Il 2025 è l’anno in cui il formato 32 pollici 4K OLED a 240 Hz è diventato il nuovo “sweet spot” del PC gaming di fascia alta. Dopo anni di attesa, i pannelli sono maturi, veloci e finalmente disponibili. A questo punto siamo nella situazione in cui molti brand si sfidano a colpi di specifiche estreme (e prezzi folli) per attirare la nostra attenzione rovinata da shorts e Tik Tok, Lenovo entra con il suo Legion Pro 32UD-10 adottando un approccio diverso, forse più intelligente.

Non cerca di essere il monitor con le specifiche più spinte in assoluto (per quello aspettate la nostra prossima recensione!), ma quello con il miglior equilibrio tra prestazioni, qualità d’immagine e prezzo. E, spoiler, ci riesce alla grande.

Bello, ma anche perfetto?
Esteticamente, il Legion Pro 32UD-10 è un colpo d’occhio. Il design bicolore bianco e nero è moderno, pulito e si distingue dalla massa di monitor neri senza cadere nell’estetica “gamer” pacchiana (niente RGB, e in questo caso ci sta bene). Il piedistallo, con la sua base esagonale, è piacevole e offre un’ergonomia completa (altezza, inclinazione, rotazione e pivot). Certo prende un certo spazio sulla scrivania, ma la sua forma permette comunque di organizzare bene l’area di lavoro. Lo slot integrato per il telefono è un gimmick carino ma decisamente superfluo (e comunque, volendo, si può staccare facilmetne). La vera, e forse unica, critica che muoviamo al design riguarda il pannello stesso. Per quanto magnifico, il pannello è molto riflettente. Se avete una finestra alle spalle o giocate in una stanza molto illuminata, i riflessi diurni saranno una presenza costante e fastidiosa.

Che pannello!
Passiamo al sodo: il pannello è magnifico. Anche in un classico formato 16:9, la qualità del PureSight OLED 4K (3840×2160) di Lenovo stupisce sia in SDR che in HDR. I neri sono assoluti, il contrasto impressionante e i colori vibranti. È un pannello 10-bit nativo che copre il 99% dello spazio DCI-P3, e arriva calibrato di fabbrica con un Delta E < 2.

Questo lo rende una scelta eccellente non solo per giocare, ma anche per lavori di creator (come color grading in DaVinci Resolve o su Affinity Photo). Il supporto HDR è solido, rispettando la specifica DisplayHDR True Black 400 e, soprattutto, la compatibilità con Dolby Vision, un vantaggio non da poco per la fruizione di contenuti multimediali e film, che lo pone un gradino sopra a molti concorrenti diretti. L’OSD è semplice e facile da navigare: abbiamo notato che il profilo colore di default era impostato su “Warm”, ma ci sono voluti pochi secondi per trovare e impostare un profilo “Neutro” più accurato.

Performances in gioco, ovvio
Con un refresh rate di 240 Hz e un tempo di risposta di 0.03 ms, l’esperienza di gioco è esattamente come ce l’aspettavamo: fluida, immediata e incredibilmente nitida. La certificazione ClearMR 13000 garantisce un’assenza quasi totale di motion blur, mentre il supporto a FreeSync Premium Pro e VESA Adaptive Sync elimina tearing e stuttering. Abbiamo messo alla prova il monitor con la nostra solita suite di titoli: Doom Eternal, The Witcher 3, Baldur’s Gate 3 e Ghost of Tsushima (tra gli altri). Sebbene i 240Hz non siano più quel “miracolo” che ci lasciava a bocca aperta qualche anno fa (ora sono quasi uno standard che ci aspettiamo come minimo a questo livello), il pannello si è comportato in modo encomiabile. L’input lag è impercettibile e la combinazione di 4K, colori OLED e alta frequenza d’aggiornamento rende ogni sessione di gioco un vero spettacolo.
C’è qualche riflesso di giorno
Connettività
La connettività è molto buona, ma con un paio di cose che ci lasciano volendo di più. Troviamo HDMI 2.1 (perfetto soprattutto se vogliamo collegarci una console) e DisplayPort 1.4. C’è anche un hub USB-C che offre un minimo di Power Delivery (15W), utile per accessori ma, ahinoi, insufficiente per un laptop (ma, per essere giusti, un Macbook Air M4, connesso alla porta USB Type-C un po’ si caricava, seppur non velocissimo). E in più manca una porta USB upstream. Questo, di fatto, impedisce di avere un vero KVM integrato. L’idea di un monitor “Pro” è quella di collegare un PC fisso (via DP + USB-B) e un laptop (via USB-C) e switchare le periferiche con un tasto. Ma in questo caso non è possibile ed è secondo noi un’occasione persa che ne limita la versatilità in uno scenario “ibrido” lavoro/gioco. A questo si aggiunge un’altra assenza che si fa sentire in un monitor premium: mancano sia gli speaker integrati sia un jack audio da 3.5 mm. Va bene che di solito gli speaker integrati non sono mai il massimo ma dovremo insomma trovare un’altra soluzione per l’audio con speaker aggiuntivi o delle cuffie.

Concludiamo!
Lenovo Legion Pro 32UD-10 è un monitor eccellente che fa dell’equilibrio il suo punto focale. Ha un pannello OLED 4K magnifico, prestazioni gaming decisamente niente male e un supporto solido a standard come Dolby Vision e FreeSync Premium Pro. Certo, non è perfetto: il pannello è molto riflettente per un uso diurno, l’assenza di un vero KVM è un po’ frustrante (visto che lo hanno chiamato Pro questo schermo) e la mancanza di qualsiasi uscita audio potrebbe causarvi qualche grattacapo.

Ma poi si guarda al prezzo: non tanto al di sotto 1000 CHF, sebbene non sia una spesa da poco, si posiziona in modo aggressivo. Costa meno rispetto ai concorrenti diretti (ci viene in mente l’ASUS ROG Swift PG32UCDM), offrendo prestazioni quasi identiche e, in alcuni casi (Dolby Vision), persino superiori. Se cercate il miglior rapporto qualità-prezzo nel mondo dei 4K OLED a 240 Hz, il Legion Pro 32UD-10 è una scelta molto sensata!

The Good
- Qualità d'immagine OLED 4K
- Prestazioni gaming eccellenti
- Supporto Dolby Vision e FreeSync Premium Pro.
The Bad
- Pannello molto riflettente, fastidioso di giorno
- Assenza totale di uscite audio
- Manca una porta USB upstream per il KVM
