Bravely Default II

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Bravely Default II

L’ultima fatica di Tomoya Asano e del suo team sta finalmente giungendo su Nintendo Switch. Previsto per domani, 26 febbraio 2021, Bravely Default II è il diretto seguito del famoso JRPG uscito su Nintendo 3DS (2013) sviluppato per Square Enix in esclusiva per la console Nintendo.

I quattro Eroi della Luce, Seth, Gloria, Adelle e Elvis, dovranno esplorare il mondo di Excillant, composto da cinque regni e, nel loro ruolo, sono chiamati a salvarlo dal suo terribile destino. Sono trascorsi tre anni dala distruzione e caduta del Regno di Musa, il mondo imperversa in una crisi a causa delle catastrofi naturali. La nostra storia comincia nei panni del giovane naufrago Seth (nome modificabile), presso le terre del regno di Halcyonia, laddove incontrerà Gloria e il suo cavaliere protettore, Sir Sloan, formale eroe del cristallo del vento. I due sono infatti alla ricerca dei quattro cristalli capaci di controllare gli elementi: i cristalli del fuoco, dell’aria, dell’acqua e della terra, i quali sono stati sottratti dalla unica superstite della famiglia reale, appunto la principessa Gloria. La scomparsa dei cristalli sta generando in tutto il mondo una serie di disastri naturali che stanno mettendo in ginocchio la popolazione: terremoti, tempeste, tsunami, eruzioni vulcaniche che, secondo le antiche profezie, rappresentano il preludio della catastrofe nota come l’Oblio della notte. Ma non solo. Durante l’avventura i protagonisti saranno ostacolati dai possessori degli “asterischi” i quali conferiscono ai medesimi grandi poteri. Non a caso sarà compito degli Eroi della luce sconfiggere anche questi nemici, recuperare da quest’ultimi gli asterischi e sfruttare il loro potere per trovare tutti e quattro i cristalli elementali.

Tocca quindi agli Eroi della luce, i prescelti dei quattro cristalli, portare l’ordine e respingere le forze oscure che ogni giorno imperversano nel mondo. Si intrecceranno pertanto le vite di quattro diversi avventurieri: il naufrago Tiz che accetta di aiutare la principessa Gloria nella sua missione, in compagnia dello studioso Elvis e la sua misteriosa accompagnatrice, la mercenaria Adelle.
Per portare a termine l’intera trama al giocatore è richiesto almeno di investire dalle 45 ore alle 50 ore, come da consuetudine del genere. Riguardo alla trama, Bravely Default II è sulla falsariga dei precedenti capitoli, con una narrazione lineare e assai derivata. Quanto visto in questo secondo capitolo, tuttavia, non ci ha particolarmente stupito. Pur essendoci tanti temi affrontati nel corso dell’avventura, temi seri quali la perdita di un figlio a sette fanatiche estremiste pronte ad uccidere i cittadini di una città, la narrativa risulta, spesso, assai scontata e con pochi colpi di scena. I testi scorrono sì fluidi, sono semplici e anche piuttosto corti in confronto ad altri titoli del genere, ma ricordano fin troppo il primo capitolo di Bravely Default. La trama, in quanto tale, sembra mai decollare ed è, complessivamente, di discreta fattura. Anche l’approfondimento dei protagonisti, mediante i dialoghi di gruppo opzionali, non modificano il precedente giudizio. La caratterizzazione dei personaggi è buona ma non li rende memorabili. Il medesimo discorso vale anche per gli antagonisti, che non lasciano il segno e sembrano avere un ruolo molto marginale. Le missioni secondari, presenti in buon numero, approfondiscono ulteriormente il background dei protagonisti lasciando spazio a comiche, o tragiche, vicende. Altre, invece, sono assai basilari e non lasciano per nulla il segno, portando il giocatore a guardare unicamente la mera ricompensa.

