Detective Pikachu

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Detective Pikachu

Pikachu è sempre stato un’icona nel mondo dei Pokèmon, questo anche grazie al successo in Giappone e della serie animata in TV, nel quale il piccolo “topo” di tipo elettrico, accompagna il protagonista Ash nella sua avventura, creando un legame profondo che dura ormai da quasi due decenni (pensando all’ultima serie anime di Pokèmon Sole e Luna).

Ricordo che nell’anno 2000 venne prodotta addirittura una versione particolare della prima serie su Game Boy, modificando Pokèmon Rosso, Blu e Verde (si… quello Giapponese), dove la storia, personaggi e togliendo la possibilità di scegliere tra i classici tre “starter” erano leggermente differenti e più incentrati sulla serie animata. Infatti, era l’unica versione dove un pokèmon seguiva il personaggio nella mappa principale con la possibilità di vedere il suo stato d’animo in ogni momento.

A distanza di anni, Pikachu torna come non mai in un’avventura tutta nuova, fuori dagli schemi RPG, con una personalità tutta particolare che farà piacere sia agli appassionati della serie che ai ragazzi che sono in possesso di un Nintendo 3DS.

Elementare Watson

Tim Goodman, il giovane protagonista umano di questa nuova avventura, è alla ricerca di suo padre scomparso da due mesi. Per fare chiarezza su quello che gli è successo, intraprende il suo viaggio recandosi a Rhyme City, città dove lavorava suo padre in un’agenzia investigativa, per scoprire la vera causa della sua scomparsa. Nel frattempo, un Pikachu con un berretto da detective sogna un evento triste del suo passato, dove al suo risveglio borbotterà del perché nessuna persona della città riesce a comprendere quello che dice. Ma appena Tim uscirà dalla metropolitana, si imbatterà nel furto di un ciondolo da parte di un gruppo di Aipom, dove scoprirà, insieme a Pikachu, che riescono a comprendersi perfettamente a vicenda.

Sotto la guida esperta del Detective Pikachu, Tim verrà guidato nelle indagini risolvendo i casi insoliti che hanno colpito recentemente la città di Rhyme City, formando una coppia perfetta di investigatori privati in perfetto stile Sherlock Holmes.

Gameplay:

Tim è in grado di capire solamente quello che dice Pikachu, ma non quello che dicono tutti gli altri pokèmon, mentre il suo compagno non è in grado di parlare con gli altri esseri umani. Ed infatti, grazie a queste speciali abilità di coppia, saranno in grado di raccogliere informazioni e dettagli sui casi aiutandosi a vicenda, potendo chiedere aiuto parlando con i vari pokèmon grazie l’interlocutore giallo e, viceversa, agli umani con Tim. Oltre a raccogliere indizi sul luogo dell’indagine, il gameplay sarà alternato con vari minigiochi, tra cui anche momenti dove si dovrà essere pronti nel premere il tasto giusto al momento giusto.

Raccogliendo indizi e prove a sufficienza, Pikachu ci chiederà di fare le ipotesi del caso, mettendo assieme i vari “pezzi del puzzle” per completare il quadro della situazione, in modo da permettere di accedere a nuove aree e proseguire nella storia.

 

Difficolta:

Detective Pikachu è pensato e concepito per un pubblico giovane. Infatti, il gioco non risulterà troppo difficile e nemmeno troppo lungo. Ma questo non vuole dire che non sia interessante, tutt’altro risulta invece particolarmente intelligente quasi in stile Professor Layton. Bisogna restare molto concentrati durante le indagini per rispondere correttamente alle domande che ci chiederà il collega Pikachu, dove non sempre la soluzione è così scontata. Non mancano momenti di leggera frustrazione, dove anche se la soluzione del caso è scontata, si è obbligati a seguire determinati passaggi richiesti (spesso anche inutili) per fare l’ipotesi.

Amiibo:

Ovviamente non poteva mancare un amiibo dedicato a questo splendido personaggio e in un formato extralarge. L’amiibo Detective Pikachu permetterà di sbloccare le scene legate al burbero detective giallo, vissute precedentemente durante l’avventura. Può essere utile per fornire maggiori informazioni su un caso se si è persa qualche cosa precedentemente. Dopo aver finito il gioco, se usato, permetterà di sbloccare tutte le scene Pikachu specifiche di un capitolo, oltre a quelle non specifiche. È inoltre compatibile l’amiibo classico della serie di Smash Bros di Pikachu, se ne avete già uno nella vostra collezione.

Conclusione:

Detective Pikachu è un titolo interessante, con un target specifico che rischia la sua pubblicazione su una console che è quasi al termine della sua vita, dovuto soprattutto al successo della Nintendo Switch. Il punto di forza di questo gioco è sicuramente il Detective Pikachu caratterizzato da una forte personalità rappresentata da un personaggio burbero che beve caffè e strizza l’occhiolino alle ragazze, dove non si era mai visto in un altro titolo della serie. Talmente forte da mettere in secondo piano Tim, rendendolo completamente anonimo alla serie, grazie al suo atteggiamento stravagante e le sue battute divertenti ad ogni momento della partita. Anche se il gioco risulta semplice e un po’ troppo ripetitivo, la trama e la compagnia di questo straordinario personaggio premia sicuramente questo titolo, pensando soprattutto al pubblico a cui è stato pensato. Ho apprezzato un titolo nuovo legato a questo affascinante mondo che esce fuori dagli schemi standard della serie.

Ci piace

  • Un Pikachu fuori dal comune
  • Storia
  • Gag piacevoli e divertenti
  • Grafica curata

Non ci piace

  • Personaggio principale (Tim) anonimo
  • Obbligo di parti noiose e non indispensabili
5

Scritto da : Neme

Ingegnere informatico e diplomato in Digital Graphic Computer Animation, sono un grande appassionato di retrogame. Nel mio tempo libero, anche se sembra una barzelletta, mi piace sviluppare videogiochi con amici e ricercare qualche perla antica da aggiungere al mio museo videoludico personale.

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