Lenovo Legion R45w-30

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Lenovo R45w-30

Finalmente, finalmente abbiamo avuto l’occasione di dare uno sguardo molto da vicino a Lenovo R45w-30, un monitor ultrawide da 44.5 pollici con aspect ratio 42:9.

Una bella bestiola da gaming per PC che non vediamo l’ora di sviscerare in vostra compagnia!

Aggressivo

Lenovo Legion R45w-30 è un monitor ultra-wide curvo da 44,5 pollici, progettato per chi desidera un’esperienza di gioco e lavoro su uno schermo ampio e versatile. Con un aspect ratio 32:9, offre una vasta area di visualizzazione, ideale sia per il multitasking che per immergersi nei giochi. La risoluzione Dual Quad HD (DQHD) di 5120 x 1440 garantisce immagini dettagliate, adatte per contenuti visivi complessi. Per quanto riguarda la frequenza di aggiornamento, il Legion R45w-30 raggiunge i 165Hz, che è adeguato ma inferiore ai monitor di gioco di fascia più alta che spesso superano i 240Hz. I monitor più economici si attestano su frequenze inferiori ai 200Hz, con alcune eccezioni che offrono tassi di aggiornamento variabili. Volendo è anche possibile overcklockare il pannello da 165Hz a 170Hz. Il processo è semplice e non richiede interventi complessi: basta abilitare l’opzione nel menu OSD. Tuttavia, l’overclock non è pensato per un uso prolungato, poiché il monitor tornerà alla frequenza normale dopo 30 minuti di inattività. Per garantire una transizione fluida tra i frame, il monitor adotta un tempo di risposta di 1ms, minimizzando il motion blur e riducendo l’input lag. In aggiunta, il supporto per le tecnologie AMD FreeSync Premium Pro e Adaptive Sync permette al monitor di sincronizzare la frequenza di aggiornamento con quella della scheda grafica, al fine di ridurre ed eliminare il tearing. La frequenza di sincronizzazione orizzontale del monitor varia tra 30 e 247 kHz, mentre quella verticale va da 48 a 165 Hz, garantendo una vasta gamma di compatibilità con diversi titoli e scenari d’uso. Troviamo poi un supporto al 95% della gamma sRGB e del 90% della gamma DCI-P3.

 

Legion R45w-30 si distingue anche per le sue opzioni di connettività. È dotato di porte USB-C, HDMI e DisplayPort, ognuna con capacità di supportare la risoluzione massima di 5120 x 1440. Troviamo anche due porte USB, una Type-C 3.2 Gen 1 (che supporta Display Port 1.4, alt mode e 75W di PD), l’altra è una Type-B. C’è anche una porta ethernet a 2.5Gbps e una serie di 3 porte Type-C 3.2 Gen 1. Non solo la connettività video è molto interessante ma c’è anche il supporto a funzionalità di switch KVM. In pratica, se attacchiamo le nostre periferiche al monitor e due PC, possiamo cambiare input video e al contempo passare le periferiche da un PC all’altro, eliminando la necessità di usare due set di mouse e tastiera per usare due PC. Oltre al KVM, una caratteristica comunque non proprio comune nei monitor di fascia alta, R45w-30 offre anche la funzione True Split. Questa consente di suddividere lo schermo in due aree distinte utilizzando un’unica sorgente video, simulando un ambiente di lavoro a doppio schermo. Collegando il monitor tramite DisplayPort o USB-C e abilitando True Split nel menu OSD, è possibile estendere lo schermo e creare due finestre separate, ognuna con risoluzioni di 2560 x 1440 pixel, oppure una divisione asimmetrica di 3360 x 1440 e 1760 x 1440 pixel. C’è anche una uscita audio con un jack da 3.5 mm e due altoparlanti da 3 watt. Sebbene gli altoparlanti non eccellano nei bassi, il suono complessivo è soddisfacente, sebbene il volume massimo non sia niente di che.

Infine, il monitor è certificato HDR 400, che assicura un livello minimo di luminosità di picco di 400 nit, offrendo un’esperienza visiva più brillante e contrastata rispetto ai display standard. La tecnologia Low Blue Light integrata riduce l’affaticamento visivo, e la possibilità di regolare l’inclinazione e l’altezza del monitor consente di trovare la giusta posizione per il massimo comfort.

Design & features

Lenovo Legion R45w-30 si distingue per il suo ampio schermo curvo da 44,5 pollici. Nonostante le dimensioni imponenti, la curvatura del monitor è meno accentuata rispetto ad altri modelli ultrawide, con un raggio di 1500R. Il design è decisamente più aggressive rispetto a quanto visto su monitor simili di Samsung. La base è bella ampia, con un disegno rettangolare e una presenza importante (ma sicura) sulla scrivania. Il pannello è incapsulato da bezel piuttosto visibili, in particolare per il lato inferiore. Sul retro, lato destro, troviamo 4 pulsanti, uno per l’accensione, uno per cambiare input, uno per il KVM e un joystick per navigare nell’OSD (che è un OSD per fortuna e non un intero sistema operativo inutile).