Bravely Default II è un JRPG di fattura classico e tradizionale di cui le battaglie costituiscono l’essenza di questo titolo. Le battaglie, rigorosamente a turni, questa volta sono prive di qualsivoglia causalità in quanto il team di sviluppo ha deciso di far apparire i mostri fisicamente sulla mappa. Invariato, invece, l’acclamato sistema di “Brave & Default” che ha contraddistinto la serie, in quanto permette di creare numerose strategie di attacco e di difesa. Infatti, per chi non conoscesse tale meccanica, con il comando Default si piazza il personaggio in difensiva, riducendo i danni subiti e accumulando PB. Mentre con il comando Brave si potranno conseguire più attacchi in un unico turno (per un massimo di quattro), dispendendo i punti PB accumulati. Ma attenzione, se non si accumulano PB a sufficienza, i comandi Brave saranno pagati dai turni stessi rendendo il personaggio in questione inutilizzabile nel corso della battaglia per un breve periodo. Il sistema di Brave e Default, come già spiegato in nostre passate recensioni, permette di variare la strategia adottata dal giocatore e gli consente di ribaltare l’esito dei combattimenti adottando un approccio offensivo – mettendo in atto diverse combo e abilità –  o difensivo – curando/rianimando i propri alleati o piazzando delle protezioni.
Il sistema funziona e, condito da un alto livello di difficoltà, obbliga il giocatore a gestire minuziosamente la propria strategia onde evitare il minimo errore e perdere così lo scontro. Infatti, un abuso del sistema Brave, come ad esempio nelle Boss fight, potrebbe portare ad una veloce sconfitta del giocatore. Interessante inoltre è l’aggiunta dell’Active time system tipico dei vecchi Final Fantasy, che consiste in un indicatore giallo che scandisce l’azione dei personaggi quando è effettivamente il loro turno senza dover più impartire ordini in sequenza.

Particolare, invece, è il sistema di progressione che non solo si basa sui combattimenti e l’esperienza accumulata in battaglia, ma introduce nuovi oggetti che aiuteranno il giocatore ad avanzare velocemente di livello. La progressione, suddivisa in livello standard e livello di classe, mira a due diversi obbiettivi. Il livello standard è relativo alle statistiche del personaggio e al rinforzo generico, il livello di classe sblocca le abilità attive e passive ed ha un level cap di 12. Interessante è il sistema esplorazione con una nave che compie i suoi viaggi in background: mentre la console è a riposo. Il giocatore, grazie a una simpatica vecchietta, potrà intraprendere questi viaggi fino ad un massimo di 12 ore e raccogliere importanti strumenti (consumabili e denaro) o oggetti di progressione: i globi di esperienza (per aumentare il livello standard) e i globi di classe (per aumentare il livello di classe). Se, di primo acchito, appare un’opzione che facilita la progressione, invero tali oggetti sono piuttosto rari. L’esplorazione in background è stata pensata per chi non ha tantissimo tempo da dedicare al gioco e permette comunque di progredire per avanzare nell’avventura e nella personalizzazione dei personaggi.

