Bright Memory

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Bright Memory

Bright Memory è un titolo dalla genesi particolare: un gioco che si vuole tripla A ma creato da un solo, eroico, sviluppatore.

Zeng “FYQD” Xiancheng di sicuro ci ha messo un sacco di impegno in questa sorta di prologo ad un titolo che ancora non è uscito. Scopriamolo assieme.

Strano mondo

Bright Memory, dicevamo, è un prologo. Uscito originariamente su PC come early acces a inizio 2019 è arrivato in seguito su Xbox Series X|S con un port che, in tutta onestà, ci ha lasciato a tratti un po’ perplessi. In attesa del gioco completo, Bright Memory Infinite, previsto su PS4, Xbox One, Xbox Series e PC, abbiamo dato uno sguardo alla release per Xbox Series X. Non sarà questa una recensione regolare, visto che il titolo dura dai 30 ai 60 minuti, a dipendenza della nostra abilità di gamer.

In Bright Memory impersoniamo Sheila una impiegata presso la Science Research Organization. La sua missione è impedire all’organizzazione militare SAI di ottenere un terribile potere: quello di riportare in vita i morti. Durante il gioco ci avventureremo per una terra strana, abitata da creature ancora più strane (e violente). L’arco narrativo è piuttosto confuso e non porta a granché al momento, una sorta di fil rouge che ci accompagnerà nel corso di questa recensione invero.

Confusione

Bright Memory è, per mancanza di un’espressione più accurata, un gioco interessante ed un gioco brutto allo stesso tempo. Visivamente il titolo è impressionante per essere stato creato da una persona sola ma non è all’altezza di un vero titolo tripla A, il chiaro obiettivo dello sviluppatore. Le meccaniche di gioco sono una sorta di mix tra il first person shooter, dal momento che avremo a disposizione alcune armi da fuoco, e gli hack and slash. Potremo insomma alternare le pallottole a colpi all’arma bianca, il tutto giocato però in prima persona. Il risultato è una confusione di meccaniche che non si sposano poi tanto bene assieme in questo caso. Confusione che continua con la storia, prosegue col gameplay e finisce con le opzioni del gioco. Le motivazioni di Sheila sono vaghe, l’introduzione alla storia approssimativa, i dialoghi (scarsi) sono un po’ insipidi. Il combattimento ci ha confuso, non si capisce bene cosa sta succedendo attorno a noi, con nemici che appaiono dal nulla cogliendoci senza energia per gli attacchi, dopo che l’abbiamo usata per affrontare quello che credevamo essere l’ultimo cattivo nella zona. Tuttavia, tra armi da fuoco, poteri energetici come la Light Blade, Light Slash e Blast Slash, il rampino e altri ancora, non si può dire che non abbiamo mezzi con cui divertirci. Il loop di gioco diventa piuttosto frenetico appena avremo imparato a concatenare i poteri di Sheila in modo efficace sebbene la calibrazione della difficoltà di gioco lasci un po’ a desiderare, con picchi di difficoltà che non ci aspettavamo di incontrare.

Allo stesso tempo da un punto di vista grafico il titolo, come dicevamo, è interessante. Ma abbiamo trovato al limite del surreale trovare delle opzioni grafiche che non solo spaziano da preset bassi, medi e alti ma anche una sorprendente granulosità che permette di regolare qualità delle textures, delle ombre, degli effetti di riflessione e rifrazione, SSAO e via dicendo. Mettiamo in chiaro una cosa subito: nessuno, NESSUNO vuole questo tipo di opzioni su console. Una piattaforma fissa come Xbox Series X non ha bisogno di offrire opzioni per cambiare la grafica, adattandola all’hardware. Questo menu, unito al fatto che per selezionare gli elementi degli stessi dobbiamo muovere un cursore e premere il pulsante A ci fa capire che il port su Xbox è stato fatto di fretta, sostanzialmente ricompilando il gioco senza però prendersi la briga di adattarlo alla piattaforma.

No, no, no, assolutamente NO!

Conclusioni

Bright Memory è impressionante perché fatto da una sola persona, su questo non ci piove. Ci sono idee interessanti che meritano di essere sviluppate. Ma ora come ora, il Bright Memory è a malapena sufficiente, con un gameplay confusionario, una storia solo abbozzata e un level design un po’ ingenuo. Nonostante i suoi difetti però è chiaramente un progetto in cui è stato versata parecchia fatica ed impegno e siamo curiosi di vedere come evolverà in Bright Memory Infinite, la versione completa ancora in lavorazione. L’ambizione c’è, manca solo il concretizzare le idee in un prodotto completo e rifinito.

Ci piace

  • Visivamente interessante
  • Ci sono buone idee

Non ci piace

  • Gameplay da rifinire
  • Design da migliorare
  • Port fatto a metà su console
4

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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