Ritorniamo a parlare di ergonomia su Joypad con il nuovo Lift (for Mac) di Logitech. Ora, non fatevi ingannare, non abbiamo tutto d’un tratto iniziato a parlare di prodotti Apple (lol, ve lo immaginate?!).
Tuttavia, nulla ci impedisce di parlare di questo Lift, che tra l’altro funziona perfettamente anche su Windows 11! Pronti a rilassare i polsi?
Ergonomia, punto focale
Non è la prima volta che andiamo a sconfinare in questo campo su Joypad: il primo mouse ergonomico di Logitech, l’MX Vertical, ci aveva convinto poco nell’oramai lontano 2018. Troppo lontano dalla norma ma specialmente avevamo trovato poco pratico il posizionamento dei tasti principali, rendendo l’esperimento riuscito solo in parte. Negli anni abbiamo comunque osservato diverse persone usarlo regolarmente e con soddisfazione; quindi, Logitech qualcosa di giusto l’aveva fatto. L’arrivo di Lift sul mercato non poteva comunque che stuzzicare la nostra curiosità.
Lift (for Mac) è un mouse fatto per essere impugnato in verticale. Il polso prende una posizione più naturale, visto che appoggeremo la mano senza doverla appiattire contro il tavolo, tenendo una posizione più naturale. Niente incrociamenti di ossa e ligamenti, la mano si appoggia in modo davvero naturale e intuitivo sul device, con il pollice da un lato e le altre dita dall’altro. La presa in mano dovrebbe essere buona se avete mani da piccole a grandi ma se tendete a uno dei due estremi, forse non fa per voi. Comunque, alla base è un mouse leggero (125 grammi) di dimensioni 71 x 70 x 108 mm. Il sensore è regolabile tra 400 e 4000 dpi (con incrementi di 100). Niente a che vedere con certi mouse gaming ma non è assolutamente questo lo scopo. Sul device troviamo sei tasti, i classici due principali, la rotellina (cliccabile ovviamente), tasti avanti e indietro e un tasto per passare tra due impostazioni di accelerazione del puntatore, liberamente personalizzabili. Volendo, tramite la utility Logitech Options+ possiamo comunque cambiare il funzionamento dei tasti avanti/indietro, modifica dpi e il tasto centrale della rotellina. Parimenti, il software può scansionare il nostro computer per proporre una serie di profili già ottimizzati per programmi come Word, Excel, Photoshop, Chrome, Edge e via dicendo.
Lift non è dotato di una batteria ricaricabile, preferendo una singola batteria AA che, stando a Logitech, dovrebbe garantire 24 mesi di autonomia. Il collegamento al computer si fa via Bluetooth Low Energy oppure con un ricevitore Logi Bolt (che adoriamo per la sua interoperabilità con diversi device del brand svizzero-statunitense) che non è incluso nella confezione. Nello sportello batteria troviamo comunque il posto per inserire un ricevitore Bolt, dovessimo averne uno da trasportare al sicuro. Pare comunque che la versione Windows invece sia dotata del ricevitore, almeno stando al sito ufficiale. Va detto che la connettività Bluetooth è risultata stabile e senza alcun problema sia su Windows 11 che l’ultima versione di OSX. Mancano solo, a questo punto, due pulsanti sulla parte inferiore del mouse di cui dobbiamo parlare. Il primo è il tasto accensione mentre il secondo permette di passare tra tre device diversi. Possiamo allora collegare Lift ad un Mac e un iPad, un PC Windows e un laptop Mac o qualsiasi combinazione ci aggradi. Una feature oramai abbastanza standard ma comunque sempre benvenutissima. Ultima nota importante, il modello da noi testato non è assolutamente adatto ai mancini, vista la sua forma (ma esiste anche una versione per mancini, abbiamo guardato su Digitec e si chiama “Lift for Business”.
Il design di Lift è piacevole, abbiamo testato la versione bianca, che poi è divisa in due con un bianco panna e un bianco crema che si addice di sicuro di più ad un Macbook M2 che non al nostro Razer Blade tutto nero. Generalmente parlando però le linee arrotondate e i colori pastello sono assai piacevoli da vedere. Ovviamente la forma attira l’attenzione, specialmente se non ci siamo mai imbattuti in un prodotto simile prima!
Usiamolo!
Basta parlare di com’è da vedere, quello che vi interessa è se sia comodo da usare. Come già detto, l’installazione è semplicissima e possiamo personalizzare in modo abbastanza approfondito le funzionalità dei pulsanti. Togliamoci subito il pensiero: la posizione e il feeling del tasto dpi non è il massimo. Ma a differenza di un mouse da gaming in cui possiamo ritrovarci a voler cambiare i dpi al volo, non è il caso per un mouse dedicato alla produttività come questo. Il tastino rotondo non è granché ma, in tutta onestà, non crediamo sia un problema grave.