Nell’OSD troviamo sette modalità immagine preimpostate per diversi tipi di giochi, ma la modalità Standard si è dimostrata buona out of the box, riducendo le regolazioni a preferenze personali piuttosto che ad una vera necessità di fare aggiustamenti.  Inoltre, è disponibile un sistema di overdrive a quattro livelli, che nella sua impostazione massima riduce efficacemente il motion blur. È anche possibile attivare la modalità di retroilluminazione stroboscopica (MPRT), che diventa disponibile disattivando l’Adaptive-Sync. Tuttavia, questa modalità riduce la luminosità di circa il 40% e ha una lunghezza dell’impulso fissa. Nello stesso menu si trovano anche il contatore di frame rate e l’opzione per l’overclock. Per quanto riguarda l’HDR, è possibile impostarlo su Auto per un cambio automatico di modalità, e ci sono quattro opzioni per i contenuti HDR10. I migliori risultati si ottengono lasciando l’HDR su Auto, che corrisponde alla modalità HDR 400. Il monitor integra anche una funzione di local dimming che aumenta il contrasto in modalità HDR, superando un rapporto di 8.000:1. Nel menu delle impostazioni dello schermo è presente anche un controllo del gamma con cinque preset, dove il preset di default risulta il più equilibrato. Nel menu Colore si trovano diverse opzioni di temperatura colore preimpostate, oltre alle modalità sRGB e User. La modalità sRGB riduce correttamente lo spazio colore, bloccando tutte le altre regolazioni dell’immagine tranne la luminosità, ed è abbastanza accurata da essere utilizzata per lavori di grafica e fotoritocco.

Tornando al design fisico, il retro protrude un po’, lasciando spazio a griglie di ventilazione. Il piede si attacca al centro del monitor e permette un’adeguata regolazione verticale ma non è possibile ruotare il monitor sull’asse verticale. Generalmente, pur essendo più piccolo dell’Odyssey G9 OLED testato l’anno scorso, ha una presenza più imponente sulla scrivania proprio per il suo design e, specialmente, per i bezel. Ma il risultato non è antiestetico, solo diverso.

Usarlo per giocare, usarlo per fare altro

Ma basta parlare di com’è fatto, quello che vogliamo sapere è com’è giocarci! Ebbene, Lenovo propone un prodotto affatto male. Il formato 32:9 è perfetto per un’immersione maggiore rispetto al classico 16:9, specialmente nei giochi FPS. Fortunatamente, i giochi su PC sempre più spesso supportano tale aspect ratio. Abbiamo fatto prove con The Witcher 3, Warhammer 40’000 Space Marine 2, God of War Ragnarok, Doom Eternal, Cyberpunk 2077, Horizon Zero Dawn e Horizon Forbidden West, Baldur’s Gate 3 e Ghost of Tsushima Director’s Cut ottenendo buoni risultati, a patto di attivare l’HDR per godere di una resa cromatica e luminosa migliore sebbene i colori siano meno brillanti di quanto ci aspettassimo, ma è dovuto al pannello VA.

In generale questo Legion R45w-30 è più adatto a giochi non competitivi, single player e in cui l’immersività è fondamentale. In Doom Eternal, per esempio, l’azione è decisamente più immersiva rispetto ad un monitor 16:9, stessa cosa ovviamente vale per Cyberpunk 2077, in cui la buona resa dell’HDR offre scorci davvero niente male. Per titoli come Horizon Forbidden West o The Witcher 3 è forse più questione di gusti ma troviamo che passare ad un ultrawide aggiunga parecchio all’esperienza. Tuttavia, non siamo di fronte ad un monitor per il gaming competitivo, con altri pannelli che arrivano ad offrire refresh rates da 240Hz o anche di più. E, cosa forse scontata da dire, questo non è un pannello OLED; quindi, non arriverà ai neri perfetti e a quel contrasto tipico di questa tecnologia. Ma il netto vantaggio è il prezzo, con questo Lenovo sui 720CHF rispetto ai 1000CHF del già citato Odyssey G9 OLED (e dopo un anno in vendita!).

Per quanto riguarda la produttività, il formato 32:9 è sempre una scelta vincente a nostro modo di vedere. Abbiamo a disposizione in pratica due monitor al prezzo di uno e l’aumento di produttività è palpabile rispetto ad uno schermo 16:9, visto lo spazio per tenere due o più programmi aperti in contemporanea fianco a fianco. L’aggiunta di KVM e True Split permette sia di passare da un PC ad un altro che di averne due totalmente distinti in contemporanea. Uno streamer, per esempio, potrebbe giocare su un PC ma avere davanti a sé anche la schermata di un secondo per gestire lo stream. Gli use case sono molti e Lenovo offre una versatilità davvero fuori dal comune.

Bottom line

Lenovo con questo Legion R45w-30 mette in campo un prodotto niente male. Non proprio al top di quanto possiamo ottenere, no. Ma è un’offerta assai competente per coloro che desiderano fare il grande salto verso l’ultrawide senza per questo dover vendersi gli organi per pagarlo. Considerando le sue caratteristiche, insomma, è difficile negare che il Legion R45w-30 offra un buon rapporto qualità-prezzo. Tuttavia, manca qualcosa sul fronte dell’esperienza visiva: molti concorrenti offrono una qualità di contrasto e colori superiore, sebbene a un costo maggiore. Come sempre, non si può avere tutto a poco. Consideratelo la vostra porta d’accesso al mondo degli ultrawide.

The Good

  • Prezzo accessibile
  • KVM ❤️
  • Costruzione e design solidi

The Bad

  • Pannello VA
  • "Solo" 165Hz

Written by: Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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