dalle ceneri della versione Wii U e adattata per l’ibrida di Nintendo. La seconda è una nuova, ed inedita, formula che si discosta dal tipico gioco di corse arcade come lo conosciamo per introdurre una nuova maniera di vivere il gioco, pur mantenendo lo stesso genere. Perciò, sulla scorta del recente Nintendo Labo, Mario Kart Live: Home Circuit arriva nei negozi proponendo un’esperienza che dà letteralmente vita al videogioco in casa nostra. Combinando realtà aumentata (AR), una macchinina telecomandata e Nintendo Switch, la casa di Kyoto e Velan Studios hanno permesso di portare in casa, letteralmente, una pista sulla quale gareggia Mario (o Luigi), fondendo un videogioco con il concetto di giocattolo.


Mario Kart Live: Home Circuit si potrebbe considerare una “variante casalinga” dell’omonimo gioco di corse di Nintendo. I locali di casa nostra prendono letteralmente vita grazie alla telecamera equipaggiata sulla macchinina, dando luogo ad ostacoli, trappole e a concorrenti contro cui il giocatore deve gareggiare. Ciò è possibile grazie anche alle quattro porte di cartone da piazzare in diversi punti della stanza, in modo da poter creare un tracciato personalizzato del circuito. Spacchettate le porte, mediante un codice QR su schermo della televisione (o della Switch) è possibile avviare un breve tutorial con il quale il giocatore prende confidenza dei comandi (accelerazione, curve, derapate e con l’utilizzo degli oggetti).

Superato questo primo passo, il software richiede successivamente di piazzare le quattro porte per creare il proprio tracciato personalizzato. Predisporre le quattro porte potrebbe non essere un’operazione sempre semplice poiché la grandezza del tracciato dipenderà, logicamente, dalla superficie del locale. Nel nostro caso potevamo sfruttare un soggiorno assai spazioso di circa 40 metri quadrati (mobili permettendo). Ciò comuqnue non è stato sufficiente per variare il tracciato, che è risultato essere il classico giro rettangolare. Da qui si evince già il primo limite di questo software, ovvero la libertà di disposizione delle porte per creare il percorso. È quindi logico considerare che meno spazio si ha a disposizione meno sono le varianti di percorso da poter creare. Una piccola camera è, di riflesso, penalizzata. Ad ogni modo, per creare il percorso il giocatore deve eseguire un giro di prova con il Kart, le cui ruote sono state imbevute di vernice da parte di Lakitu per disegnare, e quindi tracciare, il circuito. Ma non solo. È possibile personalizzare le quattro porte con opzioni che si sbloccano nel corso dell’avventura, le quali possono dare vita a porte interattive con cubi di oggetti, turbi ed ostacoli.


Una volta completato il circuito personalizzato e ritornati al punto di partenza, fa la sua comparsa Bowser Jr. che sguinzaglierà i Bowserotti nelle gare del Gran premio, contro i quali il giocatore dovrà sfidarli nei distinti tornei (la tradizionale modalità Gran premio: suddivisa nei canonici 50 cc, 100 cc, 150 cc e 200 cc). Chiaramente è possibile affrontare il gran premio anche in modalità cooperativa locale, se un amico avrà con se una Nintendo Switch e il proprio kart. Ciò costituisce un altro, a nostro pare, limite dell’esperienza di gioco: ovvero il multi giocatore solo locale e che richiede, per logica, un secondo Kart telecomandato da una seconda Nintendo Switch (fino ad un massimo di quattro giocatori contemporaneamente). Non manca, inoltre, la modalità a tempo con la quale è possibile battere i propri record personali (o quelli di amici). Se il Kart a disposizione è solo uno, basta semplicemente sfidarsi a turno per valutare chi dei due o più giocatori completa il percorso nel minor tempo possibile. Non manca, infine, la modalità personalizzazione con la quale è possibile creare percorsi e personalizzare liberamente tutte e quattro le porte, l’ambiente circostante e via dicendo, indipendentemente dal granpremio, oppure la modalità speculare nella quale occorre affrontare il tracciato specchiato.

Fra tradizione e innovazione

La modalità Gran Premio di Mario Kart Live è assai tradizionale sulla falsariga dei precedenti capitoli. Suddivisa in otto trofei (i canonici fungo, fiore, stella e via dicendo) e composti da tre circuiti cadauno, gli stessi si basano sul percorso disegnato e personalizzato dal giocatore, ma apportando delle modifiche all’ambiente circostante. In alcuni scenari il locale sarà immerso nell’acqua, in altri cosparso di ostacoli, oppure dei turbo o tanti cubi misteriosi di oggetti, fantasmi (classici Boo) che alterano la vista della telecamera, e via dicendo. Ogni percorso crea un proprio tema che viene, all’occasione, applicato a video per il tramite della telecamera. Resta la possibilità, se il giocatore lo desidera, di modificare il percorso ridisegnandolo fra una gara e l’altra, in modo di avere sempre circuiti variabili (a patto, si ribadisce, di avere una stanza con spazio a sufficienza per variare il tracciato).

