Horizon Zero Dawn Complete Edition

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Horizon Zero Dawn Complete Edition

La Terra non appartiene più al genere umano. Una lontana catastrofe, dimenticata da tutti, ha spazzato via miliardi di persone. Ora, sono le macchine a comandare. L’umanità ha perdurato, abbandonando la tecnologia e andando a vivere in tribù isolate. Cos’è successo all’umanità? Da dove vengono le macchine? Perché Aloy è stata bandita dalla tribù dei Nora appena nata?

Questo e molto, molto altro, scopriremo in Horizon Zero Dawn Complete Edition, che giunge finalmente anche su PC a tre anni dall’uscita su PlayStation 4. Ecco la nostra recensione delta!

Post apocalittico

Se il genere post apocalittico vi piace quanto piace a noi, Horizon Zero Dawn è il gioco di questa primavera. Seguiremo le vicende di Aloy, una giovane cacciatrice Nora alla ricerca di domande sul suo passato. La giovane è stata bandita dalle matriarche della sua tribù sin da quando era in fasce. Cresciuta da un uomo anch’esso ripudiato dalla società, la ragazza si allena duramente per poter sostenere La Prova, un rito di passaggio molto importante che, se superato, potrebbe guadagnarle un posto nella società Nora. Il giorno della prova finalmente arriva e nonostante il disprezzo degli altri giovani Nora, Aloy dimostra di essere la migliore di tutti. Finalmente, la ragazza ha il suo posto nella società della tribù. Ma il trionfo dura pochissimi secondi. I partecipanti vengono attaccati da un gruppo di uomini armati. Molti perdono la vita e il bersaglio principale sembra proprio essere la nostra protagonista. Sopravvissuta a malapena, Aloy viene curata dalle matriarche della tribù che le rivelano un terribile segreto sul suo passato. Determinata a scoprire di più, la ragazza viene nominata Cercatrice, titolo che le permetterà di lasciare la Terra Sacra dei Nora senza condannarsi all’esilio. Finalmente la sua ricerca può iniziare: chi sono i suoi genitori? Perché le macchine, un tempo pacifiche, ora attaccano gli uomini? Chi ha cercato di ucciderla? E che fine hanno fatto i Predecessori?

La storia del mondo

Horizon Zero Dawn è un action RPG, che miscela efficacemente elementi di gioco di The Witcher 3, Rise of the Tomb Raider e Assassin’s Creed. Iniziamo l’avventura con una Aloy bambina, in un evento che cambia la sua storia per sempre. La bimba cade rovinosamente all’interno di una caverna, che scopre essere un bunker dei predecessori. Tra le rovine di un passato dimenticato, trova un Focus. Si tratta di un piccolo dispositivo olografico che, collegato alla tempia, proietta davanti ai suoi occhi informazioni in realtà aumentata. Grazie al Focus troviamo subito registrazioni audio appartenenti ai predecessori, di cui non si sa più nulla da parecchi secoli. Echi di un passato terribile, con persone terrorizzate che cercando in tutti i modi di far fronte ad un evento sconvolgente, di cui però non riusciamo a capire l’entità. Questa fase giovanile è anche utile per comprendere le meccaniche di base di Horizon Zero Dawn: un misto di azione, combattimento e fasi stealth. Il Focus infatti è in grado di analizzare il mondo circostante e fornirci informazioni sulle macchine: quali sono i loro punti deboli, quali percorsi di pattuglia seguono e molte altre informazioni. Aloy capisce subito che, grazie a questo gadget del passato, sarà una cacciatrice migliore. Avanti di una decina d’anni, troviamo Aloy al termine dell’adolescenza. Impariamo a cacciare, nasconderci e seguire tracce. Dopo la Prova, il mondo intero è alla nostra portata.

Una vera badass

La struttura di Horizon Zero Dawn è quella di un action RPG classico. Abbiamo delle missioni principali, delle side quest che ci vengono assegnate dagli NPC, incarichi e zone di caccia. Abbiamo piena libertà di seguire solo la storia principale oppure perderci nella raccolta di collezionabili, portare a termine incarichi o quest secondarie. A mano a mano che portiamo a termine missioni guadagneremo dei punti esperienza che ci permetteranno di sbloccare diversi tipi di potenziamenti per la ragazza, tra cui la capacità di muoversi più silenziosamente, di essere più letale con le armi, migliorare la raccolta di risorse e via dicendo. Il sistema di crafting è piuttosto variegato, sebbene non al pari di The Witcher 3. Aloy potrà creare munizioni in qualsiasi momento, modificare armi e accessori tramite dei potenziamenti che strapperà dal corpo delle macchine distrutte. Alcune side quest sono anche utili per proseguire più agevolmente nella storia. Una delle capacità di Aloy è quella di effettuare l’override, ovvero fare l’hacking a distanza ravvicinata dei robot. Una volta effettuato l’override, la macchina diventerà nostra alleata. Ovviamente non potremo hackerare qualsiasi mostro a nostro piacimento finché non avremo le giuste capacità, forgiate nei Calderoni. I Calderoni sono dei dungeon ipertecnologici in cui le macchine si autoreplicano. Una volta sconfitti i bossi di fine dungeon, potremo fare l’override su nuovi tipi di macchine. Oppure no, sta tutto al giocatore!

