Eccoci di nuovo a parlare di hardware di Google! Abbandoniamo però il campo degli smartphone in favore degli accessori per la fruizione di contenuti multimediali.
Google TV Streamer è la nuova versione di quella serie di device che ha soppiantato Chromecast in favore di un’esperienza più completa.
La TV secondo Google
Il Google TV Streamer è un dispositivo di streaming progettato per offrire un’esperienza visiva di alta qualità, con una risoluzione che raggiunge i 4K HDR a 60 fotogrammi al secondo. Supporta una varietà di formati video avanzati, tra cui Dolby Vision, HDR10, HDR10+ e HLG, garantendo una resa visiva ottimale su schermi moderni. Per quanto riguarda l’audio, il dispositivo è compatibile con Dolby Digital, Dolby Digital Plus e Dolby Atmos, offrendo un suono immersivo per contenuti che sfruttano queste tecnologie. Il design del Google TV Streamer è semplice ed elegante, disponibile nella variante colore Porcelain. Le sue dimensioni compatte (161,6 mm di lunghezza, 75,6 mm di larghezza, 26,7 mm di altezza) e il peso di soli 160,7 grammi lo rendono discreto e facile da collocare vicino alla TV. A differenza del modello precedente però si allontana nettamente da quello che era fondamentalmente un dongle in favore di un vero e proprio set-top box, che praticamente ci chiede di essere messo in un posto visibile al posto che nascosto tra i cavi della TV.
Sul fronte della connettività, il dispositivo offre sia Wi-Fi dual-band (2,4 GHz/5 GHz) con supporto allo standard 802.11ac (quindi, Wi-Fi 5 solo), sia Bluetooth 5.1, assicurando una connessione stabile e veloce. Alla base di Google TV Streamer troviamo il sistema operativo Android TV, che permette l’accesso a una vasta gamma di app e servizi di streaming. È dotato di 4 GB di RAM e 32 GB di memoria interna, che garantiscono prestazioni fluide e reattive. I connettori inclusi comprendono una porta USB-C per l’alimentazione e il trasferimento dati, una HDMI 2.1 (Tipo A) per collegarsi alla TV (ma il cavo non è incluso nella confezione!) e una porta Ethernet per una connessione cablata stabile, supportando velocità fino a 1000 Mbit/s. Per quanto riguarda la compatibilità con la smart home, il dispositivo supporta Matter e funge da router di confine per la tecnologia Thread, rendendolo un’ottima scelta per chi desidera integrare dispositivi smart nella propria abitazione. Il Google TV Streamer si distingue anche per il suo impegno verso la sostenibilità, con almeno il 65% della plastica utilizzata nel dispositivo proveniente da materiali riciclati.
Le novità riguardano anche il telecomando, ora più lungo rispetto al passato. Google ha spostato i pulsanti del volume dal lato alla parte frontale e ha aggiunto un tasto “preferiti” che possiamo configurare a piacimento. A parte la nuova forma più allungata, il telecomando di TV Streamer riprende fondamentalmente la stessa filosofia adottata in passato. Integra un microfono per la ricerca vocale, può comandare TV, box AV e soundbar sia via HDMI-CEC sia via infrarosso, a dipendenza di quale tecnologia funzioni meglio per l’utente (c’è una pratica installazione guidata). Certo, la novità più grande e maggiormente benvenuta è quella del tasto preferito. È possibile configurarlo a piacere, ad esempio per lanciare una app che non sia YouTube o Neflix, che hanno tasti dedicati sul telecomando. Finalmente c’è un modo ufficiale per lanciare Cruchyroll o Amazon Prime senza usare remapper di terze parti!
Più veloce, più integrato
Rispetto alla generazione precedente il nuovo Streamer è del 22% più potente rispetto al passato. Test alla mano, non ci è stato possibile verificare esattamente questa cifra ma di sicuro, rispetto al vecchio modello, questo Streamer offre una navigazione indiscutibilmente più fluida. Sia muoversi nella home screen che passare tra una app e l’altra, abbiamo immediatamente notato di come le animazioni siano più fluide. Anche sul fronte della riproduzione multimediale, Streamer si comporta meglio. Un problema che affligge la vecchia generazione in particolare è legata alla riproduzione di film in 4K con sottotitoli tramite Plex. Ritardi, desincronizzazioni e rallentamenti a tutto spiano. TV Streamer invece si è dimostrato non solo capace di non desincronizzarsi ma permette anche di andare avanti e indietro veloce sul file senza finire per desincronizzarsi completamente.