Oltre alle battaglie il gameplay è costruito attorno alla personalizzazione dei personaggi. Da buon JRPG le classi rappresentano un elemento fondamentale tanto che, in Bravely Default II, l’intera trama gira attorno ad esse, oltre a quella relativa al recupero dei cristalli. Elvis, lo studioso del gruppo, è infatti alla ricerca degli asterischi al fine di risolvere gli enigmi lasciati dalla sua maestra scomparsa, per così scoprire i loro segreti che possono, all’occorrenza, causare effetti devastanti. In mano a persone sbagliate, gli asterischi conferiscono potenti abilità, e tocca agli Eroi della luce sconfiggere gli attuali possessori. Recuperato l’asterisco i protagonisti potranno poi scegliere il percorso da intraprendere: dal tradizionale mago bianco/nero, alle classi fisiche come il cavaliere o il ladro. Man mano che si prosegue, le classi saranno più complesse e ricercate, come il devastante arcanista, il maestro spirituale, il  maestro d’armi, oppure la potente classe del dragone o del mago rosso.
Per un totale di oltre 20 asterischi, il Job System di Bravely Default II porta interessanti novità che permettono di creare personaggi equilibrati e senza punti deboli. A differenza di Bravely Default e Bravely Second su Nintendo 3DS, è ora possibile equipaggiare ben due classi alla volta: una primaria e una secondaria. In questo modo, ogni combattente ha accesso a due set di abilità attive così da compensare le lacune della classe principale coi bonus conferiti dalla seconda. Inoltre, tutte le abilità passive apprese dall’Eroe della luce con la classe primaria restano a disposizione del personaggio indipendentemente dalla classe corrente. Tali abilità sono dunque utilizzabili a piacimento, creando un mix di diversi vantaggi.
Riguardo l’esplorazione sono state implementate importanti modifiche in confronto al primo capitolo. L’ambiente della mappa è ora in proporzione con i personaggi, mentre la prospettiva, leggermente posta dall’alto, così come la visuale che può essere tranquillamente modificata con lo stick sinistro. Inoltre, vi sono più elementi su schermo e sono più ricche di vegetazione con la quale si può interagire e scoprire nuovi oggetti. L’esplorazione è anche più fluida, complice il fatto che gli incontri non sono più casuali ma innescati dal giocatore solo se andando incontro ai mostri che appariranno nella mappa.
In merito al lato grafico, ancora una volta, Bravely Default si riconferma essere una certezza. La saga è infatti nota per i suoi ambienti ispirati, quasi disegnati su carta e, in parte, pennellati sullo schermo come se fosse tela. Artisticamente parlando il livello raggiunto con questo capitolo è sicuramente superiore alla passata generazione grazie anche alla maggiore potenza di Nintendo Switch. Il mondo di gioco, mosso dall’Unreal Engine 4, è composto da paesaggi colorati, briosi, variopinti e molto differenti fra loro. Il tutto è coadiuvato dalla magnifica colonna sonora composta da Revo, mente dietro alla colonna sonora di Bravely Default su Nintendo 3DS. Ogni città, ambiente naturale e persino la World Map sono curatissimi e trasmettono una particolare bellezza che inducono ad essere saltuariamente ammirata e catturare il momento con uno screenshoot.

Più criticabile è, invece, il puro level design dei dungeon, ovvero sotterranei, foreste, castelli e altre costruzioni. Quest’ultimi appaiono ripetitivi e monotoni, poco variegati e non si sviluppano in altezza, restando piatti. Inoltre, molti infatti non offrono rompicapi e, pur essendoci alcuni più elaborati, si può ritenere che i dungeon risultano deludenti anche sotto questo aspetto. Ci si attendeva qualcosa di più, considerando che già nel primo capitolo i dungeon non brillavano per varietà dei percorsi e rompicapi proposti.
Sul lato puramente tecnico, si notano alcune sbavature. In primis le animazioni nei menù o durante i combattimenti, saltuariamente, soffrono di inspiegabili lag. Oppure, vi è anche qualche calo di framerate in alcune situazioni più concitate, in particolare durante le battaglie con numerosi nemici. I caricamenti fra una schermata e l’altra sono assai nella norma, ma si poteva forse ottimizzare meglio. Questi aspetti non inficiano particolarmente, sia chiaro, l’esperienza di gioco, ma purtroppo sono presenti e diminuiscono la qualità complessiva del software.

Concludendo, Bravely Default II è quindi un more of the same del genere JRPG e un derivato fedele del primo capitolo su Nintendo 3DS. Senza infamia e senza lode, questo secondo capitolo può soddisfare comunque i fan della serie proponendo un’esperienza, tutto sommato, appagante. I contenuti ci sono, le idee anche e lo stile artistico pure. Magari, nel prossimo capitolo, Square Enix ci crederà maggiormente nel progetto investendo maggiormente sul team di sviluppo, così da ottenere una narrazione ancora migliore e memorabile in perfetto stile Bravely Default. Tutto sommato, Bravely Default II è un titolo di qualità più che discreta e, a patto di scendere a qualche compromesso, è consigliabile l’acquisto.

Ci piace

  • Ambienti come se fossero disegnati su carta
  • Combattimenti a turni, ATB e un buon livello di sfida
  • Tante classi a disposizione
  • Ottima colonna sonora...

Non ci piace

  • ...ma trama che non decolla e priva di mordente
  • qualche imperfezione tecnica
  • dungeon piatti e alla lunga monotoni
4.75

Scritto da : Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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