Il sistema di combattimento di Horizon Zero Dawn si basa moltissimo sui danni a distanza. Proprio come negli ultimi due Tomb Raider, l’arma regina è l’arco. Grazie a diversi tipi di frecce, che spaziano da quelle infuocate a quelle in esplosive (ce ne sono di molti tipi diversi), ci basterà fare una rapida analisi del nemico col Focus per scoprirne i punti deboli. Almeno, in teoria… Sì perché tra le varie macchine nemiche ci sono veri colossi, stazioni da battaglia semoventi di una potenza indescrivibile. Immaginate di combattere contro un mech alto decine di metri con arco e frecce… Fortunatamente, Aloy dispone anche di altri tipi di armi secondarie. Ci sono trappole elettriche, cavi di ancoraggio, bombe, trappole da terra… sfruttare l’arma giusta al momento giusto è dunque fondamentale. Possiamo, ad esempio, tentare di intrappolare una macchina nemica con diversi cavi d’ancoraggio, in modo da limitarne i movimenti. Possiamo piazzare trappole e attirarci i nemici… il limite tattico è la vostra fantasia. Tanta varietà unità a un “gunplay” quasi perfetto rende giocare ad Horizon Zero Dawn un vero piacere.

Frozen Wilds

L’espansione Frozen Wilds è stata inclusa nella release su PC. Qualcosa di strano e malvagio si è risvegliato oltre Lo Squarcio e la giovane cacciatrice Nora parte immediatamente. Mentre camminiamo verso nord il paesaggio si fa sempre più freddo, inospitale e selvaggio. La neve cade copiosa dal cielo e in lontananza un vulcano vomita la sua cenere nel cielo ghiacciato. Finalmente giungiamo nel territorio della tribù Banuk, presa tra le grinfie di un essere che chiamano semplicemente “Il Demone”. L’entità ha corrotto le macchine di Gaia, le ha rese più letali, più scaltre e ne ha create di nuove, più grandi e terribili. Aloy decide di partire per la montagna infuocata ma essa è stata dichiarata proibita dal capotribù e dagli sciamani. L’unica soluzione, sembrerebbe, è quella di sfidare il capo di Banuk e prendere il suo posto. Se solo le cose fossero così semplici… Frozen Wild non introduce solamente una nuova area da esplorare, non gigantesca come il gioco di base ma comunque di dimensioni più che soddisfacenti. Troveremo anche nuovi personaggi con cui interagire, alcuni faranno ritorno dalla storia principale invece. Ma quello che è inedito sono le condizioni meteorologiche. Nel freddo nord nevica quasi costantemente e spesso la spessa cortina di gelo e vento sarà nostra nemica. Alcune macchine infatti sfrutteranno il vantaggio ambientale per attaccarci mentre ignari avanziamo nella neve alta. Più che un semplice elemento di contorno, il paesaggio diventa un coprotagonista, sempre presente per ricordarci che le montagne non perdonano gli errori.

The Frozen Wild si incastra molto bene nelle vicende di Horizon Zero Dawn e ne amplia in modo significativo l’universo. Dopo i nostri scontri con un IA impazzita e le shockanti rivelazioni sui predecessori, scopriremo che ci sono altri segreti perduti da millenni che non aspettano altro che di essere scoperti. Nella nuova zona di gioco scopriremo allora di più sul disastro, faremo conoscenza di nuovi personaggi e otterremo nuove armi. Inizialmente il livello di sfida non è molto elevato, specialmente se come noi arriviamo ad affrontare The Frozen Wild con un livello alto. In effetti Guerrilla consiglia di iniziare l’espansione con non meno del livello 30 ma sappiate che vi aspetterebbe una bella sfida. I mostri corrotti sono infatti molto forti, anche se iniziamo ad un livello sopra il minimo raccomandato. Per quanto riguarda il gameplay, questo DLC non stravolge l’ottimo mix di armi a distanza, bombe e trappole viste nel gioco principale ma il grado di impegno, specialmente con i mostri più massicci, è un deciso salto in avanti. Non basterà un arco potenziato e qualche colpo preciso per avere la meglio! Per complicare il mix, le macchine sono spesso supportate da delle torri corrotte che le riparano e danneggiano periodicamente gli scudi dell’armatura dei predecessori, azzerando quello che potrebbe essere un vantaggio davvero OP di Aloy. Spesso l’unica strategia praticabile è aggirarsi furtivamente nell’area, disattivare le torri e iniziare solo successivamente il combattimento. Tralasciando la storia, che non vogliamo spolierarvi, The Frozen Wild sa metterci alle strette, costringendoci a combattere in modo intelligente, ancor più rispetto al gioco di base che, sul finire, diventava quasi troppo semplice.