Una nuova feature è l’integrazione con Google Home. Il tasto preferito sul telecomando di default, infatti, apre un pannello laterale
uta. Il pannello Home però ha un limite importante: non è possibile personalizzarlo, poiché mantiene la stessa configurazione su tutti i dispositivi. Ad esempio, quello che scelgo come Preferiti nell’app Google Home sullo smartphone è esattamente ciò che vedo sulla TV. Sarebbe stato interessante poter definire un set di preferiti solo per la TV, in modo da avere un pannello adatto all’utilizzo su TV.
Mancano all’appello invece funzioni molto intriganti come i canali TV Live in streaming, disponibili in una tab dedicata nella home page. Che purtroppo però in Svizzera non è disponibile così come non è disponibile l’app Google TV Freeplay, che in sostanza permette di fare la stessa cosa. Assente, per ora, anche l’integrazione con Gemini, che non siamo riusciti a trovare da nessuna parte ma che dovrebbe, in teoria, aiutarci a scegliere cosa guardare, con consigli, anticipazioni e informazioni varie su film e serie TV.
Matter & Thread
Per finire, TV Streamer offre il supporto integrato per Matter e Thread, un protocollo di rete mesh sviluppato per i dispositivi IoT, che lo trasforma in un vero e proprio hub per la smart home. Thread, uno dei protocolli supportati dallo standard Matter, garantisce una connessione più stabile per i dispositivi smart a basso consumo come luci, serrature e sensori all’interno della casa. Anche i Google Nest Hub e i router Google Nest Wifi attuali fungono da router di confine per Thread. Avere più router di confine migliora l’affidabilità della rete. Per ora siamo ancora agli inizi delle reti Thread, visto che moltissimi device smart supportano principalmente Zigbee, ma averlo integrato in Streamer è un’ottima cosa in vista di applicazioni future.
Tutto perfetto?
Secondo voi? A parte la features avanzate che non sono disponibili in Svizzera, ci sono alcune cose che avremmo preferito vedere aggiornate. Per prima cosa la home page di Google TV è estremamente piena di cose, in un misto di contenuti che sono effettivamente interessanti ed altri che non lo sono per niente. E per qualche motivo, nonostante sia possibile impostare quali servizi streaming abbiamo, continuiamo a vedere offerte su servizi a cui non abbiamo accesso. Fortunatamente, con un po’ di potenza in più sotto al cofano, TV Streamer riesce a gestire meglio la gran quantità di contenuti della home ma avremmo preferito più personalizzazione e un po’ più d’ordine. La seconda cosa che va detta è che Google TV Streamer non è probabilmente un upgrade sensato se avete già il modello precedente. A meno che non abbiate enormi problemi di riproduzione di film via Plex (sempre che abbiate Plex), l’aumento delle prestazioni e il nuovo telecomando non giustificano davvero un upgrade. Tuttavia, se è il primo device di questo genere a cui siete interessati, il nuovo modello è sicuramente consigliato rispetto al precedente.
Bottom line
Google TV Streamer è un buon device. Non ha la potenza o l’upscale IA assurdo di un Nvidia Shield TV Pro ma si comporta comunque estremamente bene. Nonostante le TV moderne offrano tutte il supporto alle app, la versatilità di questo tipo di device ce lo fa comunque preferire all’offerta, tanto per citare qualcuno, di Samsung per quanto riguarda le funzioni smart. Ed è difficile battere l’ecosistema di Google, specialmente se siete già degli utilizzatori di Google Home. Il TV Streamer non è rivoluzionario rispetto al modello precedente quanto piuttosto un refresh. Un buon refresh anche se azzoppato dalla mancanza di alcune features avanzare per il nostro mercato.
Ci piace
- Performances migliori
- Telecomando con tasto personalizzabile
Non ci piace
- La home screen è caotica
- Features avanzate non disponibili in Svizzera