Il comportamento degli oggetti è anch’esso rimasto invariato, ed è interessante notare come alcuni riescono a trasmettere il medesimo effetto anche attraverso la telecamera del Kart. Il catenaccio, ad esempio, tende a strattonare la macchinina a destra e a sinistra. La pallottola Bill, invece, aumenta la velocità e guida automaticamente il Kart. Funghi, banane e gusci di vario colore (compreso quello Blu) sono rimasti invariati. Se quest’ultimi colpiscono il Kart, lo stesso semplicemente si arresta sino a sparizione dell’effetto. Vi sono anche degli oggetti inediti, come ad esempio Kamek che riflette a specchio la fotocamera, obbligando il giocatore di guidare a specchio.

Una semplice macchinina capace di trasformare l’ambiente circostante

Per quanto riguarda la qualità della macchinina, la stessa è assemblata con materiali plastici e predisposta per subire ripetutamente eventuali urti. Si tratta, in sostanza, di un modello di macchinina 2WD con supporto al wireless 2.4 Ghz, equipaggiato con ruote motrici e senza sospensione. Nintendo sconsiglia di utilizzare il Kart su superficie particolarmente ruvide o impolverate per evitare spiacevoli inconvenevoli. In particolare, la casa di Kyoto sconsiglia altresì di utilizzare il Kart all’aperto o creare tracciati che transitano attraverso scalini o dislivelli. Per quanto riguarda l’autonomia, la piccola macchinina offre 90 minuti di gameplay continuo in modalità 150 cc che, chiaramente, aumenta sensibilmente se la velocità della stessa diminuisce nei gran tornei minori (50cc – 100 cc). Il tempo di ricarica stimato, mediante il cavo USB Type C in dotazione, è pari a 3.5 ore, che può variare se si utilizzerà un ricaricatore da 5/10 Watt o mediante l’uscita USB della dock di Nintendo Switch (che eroga una tensione minore).

Sul lato grafica e performance, il gioco di corse di Nintendo è sicuramente ben curato. Mario, o Luigi, sono posti in una visuale ravvicinata – quasi in prima persona – in una prospettiva quasi inedita in confronto al passato (ma comunque attivabile), dando quella sensazione di maggiore immersione al giocatore. I due famosi fratelli idraulici di Nintendo prendono quindi vita in maniera assai naturale sullo schermo, confermando Nintendo quale maestra dei dettagli, anche quelli più piccoli. Tuttavia vi sono alcuni difetti che, speriamo, potranno essere risolti con eventuali patch future. In particolare l’esperienza di guida a volte non è ottimale. Purtroppo, in alcuni frangenti la fluidità del gioco è caratterizzata da brevi “imput lag” che rende legnosi i comandi. Per il resto, la guida è perfettamente godibile, la velocità della macchinina si adatta chiaramente al tipo di torneo e a volte risulta davvero arduo restare nelle linee del tracciato (200 cc). Non mancano, inoltre, tutte le personalizzazioni da sbloccare e applicare al Kart e a Mario (rispettivamente Luigi) raccogliendo le monete che vengono piazzate nel circuito.

Ma non esente da qualche limite tecnico

Mario Kart Live: Home Circuit è un concetto che funziona, ma purtroppo solo in parte. Da una parte, se si ha disposizione dello spazio è possibile creare vari circuiti e osservare la propria casa prendere letteralmente vita. Dall’altra, la varietà viene smorzata da un eventuale limite fisico della stanza e dalla connessione senza fili fra console e Kart (distanza teorica di 5 metri al massimo), impedendo la creazione di circuiti in più stanze della casa. Basti infatti rilevare che è sufficiente un un ostacolo fra il Kart e la console (mobile) e il segnale wireless perde automaticamente potenza, generando eventualmente del lag o disconnettendo addirittura i dispositivi fra loro.

Da ultimo, vi è il fattore luminosità. La telecamera utilizzata sul Kart appare discreta e svolge il suo compito. Tuttavia, è richiesto una continua presenza di luce in modo che l’ambiente AR, le distanze e il percorso creato, venga generato correttamente. Ciò si traduce che, verso sera o di notte, la luce artificiale delle lampade potrebbe non essere sufficiente per riconoscere correttamente le porte di cartone, o il software potrebbe avere difficoltà nel distinguere la parete e il pavimento, modificando radicalmente la prospettiva del percorso.


Concludendo, sulla scorta di Nintendo Labo, Ring Fit, 1 2 Switch, e altri ancora in passato, Mario Kart Live: Home Circuit è un gioco che trascende il concetto classico di videogioco offrendo un’esperienza praticamente unica nel suo genere come Nintendo è abituata a fare. Sfruttando infatti l’AR, questo nuovo Mario Kart porta le corse arcade direttamente in casa pur mantenendo intatta la sua essenza, creando la giusta atmosfera e ambiente grazie a una semplice macchinina telecomandata con tanto di telecamera.

Tuttavia, se concettualmente lodevole, vi sono ancora alcuni limiti che purtroppo potrebbero inficiare considerevolmente l’esperienza di gioco per alcuni, in primis lo spazio richiesto per creare i tracciati e le condizioni di luminosità del locale.

Ci piace

  • Il concetto è geniale
  • I dettagli son ben curati
  • Realtà aumentata ben sfruttata
  • È Mario Kart direttamente a casa nostra...

Non ci piace

  • ...ma con qualche limite tecnico (lag e connessione se vi sono ostacoli)
  • Richiede un certo perimetro per tracciare il percorso
  • Multiplayer limitato
  • Niente dislivelli o varietà di rilievo nei percorsi
4.75

Scritto da : Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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