Hogwarts Legacy

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Hogwarts Legacy

Quanti di voi hanno sperato, un po’ vergognandosene, di veder comparire un gufo con l’invito per la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts? Su, su, non siate timidi, è successo anche ai migliori di noi.

Dal momento che noi si sta ancora aspettando, è assai probabile che l’unica altra soluzione sia perdersi in un mondo virtuale ispirato alle opere letterarie di J.R Rowling. In fondo un gufo virtuale è sempre meglio di nessun gufo, no?

Voglio andare a scuola!

Hogwarts Legacy riprende il Wizarding World ma in chiave decisamente meno moderna. Al posto di essere ambientato negli anni 90, come la saga di Harry Potter, ci propone una vicenda che si svolge sul finire del 1800. Non che per i maghi le cose siano poi tanto diverse nel 1890 rispetto al 1990 per quanto riguarda l’istruzione magica, la scuola di Hogwarts è un’istituzione assai antica. Ed è proprio in questa veneranda scuola che approderemo anche noi in maniera piuttosto rocambolesca. Inizieremo infatti l’avventura dal quinto anno, ai comandi di un mago o una strega che, per qualche motivo, non è stato contattato a 11 anni come tutti gli altri. Il vantaggio è che il gioco potrà offrirci una trama dai toni più maturi, visto che saremo ai comandi di un adolescente.

 

Trattandosi di un gioco d’azione con elementi RPG, la prima tappa è la creazione del personaggio. Un editor moderatamente potente ci permetterà di customizzare il nostro alter ego magico in un buon numero di tratti e dettagli. Uno step fondamentale sebbene a tratti un po’ noiosino (dipende da quanto siete fissati coi dettagli!) che immette direttamente in un’apertura assai emozionante. Non vogliamo spoliervi troppo ma sappiate che la prima mezzora di Hogwarts Legacy è zeppa di emozioni, esplosioni, segreti e mistero. Un antipasto di una storia che, a dirla tutta, non sarà sempre così intrigante ma che comunque fungerà da buon collante per la miriade di cose che ci aspettano. Giusto per fornirvi un po’ di contesto, sappiate che non tutto va per il meglio nel mondo magico. Diverse strane attività tengono occupati i Goblin, capitanati da un certo Ranrok, il quale pare stia in combutta con un membro della stirpe magica. Pare siano alla ricerca di qualcosa chiamato “magia antica”, una forza dimenticata ma talmente potente da essere stata usata per costruire la scuola di magia di Hogwarts. Va da sé che un tale potere, se nelle mani sbagliate, potrebbe essere problematico. L’inizio della scuola non potrebbe essere più movimentato di così! Durante le 30-40 ore di gioco, a dipendenza di quante attività secondarie decideremo di potare a termine, avremo modo di fare la conoscenza di diversi personaggi, buoni e cattivi, mentre arriveremo a scoprire segreti, stanze nascoste e nuove magie!

Scorrazzare per il castello

La fantasia di diventare studenti della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts non è mai stata realizzata in modo più completo. Da subito avremo a disposizione un enorme terreno esplorabile, compreso del Castello di Hogwarts con le sue stanze segrete, i suoi passaggi nascosti, tesori ed enigmi da risolvere. Ma potremo anche visitare il villaggio di Hogsmeade, le campagne circostanti e parecchio terreno delle Highlands Scozzesi. Da subito il punto di forza di questa produzione di Avalanche Studios e Portkey Games è il world building. Non solo il castello è praticamente lo stesso dei film ma anche e soprattutto il livello di dettaglio è impressionante. Non parliamo solo delle copiosissime quantità di fan service, che abbondano in ogni angolo ma anche semplicemente dei dettagli degli ambienti.

Che si tratti di un innaffiatoio che si muove da solo, un passaggio segreto nel castello, un potere particolare… in questo gioco vivremo e respireremo Wizarding World. Insomma, è chiaramente un gioco pensato per i fan del mondo di Harry Potter, più hardcore siete e meglio è. Bene inteso il gioco è approcciabile da chiunque ma molte dei riferimenti probabilmente andrebbero persi. L’esplorazione non è comunque fine a sé stessa. In quanto gioco d’azione, Hogwarts Legacy ci vedrà presto intenti a combattere a suon di magie, dalle più offensive alle più letali, comprese quelle oscure e proibite (ma solo se avete preso l’edizione deluxe, altrimenti niente Avada Kedavra per voi). Sebbene il gioco comprenda lo smistamento in una delle quattro Case di Hogwarts, non saremo limitati da un sistema di moralità particolarmente restrittivo. Ogni studente, sia esso Serpeverde, Grifondoro, Tassorosso o Corvonoero, può imparare ogni magia, compreso l’anatema che uccide, senza che il suo status o le sue relazioni con altri personaggi cambino in modo significativo. I discorsi coi personaggi non cambieranno, le situazioni saranno le medesime sia che noi si scelta di essere virtuosi o malvagi. Si capisce subito che l’intenzione di questo gioco non è di offrire un RPG più profondo (pensiamo a The Witcher 3 per esempio) ma piuttosto di offrire un prodotto adatto a diverse tipologie di giocatori e di diversi gradi di fandom.

