Eternights

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Eternights

Molti nerd, a causa delle innumerevoli avventure vissute nei panni di altri sopravvissuti all’apocalisse, si son creati un piano d’azione in caso di apocalisse zombie, invasione aliena, o generale collasso dell’umanità – chi più per scherzo e chi più seriamente. Spesso, in questi piani, si pensa anche alla salvaguardia dei propri cari, ma non di certo a trovare l’amore durante una situazione in cui il nostro organismo risponde costantemente allo stimolo di “lotta o fuga” causato dallo stress!
Eternights, sviluppato e pubblicato da Studio Sai e disponibile per PC, Playstation 4 e Playstation 5 dal 12 settembre 2023, ci porta invece in un mondo apocalittico, dove l’adrenalina scorre costantemente nel corpo per poter permetterci permettere non solo di sopravvivere al disastro ma anche di organizzare serate romantiche con il nostro NPC preferito.

Un’apocalisse romantica

Eternights è un gioco d’azione/simulatore di appuntamenti, dalla forte impronta Japanese-RPG. Un mix inaspettato e a tratti ironico, che può però trovare un buon riscontro nella comunità dei fan degli anime e dei J-RPG come la serie dei Persona della più allargata saga dei Megami Tensei.
La storia inizia con il nostro protagonista senza nome, elemento molto comune in molti dating sim nipponici, e il suo amico Chani qualche giorno prima dell’inizio della vera e propria apocalisse sono intenti a iscriversi ad applicazioni di incontri per poter rimediare dove, nella vita reale, stanno avendo ben poca fortuna, cioè trovarsi una ragazza.

Mentre il nostro protagonista si appresta a spiccare il volo nella sua vita romantica adolescenziale con una ragazza con cui ha matchato, scoppia ahimé l’apocalisse. Un nuovo farmaco antietà chiamato Eternights, da qui il nome del nostro videogioco, sta trasformando chi lo assume in violenti zombie. C’è però di più di un “semplice” effetto collaterale dietro queste trasformazioni, e nei panni del nostro protagonista, accompagnati inizialmente solo da Chani, cercheremo di metterci in salvo, incontrando durante il nostro cammino non solo i nostri compagni di viaggio che ci accompagneranno nel percorso per capire cosa diamine stia succedendo nel mondo, ma anche possibili partner con cui condividere appuntamenti romantici!

Amore e botte da orbi

Eternights mischia due generi particolarmente amati nel Paese del Sol Levante: l’hack’n’slash e il simulatore di appuntamenti. Al primo impatto, sembrano due generi molto poco miscelabili, soprattutto a livello di gameplay. Studio Sai, nato inizialmente dalla mente e le abilità di una sola persona e allargandosi pian piano durante il progetto, riesce a destreggiarsi fra i due generi in modo molto semplice, senza però risultare banale: la parte del combattimento è presentata da dei dungeon lineari, che raramente offrono strade alternative, e il combattimento è dettato da pochi tasti che offrono qualche combo. Seppur banale, il gioco non stanca, poiché ci viene presentato un albero di abilità legato al braccio spirituale, protesi esoterica regalatagli all’inizio del gioco da un personaggio enigmatico che incontrerete più volte, abbastanza variegato per la portata del gioco, con il quale ci si destreggia fra un infetto e l’altro. Peccato per la velocità con cui viene affrontata la prima ora di gioco, che risulta un po’ un’accozzaglia di informazioni vomitate sul giocatore a velocità estreme.

I nostri alleati, oltre ad essere dei buoni support nel combattimento grazie al continuo progredire del gioco, potranno diventare i nostri partner amorosi. Infatti, la seconda porzione di questo simulatore di appuntamenti apocalittico funziona come molti otome game e qualsiasi altro date simulator: bisognerà scegliere con chi passare il tempo, approfondendo dinamiche e relazioni con chi ci fa battere il cuore più forte.