Un mondo da scoprire su PC

Il mondo di Horizon Zero Dawn è spettacolare. La varietà di terreni, che spaziano da montagne innevate a giungle a deserti, è incredibile. Guerrilla Games ha creato un vero gioiello tecnologico. Galoppare attraverso i canyon, nascondersi tra l’erba alta nelle praterie o tendere agguati alle macchine nella giungla è sempre magnifico. Il mondo di Aloy non è solamente bello visivamente ma è anche ricco di dettagli e cose da fare. Scopriremo le rovine del nostro mondo, a caccia di documenti, proiezioni olografiche e registrazioni audio. Potremo aiutare gli abitanti del mondo in side quest sempre interessanti. Potremo andare a caccia di animali e macchine a nostro piacimento. La mappa è gigantesca e offre davvero moltissimo da fare e da vedere. L’ultimo port su PC di un gioco basato su Decima Engine ci aveva un pochino deluso: Death Stranding si limitava a 21:9 e nemmeno troppe opzioni grafiche.

Per il port di Horizon Zero Dawn avevamo quindi qualche timore che fortunatamente risulta infondato. A parte il passo falso di non permettere di cambiare le impostazioni di risoluzione e grafica prima dell’introduzione del gioco, siamo rimasti soddisfatti. Il gioco supporta fino a 32:9 di aspect ratio oltre che al render HDR e offre opzioni per texture, qualità modelli, ombre, riflessi, anti-aliasing e via dicendo. C’è anche una modalità benchmark che ci porterà attraverso la città di Meridiana. Da un punto di vista di upgrade grafici, abbiamo notato una fedeltà d’immagine maggiore, specialmente se andiamo su risoluzioni più vicine al 4K. Sappiamo che su PS4 Pro è possibile scegliere tra modalità 4K e modalità con effetti migliorati ma su PC non siamo costretti a scegliere. Sulla nostra macchina di test, un Ryzen-9 3900X, 2080 Ti e 32GB di RAM abbiamo ottenuto una media di 51 FPS con tutti i dettagli al massimo nel benchmark. Ma abbiamo anche notato che esso gira in modo molto fluido per qualche tempo, per poi arrancare durante quello che supponiamo sia lo stream di asset ad alta risoluzione. In pratica il gioco è fluidissimo, poi tentenna per qualche secondo al cambio di direzione della camera e poi riprende ad essere fluido. Sappiamo che ci sarà una ulteriore patch (questo è precisamente uno dei problemi riportati) che uscirà in seguito alla pubblicazione di questa recensione, perciò torneremo ad aggiornare questo paragrafo.

Giocare su PC si tradurrà in un’esperienza visiva ottima, a patto che abbiate l’hardware per supportare il gioco. Gli splendidi ambienti creati da Guerrilla su PC sono ancora più suggestivi e fluidi. Su PC oltre al framerate sbloccato troveremo anche riflessi migliorati (ma pur sempre cube maps) e una densità della vegetazione migliore. Per quanto riguarda il gamplay in sé esso è rimasto inalterato rispetto alla versione console e sebbene sia tecnicamente possibile giocare con mouse e tastiera, noi consigliamo di usare un gamepad. Certo, sarà molto più facile mirare con l’arco se usiamo un mouse ma, in generale, Horizon Zero Dawn è stato pensato per essere usato con un controller e rimane il metodo di gioco preferibile.

Bottom line

Se non avete mai giocato a Horizon Zero Dawn perché non avete una PlayStation 4, questo è il momento che stavate aspettando. L’arrivo del gioco su PC aprirà le porte ad un sacco di potenziali fan del mondo di Aloy. Una storia intrigante, un gameplay divertente, una resa visiva che forse non è più sbalorditiva come nel 2017 ma che anche a metà 2020 si sa difendere in modo ben più che dignitoso. Guerrilla Games ha messo insieme un buon port di uno dei suoi giochi migliori e se siete anche solo lontanamente intrigati da questo action rpg open world, noi ve lo consigliamo.

Ci piace

  • Storia
  • Gameplay
  • Buon port su PC
  • Aloy

Non ci piace

  • Animazioni facciali
  • Troppe domande restano in sospeso
5.5

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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