Revelio!

Il fulcro del gameplay di Hogwarts Legacy è diviso in due: combattimento ed esplorazione. Il combattimento si fa con le magie, bene inteso. Inizieremo con magie più innocue come Levioso (no, non Wingardium Leviosa, quella arriva dopo) per poi passare ad incanti più pericolosi come Bombarda, Incendio e pure, se vogliamo, le Maledizioni Senza Perdono. Il combattimento si fa con quattro magie principali, che saranno assegnate ai quattro tasti principali del controller. Ogni magia ha un tempo di cool down, che può essere rapidissimo oppure può prendere parecchi secondi. Il gioco ci spinge a concatenare diversi tipi di magie, di fuoco, cinetiche e via dicendo. Certi mostri saranno poi difesi da scudi colorati, quindi dovremo per forza usare Levioso su un nemico protetto da uno scudo giallo mentre qualsiasi magia esplosiva sarà in grado di superare uno scudo rosso. In più, sbloccando nuove abilità, potremo avere fino a quattro slot contenenti quattro magie ciascuno, che potremo scambiare al volo durante il combattimento e che apriranno la strada e combo e mosse speciali combinando diversi poteri. A titolo di esempio, se scegliamo le arti oscure possiamo fare si che molte magie di base diventino maledizioni. In seguito, con Imperio possiamo fare sì che un nemico attacchi i suoi compagni, maledicendoli a loro volta grazie ad un potere sbloccabile. Per finire, con Avada Kedavra nel nostro inventario, possiamo sbloccare un ulteriore potere che fa sì che ogni nemico maledetto muoia istantaneamente quando lanciamo l’anatema che uccide. In breve, se sblocchiamo ogni potere necessario, ci basterà metterci comodi, nascosti da un incanto di disillusione magari, e lasciare che i nemici si mettano con le spalle al muro da soli. Un singolo incantesimo di morte farà il resto. Ovviamente questo è solo un esempio di poteri che potrete ottenere verso la fine del gioco ma non è assolutamente l’unico tipo di combo realizzabile.

La magia comunque non serve solo a liquidare maghi oscuri e troll in combattimenti anche abbastanza stimolanti. La useremo anche per risolvere puzzle ambientali, per rivelare segreti (la magia Revelio finirete per usarla centinaia e centinaia di volte in ogni angolo del mondo), per accudire animali e molto altro ancora. In effetti potremo scegliere di privilegiare un aspetto del gioco piuttosto che un altro. Hogwarts Legacy offre infatti diverse attività che possono aiutare in combattimento. Possiamo dedicarci alla creazione di pozioni, che poi potremo usare in battaglia per aumentare il danno ad esempio. Sarà anche possibile prediligere il combattimento con diversi tipi di piante e per questo espandere le nostre abilità in erbologia sarà fondamentale. Oppure potremo scegliere di concentrarci solo sulla magia, lasciando perdere inutili orpelli come la creazione di tavoli da pozioni, di vasi da fiori e via dicendo. Non che Hogwarts Legacy diventi un gestionale ma quando sbloccheremo anche la cura delle creature magiche, con tanto di meccaniche di riproduzione e cattura, le cose di cui occuparsi potrebbero diventare molte. Fulcro dell’esperienza è la Stanza delle Necessità, uno spazio che gradualmente si adatterà a noi, fornendo diversi biomi in cui accudire le diverse creature magiche che cattureremo. Qui potremo anche creare le già citate pozioni e piante e potremo perfino modificarne l’aspetto con diverse cosmetiche che andranno trovate nel mondo di gioco oppure acquistate (con soldi in game, non veri) da diversi vendor, specialmente ad Hogsmeade.

L’esplorazione prenderà parecchio tempo. In sella ad una scopa o una creatura magica, avremo una miriade di cose da fare. Non solo missioni primarie e secondarie, in cui generalmente un NPC ci assegnerà qualcosa fa fare, ad esempio sgominare una banda di bracconieri o andare sulle tracce di una persona scomparsa. Troveremo anche diverse attività, come le sfide di Merlino (minigiochi ambientali), l’esplorazione fine a sé stessa, la raccolta di tesori, osservazione delle stelle, mostri particolarmente coriacei, animali da catturare e via dicendo. Una varietà che in realtà, per certe cose, si traduce in una marcata ripetitività. Le sfide di Merlino ad esempio richiederanno di trascinare un oggetto al posto giusto oppure di distruggere dei pilastri ma una volta scoperta le 5 o 4 meccaniche di base, si ripeteranno per tutte le decine di sfide sparse nel mondo.