Il gioco mette a disposizione del giocatore un calendario: bisogna gestire il proprio tempo, e scegliere se andare a razziare dungeon o passare il tempo ad amoreggiare con la propria dolce metà. Più si conquisteranno i propri compagni, più si sbloccheranno le loro abilità nei dungeon come già accennato precedentemente: è interessante dunque gestire al meglio il proprio tempo, risorsa preziosa in un mondo post-apocalittico, ma ancora più preziosa per la propria storia d’amore!
Piccola pecca (ma lo è davvero?) è che bisognerà per forza raggiungere il livello massimo in una relazione con uno dei compagni per poter progredire nel gioco. Ad alcuni potrebbe non piacere; a quel punto vi sconsigliamo questo gioco, siccome le serate romantiche sono parte integrante del gameplay e dell’esperienza.

Uno stile nipponico, temi rivoluzionari

Il gioco ha un’ottima, seppur non memorabile, colonna sonora. È molto variegata, il che salta all’occhio quando generi molto diversi si susseguono durante l’esperienza di gioco, ma non risulta fuori luogo. L’animazione è quella tipica di un anime giapponese che ci è andato pesante con il 3D, almeno per i combattimenti: ha i suoi limiti, risulta piacevole all’occhio ma anni luce rispetto ad altre produzioni non solo tripla A ma anche di team più contenuti, dimostrandosi così non solo un limite tecnico, che c’è sicuramente stato data il numero contenutissimo delle persone che lavora per Studio Sai (vi ricordiamo che è partito come un one-man army), ma una scelta ponderata e consapevole, probabilmente a richiamare lo stile nipponico, dove questi due generi videoludici sono spesso amatissimi e apprezzatissimi.

Rispetto a un più conservatore studio giapponese, Studio Sai, che è basato a Kirkland, negli Stati Uniti d’America, ci offre una pletora di personaggi e temi che i generi giapponesi di solito tendono a tenere molto separati: i dating sim di stampo queer, in questo caso i boys’ love, e i dating sim a stampo eterosessuale. Questo mix potrebbe far storcere un po’ il naso a gran parte del pubblico che di solito è abituato a giocare ai dating sim per poter intraprendere una storia d’amore con una pulzella in 2D, ma è una strategia molto americana e in linea con la woke-culture degli ultimi anni, che in questo caso personalmente non abbiamo trovato né fastidiosa né forzata. I personaggi con cui è possibile intraprendere una relazione sono tutti scritti egregiamente e in modo particolarmente curato indipendentemente dal loro genere. E per quanto l’umorismo sia quello di un adolescente, e molte scene ricordino i momenti paradossali che succedono in qualsiasi anime rom-com giapponese, non è mai pesante o eccessivo.

Il gioco, che dura una decina di ore, è piacevole, e se avete la possibilità di godervelo in un weekend o due ve lo consigliamo. È una ventata d’aria fresca per il genere dei simulatori d’appuntamenti, e malgrado la prima ora di gioco sia talmente frenetica da essere un po’ pesante nel caso stiate giocando durante una serata in cui siete particolarmente stanchi, vale comunque la pena di intraprendere il viaggio del protagonista senza nome, Chani, Yuna, Min, Yohan, Sia e tutti gli altri innumerevoli NPC, che siano opzioni per le vostre storie romantiche o meno.
Per correttezza, vi alleghiamo il disclaimer presente nella pagina steam del gioco: il gioco presenta comportamenti sessuali impliciti, violenza, sangue e gore (incluse scene di mutilazione) e immagini che alcuni giocatori potrebbero trovare disturbanti.

Ci piace

  • Personalizzazione a tutto tondo dei personaggi
  • Freschezza dei temi nel genere dating sim

Non ci piace

  • Rush di informazioni iniziale
5

Scritto da : Giulia Da Costa

Conosciuta anche come Duckie, Giulia è una redattrice appassionata di indie e studentessa di Media Management.

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