La presa in mano è la parte principale dell’esperienza. Con un’angolazione di 57 gradi, che Logitech reputa ottimale per il confort, di sicuro è particolare. Il design verticale del Lift è pensato per mettere la mano, il polso e l’avambraccio in una posizione più ergonomica, togliere la pressione dal legamento carpale trasversale e ridurre il movimento muscolare in generale. Specialmente se siete utenti con problemi di salute al braccio/mano, Lift potrebbe essere una buona soluzione. Giusto per non sbagliare, abbiamo chiesto in giro ad utenti del MX Vertical è la risposta è stata generalmente sempre la stessa: è più comodo e riduce l’affaticamento. Lift, che riprende la stessa filosofia e idea, è fondamentalmente la stessa cosa. Il tracciamento è accurato anche su superfici come un tavolo di legno e senza usare un tappetino. Abbiamo apprezzato il tracciamento preciso e senza particolari incertezze.
Ovviamente usare un mouse verticale, con una posizione della mano e del braccio diverse dal solito, significa adattare le nostre abitudini e scendere a qualche compromesso. In generale abbiamo notato che serve una presa più salda sul mouse quando clicchiamo i tasti principali, perché o lo teniamo fermo col pollice o tenderà a sfuggirci un po’ di mano, visto che la pressione è perpendicolare al punto di appoggio del device. Scordatevi anche di fare grandi movimenti a spazzata: Lift si usa col polso e non col braccio, il quale resterà generalmente appoggiato al tavolo. Una cosa da tenere a mente se il vostro problema è più legato alla motorietà del polso! Quello che invece apprezzerete è il fatto che i tasti principali sono più comodamente cliccabili rispetto al MX Vertical che abbiamo recensito nel 2018.

La differenza tra i due
Per quanto riguarda il software, Logi Options+ è al momento ancora in beta e permette, come dicevamo, di personalizzare l’esperienza. Non è un’esclusiva di questo device, anche la serie MX (ne parleremo prestissimo su queste pagine!) è compatibile così come altre periferiche del brand. L’interfaccia, pulita è chiara nei suoi intenti, permette di impostare il comportamento dei pulsanti e dello scorrimento. Permette di vedere a quali PC/tablet/smartphone attualmente Lift è accoppiato (fino a tre) e possiamo attivare Flow.
Flow è una funzione software assai intrigante che permette di usare lo stesso mouse come se fosse collegato a due PC contemporaneamente. Basterà trascinare il puntatore verso un bordo dello schermo da noi scelto per vederlo muoversi sull’altro PC. Flow supporta anche drag and drop e copia-incolla tra diversi PC. Non è una novità, non è un’esclusiva e richiede un accesso senza restrizioni alla rete (non potrete facilmente usarlo tra il vostro laptop privato e il vostro computer aziendale, per esempio) ma ha i suoi vantaggi. Uno su tutti, è gratuito! E funziona assai bene ed in modo intuitivo quindi lo vediamo come un’assoluta vittoria.
Bottom line
Logitech Lift for Mac non è per tutti. Se ci volete giocare, lasciate perdere. Se siete alla ricerca di qualsiasi mouse senza particolari fronzoli, lasciate perdere. Tuttavia, se l’ergonomia è un fattore decisivo, consideratelo. Idealmente dovreste usarlo un po’ prima di decidere se fa per voi (e sì, ci rendiamo conto della difficoltà intrinseca nell’organizzare un test su strada di un mouse!). Un prodotto ergonomico è intrinsecamente particolare e probabilmente sarà perfetto per alcuni, non un granché per altri. Intuitivamente, se avete mani molto grandi, optate piuttosto per MX Vertical e lasciate questo Lift a chi ha le mani meno gargantuesche. A prescindere comunque la costruzione è assai buona, i materiali piacevoli al tatto e la personalizzazione non stellare ma più che sufficiente. Non aspettatevi un top performer ma per un contesto professionale (leggete: lavoro d’ufficio) Lift si guadagna, finalmente, la nostra approvazione. Come ultima nota, se la forma non vi ispira, restate su Joypad perché arriverà presto anche la recensione di MX Master 3S!
The Good
- Semplice da usare
- Comodo
- Design
The Bad
- Batteria non ricaricabile
- Impreciso in certi casi
- Idealmente andrebbe provato prima dell'acquisto