Sfide e controsfide

Hogwarts Legacy vive di queste meccaniche, di cui terrà traccia in un menu chiamato Sfide. Le sfide comprenderanno ogni cosa dall’esplorazione alla realizzazione di combo di combattimento e generalmente sbloccheranno delle cosmetiche oppure dei potenziamenti. La gestione di quest’ultimi si fa in concomitanza con l’abbigliamento. Sparsi per il mondo troveremo infatti casse del tesoro che contengono diversi capi d’abbigliamento. Ogni capo ha un livello di attacco e difesa, con i livelli (e la qualità) più elevati che forniscono anche bonus passivi. Bonus che potremo potenziare, migliorare ed applicare usando uno strumento nella Sala delle Necessità. La gestione del loot comunque, a livello normale per lo meno, significherà al massimo che ad ogni missione vedremo quale drop è il più alto. Se è interessante lo useremo, se non lo è potremo sempre rifilarlo a qualsiasi vendor, che ce lo pagherà un prezzo fisso uguale per tutti. Questo significa che ben presto o navigherete nei Galeoni oppure che state spendendo in cose inutili, perché quasi ogni cosa importante potremo farmarcela da soli. Sì, pure le rarissime piume di fenice!

Hogwarts Legacy insomma offre un po’ di questo e un po’ di quello, un mix di meccaniche particolari che non sono affatto innovative ma che mescolate così sanno offrire un po’ di tutto. Non in dettaglio, non dovremo affatto preoccuparci di non vendere vestiti ad un mercante di pozioni (sono tutti uguali) ma comunque a sufficienza da farci divertire. Lo scopo, ancora una volta, è quello di offrire un gioco godibile da tutti, siano essi gamer hardcore che persone più casual. Un equilibrio difficile da raggiungere e che in questo caso è soddisfacente, l’hardcore gamer resterà forse un po’ affamato di possibilità di fare di più ma ai sensi del gioco è un buon equilibrio quello raggiunto.

Sogno o son desto

Hogwarts Legacy, da un punto di vista visivo, c’entra l’obiettivo. Pur non essendo il gioco dalla grafica più scassamascella mai visto, riesce a catturare l’essenza del Wizarding World. Non c’è mai dubbio di quale universo ci sta attorno. Che si tratti di una cavalcata a dorso d’Ippogrifo sul lago attorno alla scuola, di una pericolosa incursione in un nido di ragni nella foresta proibita, una sala magica a lungo dimenticata… Hogwarts Legacy è semplicemente bello da vedere e da esplorare. Peccato che poi su console assisteremo a fenomeni di pop-in mentre voliamo, rallentamenti e via dicendo. Il gioco offre tre preset, performances, qualità e qualità con RTX. Scordatevi l’ultimo, su Xbox Series X abbiamo provato e le performance di gioco lo rendono in giocabile. In modalità performance invece la qualità grafica subisce un bel colpo, specialmente in luoghi aperti. Per finire abbiamo optato per qualità, disattivando il frame cap ma assicurandoci che la nostra TV supporti FreeSync per evitare tearing. In generale il gioco ha performances soddisfacenti ma non è un’esperienza fluidissima. Un po’ preoccupante che la next gen faccia così fatica nel 2023… per quanto riguarda comunque la navigazione del mondo, ci ritroveremo di fronte a caricamenti durante il fast travel e, ogni tanto, davanti ad una porta (specialmente nel castello) ma non è mai un’attesa lunga o fastidiosa. Sarà divertente però vedere questo gioco girare su old gen e Nintendo Switch tra qualche mese…

Hogwarts Legacy è un gioco creato per i fan del Wizarding World. Copiosi quantitativi di fan service, una caratterizzazione del mondo di gioco ben riuscita e l’ovvio vantaggio di realizzare in forma virtuale il vostro sogno di diventare maghetto o streghetta sono sicuramente punti a favore. Un po’ meno interessante forse per coloro che non hanno familiarità o interesse nel mondo di Harry Potter. Ci sono sicuramente Action RPG più profondi là fuori. Ma se questo mondo vi piace, Hogwarts Legacy saprà soddisfarvi ampiamente.

Ci piace

  • World building
  • Libertà d'azione
  • Magie e segreti ovunque
  • Sistema di combattimento

Non ci piace

  • Nessun sistema di moralità
  • Sistema di loot poco interessante
  • Troppo fan service?
5.25

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

1 CommentoAggiunto

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  1. Legnada 22 Febbraio 2023 | Rispondi

    Lo prenderò per lo Switch, mi auguro che sarà un esperienza godibile, altrimenti lo aspetto sul pass

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