Crash Bandicoot: N. Sane Trilogy

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Crash Bandicoot: N. Sane Trilogy

Crash Bandicoot fa parte della gioventù di molti giocatori. Una vera icona di PlayStation, uno dei veri sfidanti al trono di Super Mario. Infiniti pomeriggi a raccogliere mele, saltare su casse col punto esclamativo e a scappare da pietroni e triceratopi. Una serie fortunata, che ha visto ben tre episodi usciti su PlayStation oltre che a qualche spinoff, come l’indimenticato Crash Team Racing e il meno entusiasmante Crash Nitro Kart. A distanza di oltre vent’anni dal suo debutto, Crash si appresta a tornare sui nostri schermi nella N.Sane Trilogy, il remaster dei primi tre giochi portati da Vicarious Visions su PlayStation 4.

 

Che diavolo è un Bandicoot?

Crash è un bandicoot, un marsupiale arancione che ci ricorda vagamente il diavolo della Tasmania. Catturato assieme a molti altri aniamli dal Dottor Cortex, che esegue esperimenti con una strana energia tratta da dei cristalli su di loro, riesce a fuggire. Lo scopo della sua missione? Arrivare in fondo al livello! Erano decisamente tempi più semplici quelli che hanno visto il debutto di Crash: un platform 3D di riflessi e di spensierato divertimento che ci vedeva impegnati nel completamento di diversi livelli sparsi su isole tropicali. Nei panni di Crash il giocatore deve semplicemente raccogliere il maggior numero di frutti Wumpa (arrivati a 100, come tradizione, si ottiene una vita bonus) e sconfiggere nemici e mini boss per arrivare allo scontro finale con Cortex. Stessa cosa, in pratica, anche per Crash Bandicoot 2: Cortex Strikes Back e Crash Bandicoot: Warped. Livelli da superare, bonus da raccogliere, segreti da scoprire… più vecchia scuola di così si muore!

Feeling d’altri tempi

La N. Sane Trilogy più che una remastered è un vero e proprio remake. Gli sviluppatori di Vicarious Vision hanno preso le creature di Naughty Dog (sì, gli stessi di Uncharted e The Last of Us) e hanno ricostruito da zero ogni singolo livello, migliorando sensibilmente i dettagli, gli effetti speciali e le animazioni ma mantenendo praticamente intatto il gameplay. A tal punto che i tre giochi si giocano in modo un po’ differente, specialmente il primo che aveva un gameplay ostico e pensato per essere giocato sulla croce direzionale e non sullo stick analogico (giunto solo in un secondo tempo su PlayStation 1!). Gameplay migliorato poi col secondo capitolo e decisamente migliorato con Warped. Nonostante il lavoro di rifacimento però i giochi sono esattamente come li ricordavamo: stessa UI, stessa struttura, stessi segreti e trick che abbiamo scoperto con sudore e sangue a metà degli anni novanta. Tuttavia qualche cosa è stata aggiunta come la possibilità di usare Coco (la sorellina fissata coi computer di Crash) in diversi livelli (al posto di solo alcuni bonus in Warped) e l’aggiunta delle prove a tempo per tutti e tre i capitoli, nel caso le speedrun siano di nostro gradimento.

Tenero? Manco per sogno!

Crash Bandicoot è una serie storicamente piuttosto difficilotta da completare al 100%. I livelli sono zeppi di pericoli, i segreti sono complicati da trovare (a meno che non bariamo andando su Youtube) e il gameplay richiede precisione, attenzione e riflessi prontissimi. Vicarious Visions non ha cambiato una virgola della difficoltà dei giochi originali che sono, oggi come un tempo, una vera sfida per chiunque. Non che il gioco sia difficile da completare in sé, ma volerlo fare al meglio è una vera e propria impresa. Aggiungiamo pure che, a differenza degli originali, ora Crash sembra spostarsi leggermente in avanti dopo una serie di salti sul posto, il che rende certe sezioni di platform a tempo ancora più complesse di un tempo. Tutto sommato però Crash è rimasto sorprendentemente simile a quanto ricordiamo nella nostra memoria di gamer: gli sviluppatori della N. Sane Trilogy hanno indubbiamente fatto la scelta giusta evitando di svecchiare il gameplay, cosa che avrebbe snaturato i titoli.

Wumpa in alta definizione

Crash Bandicoot: N. Sane Trilogy visivamente è molto riuscita. I livelli sono coloratissimi e animati e hanno lo stesso stile di un tempo ma con assets e modelli degni del 2017. Intendiamoci, questa produzione non vuole competere con titoli dal graficone assoluto quanto piuttosto riprodurre a schermo le immagini che ricordiamo così belle nella nostra memoria ma che su PlayStation 1 invece al giorno d’oggi non sono poi tutto questo granché. Il gioco supporta perfino il 4K su PlayStation 4 Pro, pur restando sempre bloccato a 30 fps sia su Pro che PS4 normale.

Non ce la faccio, troppi ricordi!

Crash Bandicoot: N. Sane Trilogy è un gesto d’amore per una serie storica, che siate fan di PlayStation 1 o del Nintendo 64. Un remake fatto come si deve, cambiando quello che c’era da cambiare a livello visivo ma lasciando intatto quello che ha resto Crash Bandicoot quello che è stato. Peccato che Activision abbia deciso di pubblicare il gioco solo su PlayStation 4 perché siamo sicuri che anche i giocatori PC, Xbox One e Switch avrebbero gradito rivisitare una delle glorie del genere platform. Consigliato a gamer vecchi e giovani!

Ci piace

  • Gameplay originale
  • Grafica
  • Tutti e tre i giochi inclusi

Non ci piace

  • Solo su PS4 :(
  • Difficile
5.5

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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