Hokko Life

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Hokko Life

Siete a bordo di un treno. A causa della vostra stanchezza, vi addormentate, e vi svegliate in una cittadina sconosciuta, popolata da strani animali antropomorfi.

L’incipit vi ricorda qualcosa? Se vi aspettavate di giocare ad uno dei titoli più datati della saga di Animal Crossing, ahimé dobbiamo distruggere ogni vostra speranza e avvisarvi che siete sbarcati su Hokko Life.

Esperienza in Early Access

Il gioco sviluppato da Wonderscope ed edito da Team17 è disponibile sulla piattaforma Steam in Early Access dall’inizio del mese; essendo un one-man project, il gioco è uscito in early access proprio con lo scopo di collezionare pareri e input per poter portare ai videogiocatori un’esperienza futura il più completa possibile.

Hokko, un tranquillo paesello di campagna, è nei pasticci, e come ogni simulatore a sfondo GDR che si rispetti, i cittadini necessitano della tua inventiva per poter rendere il paese in cui vivono un piccolo paradiso turistico, aumentandone l’attrattiva. Al momento, l’unico luogo visitabile è una locanda, e una volta entrati ci vengono presentati due personaggi, che ci raccontano come la maggiorparte della popolazione se ne sia andata per vivere in città. Oma, la proprietaria dell’Inn ci offre una stanza per la notte, e la mattina seguente al nostro risveglio ci dice che dato che non ha clienti da tempo, possiamo rimanere a dormire nella locanda per tutto il tempo necessario. Da lì in avanti, alcune quest ci vengono proposte dai pochi cittadini rimasti, portandoci a tagliar legna, creare oggetti, pulire la spiaggia. Armandovi di attrezzi, potrete cominciare a progettare, costruire e decorare la città.

Gameplay: pro e contro

Malgrado si possa immaginare che il gioco sia piuttosto limitato al momento, abbiamo qualche consiglio per Wonderscope.

Inizialmente la personalizzazione del personaggio giocante è estremamente limitata. Oltre al nome, si possono scegliere solo il taglio dei capelli, il colore, gli highlights, colore degli occhi e della pelle. Le impostazioni generali sono accessibili solo nel menù principale, il che rende anche solo la modifica del volume o le impostazioni dei comandi non accessibili dall’interno del gioco, richiedendone il riavvio. Conviene dare un’occhiata ai comandi prima di avviare il gioco, e non appaiono prompt che dicano quali tasti premere per svolgere determinate azioni. Per un gioco del genere GDR simulator, non avere indizi o notifiche per le missioni rende il tutto piuttosto caotico e confusionario.

Data la natura del gioco, c’era da aspettarsi qualche problema tecnico e piccolo bug: oltre a qualche personaggio buggato all’interno delle pareti e piccoli problemi di clipping, se quando si iniziano dialoghi con i nostri amati NPC non si è nella posizione corretta, la visuale può essere coperta da oggetti presenti nella scena, rendendo frustrante la conversazione. Spezzando una lancia a favore del gameplay, anche rispetto alla sua fonte di ispirazione Animal Crossing, il sistema di crafting è piacevole e veloce, in quanto si possono creare più oggetti dello stesso tipo alla volta. Inoltre, la personalizzazione dei mobili è piuttosto vasta, così come le possibilità di posizionamento dei mobili nello spazio, potendoci sbizzarrire in tutte le angolature che il nostro interior designer nascosto ci impone.

Nostalgia grafica

La grafica del gioco, con richiami voluti sia ai nuovi che ai vecchi titoli di Animal Crossing, è piuttosto macchinosa e “plasticosa”, rendendo l’esperienza a chi non apprezza questo tipo di visual piuttosto fastidiosa, ma nostalgica per chi invece ha apprezzato altri titoli dello stesso genere. A livello sonoro, l’esperienza non è particolarmente entusiasmante, in quanto il suo scopo è puramente quello di creare un sottofondo d’ambiente, che purtroppo passa inosservato.

Per concludere, Hokko Life ha ancora tanta strada da fare, ma lo studio ha volutamente voluto esporre il gioco alla community per includerla il più possibile nello sviluppo delle meccaniche del gioco. Citando le parole degli sviluppatori, la base del gioco è il poter esprimere con libertà il proprio io, ed esprimere la creatività grazie ai propri design. Ed è proprio coinvolgendo i videogiocatori fin dall’inizio nella creazione di questo piccolo nostalgico gioco di ruolo che Wonderscope spera di poter portare un’esperienza di gioco completa e che risponda ai bisogni della community il più possibile.

Hokko Life è, per ora, un gioco un po’ troppo in early access. A meno che non si abbia una grande passione per il genere e la volontà di aiutare nello sviluppo del gioco, lo sconsigliamo.
Ci aspettiamo però grandi progressi nei prossimi mesi, magari anche nell’ambito multiplayer, che saranno sicuramente piacevoli e graditi.

Ci piace

  • Sistema di crafting
  • Personalizzazione dei mobili

Non ci piace

  • Davvero molto early access
  • Ennesimo simulatore in cui bisogna salvare una città

Scritto da : Giulia Da Costa

Conosciuta anche come Duckie, Giulia è una redattrice appassionata di indie e studentessa di Media Management.

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