Una missione per salvare i profitti di una corporation. Un uomo d’affari senza scrupoli. Una famiglia in tempi difficili. Un bebè vestito con giacca e cravatta? Tutto può succedere in un film intitolato Baby Boss…
Comando io
Baby Boss non è un infante come tutti gli altri. A lui non interessano giocattoli e gattonate. A lui interessa la borsa, i profitti e la fist class sull’aereo. D’altra parte è un dirigente di medio livello della BabyCorp, l’azienda nel business della prima infanzia! Mica avrete creduto sul serio alla storia delle cicogne, delle api e dei fiori, vero? Ma come in ogni economia libera, la concorrenza è sempre in agguato.
I profitti della BabyCorp, che si misurano in amore e non in soldi, sono messi a serio rischio dall’ascesa della Puppy Co., un’azienda specializzata in cuccioli. I grandi capi mandano in missione Boss Baby sulla terra, travestito da innocente bebè, per scoprire la prossima mossa della concorrenza e arrestare l’espansione del terribile concorrente. Il problema però è che la famiglia a cui è stato assegnato ha già un figlio di 7 anni, Tim. Il ragazzo inizialmente è comprensibilmente geloso del nuovo arrivato ma non appena scopre che non solo l’infante è in grado di parlare ma che è anche in missione, diventa guerra aperta. Chi vincerà tra i due?
Tra chiappe e citazioni
Baby Boss inizialmente lascia un po’ perplessi. Un neonato parlante vestito in giacca e cravatta che tiene meeting in salotto e che tiranneggia il fratellone è obbiettivamente una cosa strana. Appena però si instaura una tregua tra i due il film diventa immediatamente molto più divertente tra una enorme quantità di chiappe all’aria di bebè e tra citazioni, nemmeno troppo velate, di Indiana Jones. Da Dreamworks siamo abituati a storie un po’ particolari ma in questo caso siamo sorpresi.
Baby Boss inizia nel conflitto ma prosegue quasi come un buddy movie, di cui più d’una gag ci ha fatto ridere. Il ritmo è un po’ altalenante, è vero, ma complessivamente è un film divertente sia per i più giovani che per gli adulti. D’altra parte, chiunque abbia un fratello o una sorella saprà ritrovare qualcosa di sé stesso nelle avventure di Tim e Baby Boss.