Endless Ocean Luminous

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Endless Ocean Luminous

Dopo una lunga attesa di quasi quindici anni, Nintendo sorprende i fan pubblicando il terzo capitolo della saga Endless Ocean, sviluppato da Arika e disponibile su Nintendo Switch. Prepariamo quindi la muta da sub e immergiamoci alla scoperta di Endless Ocean Luminous!

Un corallo da salvare

In questo capitolo vestiamo ancora una volta i panni di un sommozzatore incaricato di esplorare il Mar velato, un’immensa distesa d’acqua in continuo mutamento. Faremo parte del Progetto Aegis, che mira alla protezione e alla conservazione del corallo primigenio, un maestoso corallo nel cuore del Mar velato. La salute di questo corallo è in pericolo, in quanto vittima di una necrosi che sta pian piano minacciando la sua vita e, di conseguenza, la stabilità di tutto l’ecosistema marino. Durante le nostre immersioni il nostro compito sarà quello di risanare il corallo primigenio collezionando della luce raccolta dalle creature marine che incontreremo e potremo scansionare con il nostro radar: i pesci del Mar velato sono infatti ricoperti da questa misteriosa luminescenza, che si è scoperta vitale per ripristinare la salute del corallo.

Nel corso dell’avventura saremo sempre accompagnati da OceanIA, un’intelligenza artificiale che ci guiderà e ci darà importanti informazioni sulle creature marine che incontreremo e scambierà i dati da noi raccolti con il centro operativo. Oltre alla catalogazione di pesci, crostacei e mammiferi marini, dovremo trovare e raccogliere delle tracce lasciate da un antichissimo popolo, gli Oannes, in particolare una tavola di pietra con 99 misteri da risolvere un’immersione dopo l’altra.

Un gioco terra-terra, anche se in mare

La primissima cosa che ci ha colpito, non esattamente in positivo, in Endless Ocean Luminous è stata l’immediatezza della schermata iniziale: nessuna animazione, nessuna cutscene, nessun logo che richiamasse gli sviluppatori: niente di niente. All’avvio del gioco, dopo qualche istante di schermo nero e simbolo del caricamento in basso a destra, ci troviamo subito catapultati nella schermata del menu per le immersioni. Non è di certo qualcosa che impedisce di godersi il gioco, ma lascia indubbiamente un pochino perplessi. Possiamo decidere come affrontare le immersioni: in multiplayer, che vedremo più avanti, in solitaria o seguendo la modalità storia. I capitoli della storia sono molto brevi e fungono perlopiù da tutorial. Alcuni di essi non hanno interattività, si tratta soltanto di seguire i dialoghi tra OceanIA, il nostro personaggio e Daniel, un altro sub nostro collega. Pur essendo pochi, per proseguire con la storia sarà necessario sbloccare i vari capitoli collezionando una quantità crescente di luce scansionando le creature marine. Peccato che la luce che ci verrà richiesta sarà davvero tantissima, costringendoci a fare fin troppo “grinding” (ovvero l’azione di raccogliere in modo ripetitivo e macchinoso determinati materiali o elementi necessari per proseguire nel gioco). Questo, oltre ad altri problemi che stiamo per trattare, rende nel complessivo l’esperienza di gioco frustrante già dopo pochissime ore dal primo avvio.

La sottile linea tra il relax e la noia

Il gameplay è piuttosto piacevole: il gioco regala un’esperienza rilassante nell’esplorare i fondali marini sia da soli che con altri giocatori. Non dovremo infatti preoccuparci dell’ossigeno né di venire attaccati da qualche squalo: tutte le creature marine sono infatti pacifiche e ci ignoreranno come se non fossimo lì. Tutto ciò che dovremo fare infatti è scansionare quanti più pesci possibile per raccogliere la luce di cui sono circondati, oltre che esplorare ogni angolo della mappa generata proceduralmente per non perderci esemplari, oggetti o misteri per la nostra tavola Oannes. Inoltre, potremo scegliere una creatura che nuoterà accanto a noi durante le nostre avventure subacquee. In ogni mappa il nostro radar rileverà delle creature che emettono segnali insoliti. Trovandole e scansionandole tutte, nelle vicinanze apparirà una CMS (Creatura Marina Sconosciuta), un mistero dei fondali che dovremo anch’esso scansionare per inviare i dati al centro operativo. La presenza della CMS sbloccherà delle aree nella mappa altrimenti inaccessibili, permettendoci di incontrare altre creature e ampliare la nostra collezione di oggetti e animali. Purtroppo però il gioco diventa molto presto ripetitivo e la noia è dietro l’angolo. Nonostante gli ambienti siano generati sempre casualmente, quindi c’è un minimo di variabilità delle mappe, diventa tutto presto noioso, soprattutto quando vorremmo procedere con la storia, ma siamo costretti a cercare ogni singolo pesce per raccogliere quanta più luce possibile. In ogni mappa è comunque presente una zona con dei relitti esplorabili e una con un abisso, affascinante e terrificante allo stesso tempo, ma per il resto ci troveremo spesso a fluttuare in immense distese di acqua e sabbia alla ricerca di luce per il nostro corallo.

