HoPiKo

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HoPiKo

Oggi vogliamo parlare di un gioco molto particolare. Un platform che ha avuto un successo più che discreto sui dispositivi mobile. Ed ora viene finalmente portato sulla nostra console casalinga Xbox One. Non è sempre così intuitivo convertire i comandi proposti per un touchscreen ad un controller classico, specialmente per la reattività. Ma HoPiKo riuscirà a superare questo ostacolo?

All’interno di una console:

Nel cuore di ogni console, vivono degli esseri chiamati Hopiko: presenze che gestiscono il perfetto funzionamento dell’hardware, garantendo il nostro divertimento quotidiano videoludico. Ma un giorno il Nanobyte virus attacca il sistema, infettando tutto e sequestrando i vari addetti alla manutenzione. Ma non tutto è perduto: un nuovo eroe è pronto a salvare i propri fratelli e riportare ordine alla velocità della luce grazie a dei fantastici “power gloves”.

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Gameplay:

Lo scopo di questo titolo è saltare da una piattaforma all’altra per raggiungere, nel più breve tempo possibile, il virus che intacca il sistema. Lungo il percorso saranno presenti innumerevoli ostacoli, pronti per mettere fuori uso il personaggio. Ogni mondo è formato da 10 blocchi di livelli, del quale in ognuno, al suo interno, possiede 5 brevi corse da superare. Qui è presente la prima e vera difficoltà di questo titolo. Infatti per passare un blocco di livello, bisognerà completare senza morire, tutte le 5 corse al suo interno. Questo significa che se siamo al quarto o, addirittura, all’ultimo e si muore, si tornerà immediatamente all’inizio della corsa.

Ogni blocco ha 3 obiettivi: completare la serie di 5 livelli, completare entro il tempo limite tutta la serie e recuperare l’oggetto nascosto. Inoltre si avrà la possibilità di sbloccare un livello bonus, Time attack e hardcore. Il primo è costituito sempre da 5 corse al suo interno, nel quale bisognerà controllare una sottospecie di veicolo, molto veloce, per raggiungere il solito obiettivo. In Time attack e Hardcore, bisognerà superare tutti i 50 livelli del mondo attuale, con l’unica differenza che nel primo ci sarà un checkpoint ad ogni 5 livelli completati, mentre nel secondo l’unico checkpoint è completando il 50esimo scenario senza morire.

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Come anticipato dall’apertura di questa recensione, la vera sfida di effettuare il “porting” da mobile a console è la gestione dei controlli. HoPiKo, per quanto “banale” potrebbe sembrare, è un titolo che richiede una precisione e reattività in modo esponenziale da parte dell’utente. Questo significa, in poche parole, che si avrà pochissimo tempo per decidere in che direzione andare e come saltare. Se poi il vostro obiettivo è raggiungere le sfide entro il tempo, riuscite benissimo a capire che ci vuole più che una perfetta calibrazione a livello di gamepad. Purtroppo HoPiKo su questo perde qualche punto. Infatti per “mirare” una piattaforma, bisognerà spostare la levetta analogica destra. Solo al rilascio dell’analogico il personaggio effettuerà il salto. Ma ovviamente succede, spesso, che prende una direzione differente, proprio perché al rilascio prende una direzione leggermente diversa. Punto molto meno evidente su un dispositivo touch, dove si può prendere la giusta direzione premendo esattamente nel punto in cui si vuole raggiungere. Ma presa un po’ la confidenza di questa limitazione, si riesce (con molta dedizione) a superare tutto quanto, anche le sfide più impegnative.

Oltre al “salto direzionale” effettuato con l’analogico, è disponibile anche il salto rapido. Questo, oltre ad essere estremamente veloce e preciso, effettuerà un salto a 90° nella direzione della piattaforma. Ciò significa che se è leggermente inclinata, si verrà “sparati” verticalmente alla direzione in cui il nostro personaggio sta guardando.

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Pro e contro:

Ora anche se banalmente esiste una storia in HoPiKo, questo titolo funziona anche senza questa mini introduzione. Tutto questo perché il gioco risulta talmente frenetico e attrattivo, che oltre a sapere che devi raggiungere il virus, l’unico scopo da parte del giocatore è quello di completare i livelli che gli si presentano. E non esiste nessuna “cutscene” tra mezzo, solo un livello dopo l’altro. Sarebbe stato interessante, per esempio, a fine mondo scoprire cosa sta succedendo al di fuori della console (visto che nell’introduzione ci sono dei ragazzi che piangono dopo che è stata infettata dal Nanobyte).

Nonostante le innumerevoli morti a cui si andrà in contro, gli sviluppatori di Laser Dog hanno decisamente fatto centro con la colonna sonora. Creata direttamente mixando dei veri gameboy (è disponibile un video della prestazione a questo link), accompagna in modo perfetto il gameplay. Le tracce vengono sbloccate man mano, dove le si potrà selezionare prima di entrare nel livello. Se possiamo darvi un consiglio, giocatevi questo titolo con delle cuffie decenti, perché la musica presente merita di essere ascoltata e da la carica giusta per affrontare i vari livelli.

Un altro punto a favore è sicuramente la rapidità nel passare da una corsa all’altra. Specialmente quando si muore, dopo pochissimi secondi, si è subito pronti per ripartire con tutta l’aggressività e l’adrenalina che scorre tra le nostre dita.

Conclusione:

HoPiKo è un capolavoro, che nonostante qualche difetto sul porting, merita di essere giocato. Vi incollerà al televisore, senza che ve ne accorgiate, per una inestimabile quantità di ore. La colonna sonora, la quantità impressionante di contenuti e il design del gioco, fa si di piazzarsi tra i migliori Indie game, tra cui: Shovel Knight, Super Meat Boy e tanti altri ancora.

Ovviamente bisogna ammettere che non è per tutti, specialmente per la difficoltà impressionante che si verrà messi. Bisognerà morire diverse volte per capire come affrontare il livello in modo performante. Perciò giocatori dalla poca pazienza, meglio che vi asteniate! Altrimenti vedrete il vostro controller volare contro il muro per l’ennesima volta. Per chi invece si sente un vero hardcore gamer, ecco che HoPiKo fa al caso vostro.

 

 

Ci piace

  • Veloce
  • Frenetico
  • Colonna sonora pazzesca
  • Moltissimi contenuti

Non ci piace

  • Poca precisione nei controlli
  • Storia praticamente assente
5

Scritto da : Neme

Ingegnere informatico e diplomato in Digital Graphic Computer Animation, sono un grande appassionato di retrogame. Nel mio tempo libero, anche se sembra una barzelletta, mi piace sviluppare videogiochi con amici e ricercare qualche perla antica da aggiungere al mio museo videoludico personale.

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