Black Desert Online

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Black Desert Online nasce in una generazione degli MMORPG dove sono in molti ad ispirarsi al famoso World of Warcraft di Blizzard. Quest’ultimo ha raccolto un successo senza precedenti negli ultimi decenni, e tutt’ora risulta ancora fra i titoli online più giocati. Black Desert Online, per contro, non cerca di seguire la stessa strada marcata dal colosso americano. Infatti il giocatore non è costretto a farmare, a craftare e a livellare come se non ci fosse un domani. Il team di sviluppo ha deciso di intraprendere una strada diversa dagli MMORPG limitati ad effettuare una miriade di quest nel PvE e alla ricerca dell’equipaggiamento durante i ride. Si tratta di un progetto ambizioso, vasto e che si distingue particolarmente dalla mole dei massive multiplayer online che il mondo videoludico ha visto negli ultimi decenni.

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black-desert-online-1Come in ogni MMORPG, Black Desert Online offre una buona scelta di classi. La distinzione fra esse risiede dal tipo di abilità: corpo a corpo (melee), attacchi a distanza (ranger) e incantesimi (caster). Attualmente sono comunque di meno se confrontate alla versione orientale, un gap non da poco conto. Al seguito della scelta della classe, il giocatore viene fin da subito catapultato nel mondo di gioco dove un tutorial lo attende. Dopo aver appreso il sistema di combattimento e preso contatto col mondo di gioco, l’utente viene catapultato nel vasto universo di Black Desert: a caccia di nemici da uccidere. La redazione ha scelto diverse classi prima di cimentarsi seriamente nel PVE del titolo coreano, abbiamo prediletto la classe del Ninja. Veloce, scattante e furtivo, si tratta di una classe corpo a corpo con peculiari abilità combattive mischiate a uno stile molto veloce. Il sistema di combattimento di Black Desert risulta molto veloce, intuitivo e ben costruito se paragonato ai titoli appartenenti allo stesso genere. Nella nostra prova, e configurazione hardware, l’azione è sempre rimasta fluida e settata a 75 fps senza la minima incertezza. Segno che il team coreano ha ben ottimizzato per qualsiasi configurazione, anche con specifiche minime richieste coi corretti settaggi. Quello che salta subito all’occhio è l’assenza dell’esperienza classica (XP) per avanzare di livello. Completando le missioni proposte, il giocatore guadagnerà dei “contribution point” atte ad attività accessorie del mondo di gioco. L’unica maniera per avanzare di livello è continuare ad uccidere ondate di mostri che appaiono su schermo, al fine di raggiungere il massimo level cap consentito. Si tratta di un sistema di progressione molto diverso se confrontato al classico World of Warcraft, in cui il livellamento PvE consiste in un continuo completamento di missioni richieste dagli NPC. Black Desert si distacca da questa formula e punta a qualcosa di più vasto, complesso e che richiede maggior tempo anche se meno monotono, al fine di completare la storia principale.

black-desert-online-v2-28279Raggiunto il livello massimo le attività end game sono il vero succo del complesso, vasto e intrinseco universo di Black Desert Online. Il giocatore vive direttamente nel mondo di gioco, ed è chiamato ad effettuare numerose attività. Che sia dal classico grinding, crafting, farming e via dicendo, Black Desert offre un insieme di contenuti senza precedenti, degna di un MMORPG. Per eseguire un buon grinding di materiali necessari per lo sviluppo di nuovo equipaggiamento, la collaborazione con gli NPC e la rete sociale creata dall’utente è un elemento fondamentale. Infatti saranno i personaggi non giocanti a raccogliere materie prime per conto nostro, e gestire una sorta di HUB che ricorda in parte un gestionale RTS. Ogni unità NPC ha un ruolo fondamentale durante la sola catena di produzione, di trasporto e di ottenimento del materiale desiderato. Si tratta quindi di creare un commercio ben articolato dando vita alla propria rete sociale nell’universo di gioco, scegliendo pure una professione che evolverà con il personaggio. Non solo combattimenti in tempo reale, l’elemento gestionale influisce parecchio su alcune meccaniche di gioco. Prendiamo ad esempio il semplice fatto dello spostamento automatico. L’utente può indirizzare automaticamente il proprio avatar nel punto esatto al fine di completare le richieste e le missioni assegnate. Questo fa sì di automatizzare l’esplorazione e diminuire la frustrazione e la ripetitività tipica del genere, dando un sospiro di sollievo a chi detesta fare avanti e indietro nella mappa durante le quest. Il tutto con un approccio completamente non lineare, obbligando spesso l’utente a inter cambiare fra le professioni al fine di sbloccare nuove opzioni.

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E sono proprio i numerosi contenuti di Black Desert a caratterizzare il suo grande difetto, una mole di attività, di informazioni e di NPC pronti a creare la nostra rete sociale di grinding, farming e via dicendo. Questo potrebbe rendere l’esperienza di gioco un po’ caotica, e al col tempo solitaria essendo tutta incentrata sul mondo di gioco e meno sul rapporto con gli altri giocatori. Questo tuttavia solo in parte, il PvP dinamico è comunque presente. Vale a dire che non appena l’utente si aggira nella mappa può essere attaccato da qualsiasi altro giocatore nelle vicinanze. Un sistema che di primo acchito può sembrare frustrante, d’altro canto il team di sviluppo è stato capace di limitare gli attacchi implementando un sistema semplice ed efficace. In parole povere chi vince le battaglie sarà più bersagliato dagli altri giocatori, e viceversa.

Potremmo scrivere intere paginate su tutte le attività disponibili in-game. Lo scopo dell’esperienza online è quella di scoprire piano piano il vastissimo mondo di gioco, che tecnicamente parlando è promettente. Dal puro punto di vista grafico, Black Desert Online è una spanna sopra se confrontato alla concorrenza, si aggiunge un sistema di progressione del personaggio peculiare lo rendono un titolo con una propria personalità ben delineata. Ma non è un prodotto per tutti. Chi non ama le esperienze PvP non sarà di certo entusiasta del sistema implementato da Pearl Abyss. Per tutti gli altri, è consigliato dare una possibilità alla produzione coreana.

Ci piace

  • Un mondo vastissimo da esplorare
  • PvP articolato e ben strutturato
  • Knowledge System degli NPC interessante

Non ci piace

  • Troppo caotico nella gestione della rete sociale
  • Ancora qualche mancanza in confronto alla versione orientale
5.0

Scritto da : Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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