Un po’ di cultura marina

Nulla da dire sui modelli 3D delle creature marine: sono ben curate e assolutamente credibili, così come le varie ambientazioni di gioco, in particolare le zone degli abissi, che ci hanno regalato anche qualche brivido.
Questi ultimi li abbiamo trovati ben riusciti: l’oscurità, l’assenza di musica di sottofondo e la presenza quasi sempre garantita di enormi e misteriose creature rendono il cocktail abissale assolutamente verosimile e piacevole da esplorare! Parlando di comparto musicale, ogni suono è senz’altro ben studiato. Le musiche che ci accompagnano nell’esplorazione sono rilassanti e i suoni e le animazioni sono soddisfacenti, in particolare quelli di quando raccogliamo la luce dai pesci. Dopo aver scansionato una creatura, potremo anche avere delle interessanti informazioni su di essa, lette per noi da OceanIA (il gioco è completamente doppiato in italiano!). Per gli appassionati è sicuramente un punto interessante e ci ha anche permesso di scoprire strane creature che vivono indisturbate nel profondo dei nostri mari.

Un piacere per i fanatici del collezionismo

Ci sono tantissime creature nell’immensità del Mar velato, così come gli oggetti e i tesori nascosti dell’antica civiltà, senza contare i 99 misteri della tavola di pietra e i vari obiettivi da sbloccare. Insomma, per gli appassionati del collezionismo sarà un piacere poter completare tutte le raccolte e avere la soddisfazione di finire il gioco al 100%! Il nostro personaggio può inoltre essere personalizzato, dai colori della tuta all’applicazione di vari adesivi sul casco. Potremo anche acquistare, tramite monete di gioco, delle emotes da utilizzare per personalizzare il nostro profilo e comunicare con gli altri giocatori nel multiplayer.

Immersioni in compagnia

Durante le immersioni in multiplayer, il gameplay non cambia, i nostri compiti neppure, però saremo accompagnati da altri giocatori che collaboreranno con noi per trovare tutte le creature che emettono dei segnali insoliti. Grazie alla collaborazione con gli altri giocatori il gameplay è sicuramente accelerato e l’incontro con la CMS di turno avviene molto prima rispetto alle avventure in solitaria. Potremo comunicare con gli altri sub utilizzando delle emoticon per marcare ad esempio la presenza di un oggetto o di un pesce raro, che verranno visualizzate sulla mappa da tutti i giocatori in sessione, inoltre possiamo sfruttare lo spostamento rapido per raggiungere rapidamente la posizione di un compagno.

Il tempo che possiamo passare all’interno di una sessione multiplayer è limitato ad un’ora, che è sì sufficiente a svolgere i compiti necessari per incontrare la CMS, ma a volte non riusciremo ad esplorare la mappa al completo o ad indentificare tutte le creature prima di finire il tempo a disposizione. Da ultimo, Endless Ocean Luminous offre una serie di immersioni speciali legate a degli eventi a tempo limitato, da svolgere insieme ad altri giocatori. Durante queste sessioni potremo incontrare creature ancora più rare ed espandere ulteriormente la nostra collezione. Il tempo a disposizione è ancora più ridotto rispetto alle sessioni multiplayer normali, ma durante l’evento appena concluso siamo comunque riusciti tranquillamente ad incontrare la CMS e scansionarla.

I misteri dei sette mari

Il nostro pianeta è ricoperto per la maggior parte di acqua e sappiamo che dei nostri mari è attualmente stata esplorata una percentuale veramente bassa. Endless Ocean Luminous ci ha fatto volare con la fantasia su quello che potrebbe vivere nelle profondità marine ed è sicuramente molto affascinante. Tuttavia, la ripetitività del gameplay non aiuta a regalare un’esperienza piacevole sul lungo termine, nonostante la ricchezza di collezionabili e la piacevole esperienza multiplayer.

Ci piace

  • Ambientazioni e creature credibili rendono l'esperienza immersiva
  • Comparto sonoro adeguato e azzeccato
  • Il multiplayer è divertente e accelera il gameplay
  • Tantissimi collezionabili

Non ci piace

  • Gameplay estremamente ripetitivo
  • Sbloccare i capitoli della storia richiede fin troppo "grinding" all'interno di un gioco parecchio monotono
  • Mappe con grandi porzioni vuote
4.5

Scritto da : EllyPepper

Gattara, bassista, appassionata di videogiochi, film e serie tv sin dalla tenera età. Studentessa di grafica e web design, animazione e gaming.

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