Hitman

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Hitman

L’agente 47, l’assassino prezzolato più famoso della storia videoludica, torna in nuovo episodio, che lo porta a girovagare per il mondo intero e a lasciare ancora una volta una scia di cadaveri sul suo cammino.
In questo episodio, gli sviluppatori cercano di riconciliarsi con i fan delusi da Hitman Absolution; propendono dunque per un ritorno alle origini e prendono ispirazione dai migliori capitoli della saga per dare una nuova vita all’antieroe dalla testa rasata e con un codice a barre tatuato sul cranio. E, allo stesso tempo, scelgono un modo di distribuzione finora inedito per Hitman: la pubblicazione episodica!

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Memento mori

L’agente 47, imprigionato, è costretto a ricordare il suo passato e le missioni compiute. Con questo artifizio narrativo piuttosto banale, gli sviluppatori di Io-Interactive ottengono un duplice scopo: raccontare una vicenda frammentata in episodi senza rischiare che il pubblico dimentichi la storia di Hitman – esatto: il gioco non ha né numero, né sottotitolo! – e proporre al giocatore di visitare une moltitudine di località sparse ai quattro angoli del globo. Nelle missioni di allenamento il killer potrà infatti visitare riproduzioni virtuali di Stati Uniti e Germania dell’Est, per poi dare libero sfogo alle sue abilità in Francia, Italia e Marocco. Ognuno dei posti che fanno da sfondo alle missioni principali corrisponde a un episodio, che il giocatore può ottenere a un prezzo tutto sommato contenuto. Oltre agli episodi già pubblicati, altre località saranno proposte a ritmo mensile per circa un annetto.

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Come potete ben immaginare, l’approccio scelto dagli sviluppatori si allontana dalla narrazione troppo cinematografica di Hitman Absolution e predilige la libertà del giocatore, che sarà piuttosto spinto a esplorare posti esotici in cui sbizzarrirsi nell’eliminazione delle vittime designate.

47 Killers

Come di certo saprete, Hitman è basato principalmente su delle meccaniche di infiltrazione, che vi spingono a trovare il modo di avvicinare la vostra vittima e di eliminarla nella maniera più discreta possibile. Per raggiungere il vostro scopo, potete evidentemente cercare di muovervi furtivi, trovare passaggi poco sorvegliati o mescolarvi alla folla. Ma la vera caratteristica della saga è quella di camuffarvi con travestimenti trovati o rubati a personaggi dapprima neutralizzati; fin che non insospettite qualcuno, potete tranquillamente muovervi in una zona autorizzata dal vostro vestito. Perderete però questo vantaggio se accedete a aree con altri diritti di accesso, se vi fate scoprire mentre commettete un crimine o se qualcuno di sospettoso vi identifica. Quest’ultima situazione si verifica in particolare quando c’è una relazione fra un personaggio a cui avete sottratto i vestiti e colui che vi scopre: potrebbe essere per esempio il vostro capo o un compagno di ronde. Il sistema di travestimenti è stato ancora migliorato rispetto ai capitoli precedenti, soprattutto grazie a un’interfaccia che indica chiaramente se un personaggio potrebbe capire chi siate: un punto bianco disegnato al di sopra della sua testa.

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Un’altra particolarità di Hitman è quella di lasciarvi parecchia libertà di azione nella maniera di compiere la missione. Potete per esempio scegliere l’arma da usare per uccidere la vostra vittima, spaziando dal veleno alla corda di violino, dalle mani nude a un’arma da fuoco, e così via. Da notare che certe armi possono essere occultate, mentre altre, come i fucili, sono ben visibili addosso all’agente 47, con tutte le implicazioni immaginabili. Pure l’approccio alla vittima può variare e dipendere da come manipoliate altri personaggi o creiate situazioni particolari usando apparecchi e oggetti: queste scelte prendono il nome di “opportunità”. Il gioco vi propone degli aiuti per identificarle e seguirle, facilitando così i neofiti o i giocatori pigri. Questi aiuti possono comunque essere disattivati dai giocatori esperti, che preferiscono dunque scoprire da soli la maniera di interagire con l’ambiente, come nei primissimi episodi.
Il gioco tende a favorire l’approccio furtivo – e non manca di sottolineare gli assassinii evitabili! – ma potete anche decidere di avventarvi sui nemici e provocare un bagno di sangue. L’agente 47 è di certo piuttosto debole e tende a morire in uno scontro a fuoco in campo aperto, ma, complice un’intelligenza artificiale perfettibile, è possibile trovate zone abbastanza protette per affrontare i nemici e farli cadere come birilli. Degni di nota sono certamente i modi di gioco Contracts e Escalation Contracts: il primo vi permette di creare le vostre missioni e di condividerle, mentre il secondo vi propone dei livelli in crescendo di difficoltà, con l’aggiunta di restrizione dopo ogni missione compiuta con successo (per esempio, usare un certo travestimento o un modo di uccidere ben preciso).

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Tutta la tecnica di un assassino

Hitman se la cava piuttosto bene dal punto di vista estetico: graficamente è pulito e gradevole e vanta delle luci convincenti e naturali. Dal canto suo, la colonna sonora compie il suo dovere, seppur senza imprimersi nella vostra mente in modo indelebile. Fra le varie opzioni di gioco, gli sviluppatori propongono il frame rate dinamico fino a 60 immagine al secondo (di default il motore è bloccato a 30): meglio passare oltre quest’opzione, che tende a infastidire quando la fluidità non è stabile. Una nota di relativo demerito va ai caricamenti un po’ lunghetti. Non daranno particolare fastidio alla maggior parte dei giocatori, ma la faccenda cambia parecchio se cercate la perfezione nelle vostre azioni di infiltrazione e siete abituati a ricaricare sovente la missione per rifare i passaggi che non vi soddisfano.

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Il giorno del giudizio

Hitman è una piacevole sorpresa: il nuovo capitolo delle vicende dell’agente 47 è gradevole da giocare e il ritorno a un mondo in stile sandbox farà la gioia degli appassionati della saga. Le opportunità permettono a chiunque di assimilare le meccaniche di gioco e gli sviluppatori hanno avuto l’ottima idea di permettere di disattivare gli aiuti per i giocatori più esperti o esigenti. Le missioni uscite fin ora sono ben pensate e possono essere giocate più volte per scoprire tutte le opportunità e i modi per assassinare le vostre vittime. Resta da vedere se sarete abbastanza motivati per compiere una decina di volte la stessa missione, approfittando solo di qualche minima variazione nel modus operandi. Di sicuro, i modi di gioco Contracts e Escaltion Contracts sono ben pensati e prolungheranno il tempo passato sul titolo. Il modo di distribuzione può lasciare qualche dubbio, ma l’intenzione degli sviluppatori di stare a contatto con i giocatori e di correggere eventuali sbavature è comunque lodevole. È impossibile dire se i prossimi episodi di Hitman saranno all’altezza di quelli usciti finora, che sono convincenti e promettono bene per il seguito dell’avventura.

 

 

Ci piace

  • Gameplay
  • Le "Opportunità"
  • Grafica

Non ci piace

  • Troppi successi proposti per ogni missione
5.0

Scritto da : Mauri

Si occupa di tante cose legate al mondo dei videogiochi: game dev, insegnamento di programmazione e game design, il Swiss Game Center e così via. E ogni tanto Dave lo incastra per scrivere su joypad!

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