Asus ZenBook Duo (UX482)

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Asus ZenBook Duo (UX482)

Asus ritorna con la sua linea ZenBook con il nuovo Duo (UX482) per il 2021. Questa volta però, più che una sorta di gimmick, il costruttore taiwanese ha puntato tutto sul mercato dei creators, immettendo sul mercato un device che, sulla carta, può essere interessantissimo per tutto coloro che fanno video e foto editing.

E non a caso, ci abbiamo trovato preinstallato sia Adobe Premiere che Photoshop. Vediamolo assieme!

Nuovo Duo

Ci sono due modelli di ZenBook Duo, il modello UX482 e il modello UX582, con quest’ultimo ad essere quello più potente e dotato di features avanzate. Il “povero piccolo” UX482 viene venduto con una CPU i7-1165G7 oppure i5-1135G7 (noi abbiamo in test il modello i7), la GPU è una Iris Xe Graphics (ma esiste anche con una GeForce MX450), è dotato di uno schermo IPS touch principale da 14 pollici con risoluzione FullHD, retroilluminazione led, 400 nits di luminosità con supporto al 100% della gamma sRGB e validato da Pantone. Il secondo schermo è da 12.65 pollici ma con risoluzione 1920×515 pixel, sempre IPS. Entrambi supportano l’uso della penna, che però non c’è nella scatola. Per quanto riguarda la RAM possiamo optare per diverse configurazioni di LPDDR4X, noi abbiamo 32GB. Lo storage può essere configurato con diverse capacità di SSD NVMe PCI-E 3.0 e addirittura esiste un modello affiancato da 32GB di memoria Intel Optane. L’I/O è composto da 1 porta USB 3.2 Gen 2 Type-A, due porte Thunderbolt 4 (con supporto sia a displey che power delivery), HDMI e un lettore di carte microSD. La tastiera è Chiclet, retroilluminata. Sul lato destro troviamo un trackpad dotato di due pulsanti fisici. Il device supporta Windows Hello per il login biometrico tramite webcam e IR. Per finire la batteria, da 70W/h e il peso, 1.57 o 1.62 Kg a seconda della configurazione.

Il design del nuovo Duo, esternamente, è molto simile a quanto abbiamo visto in passato. Stesso chassis in metallo, di colore blu scuro, che ne fanno un laptop dall’aspetto assai piacevole e professionale. Ma è quando apriamo il device, le cose si fanno molto interessanti. All’apertura vedremo il secondo schermo sollevarsi dalla scocca in modo da porsi davanti a noi leggermente angolato verso il basso. In pratica, il meccanismo creato da Asus muove meccanicamente il display posto al di sopra della tastiera mentre solleviamo il coperchio, il quale andrà anche a sollevare fisicamente l’intero laptop dal tavolo, per migliorare non solo l’ergonomia ma anche la presa d’aria fresca per raffreddare i componenti interni. Passato il primo “shock” in cui invariabilmente apriremo e chiuderemo il device meravigliati dall’ingegnoso e assai funzionale (e sembra pure resistente!) meccanismo, cominceremo a notare anche altre cose.

Asus ha ridotto i bezel attorno allo schermo, ha reso questo device più sottile rispetto a quello dell’anno scorso e pure più leggero (sebbene resti in media più pesante del classico laptop da 14 pollici, questo ha comunque uno schermo extra!). Noteremo anche la tastiera, forse non adatta scrivere un romanzo ma dal feedback soddisfacente. Quello che non ci piace tanto (ma c’era poco da fare!) è il trackpad posizionato a destra e di dimensioni assai risicate. Più una soluzione di emergenza che un vero e legittimo sistema di puntamento per questo ZenBook Duo a nostro modo di vedere. Fortunatamente entrambi i pannelli sono touch, quindi volendo c’è sempre anche questa opzione.

I due schermi e i loro perché

Perché due schermi? Se in passato (tipo lo ZenBook Pro che abbiamo recensito nel 2019) la nostra riposta non poteva che essere che “per fare i fighi” è la prima volta che intravvediamo un reale e tangibile vantaggio. Immaginate di stare lavorando su un montaggio video (cosa che capita spesso al sottoscritto) e di avere solo uno schermo da 14 pollici. Quello che vogliamo e vedere al meglio il materiale su cui stiamo lavorando e al contempo poter effettivamente interagire coi controlli di Adobe Premiere, come effetti, livelli e specialmente la timeline.

Con questo ZenBook Duo possiamo trascinare la timeline e tutti i controlli che desideriamo sullo schermo inferiore, in modo da avere sullo schermo grande il materiale sorgente e su quello inferiore i comandi. Sembra una cavolata ma quando ci pensiamo per più di 5 secondi e teniamo in conto la qualità dello schermo (e la sua certificazione Pantone) ci si accende la classica lucina sopra la testa. È semplicemente geniale se dobbiamo lavorare lontani dalla nostra workstation principale, ad esempio durante una fiera o qualche evento. Certo, nonostante il processore i7 integrato, questo particolare modello di ZenBook non è potentissimo e per lavorare su timeline 4K fa un po’ fatica (senza contare i tempi di rendering) – proprio per questo esiste il modello UX582 che per una barcata di soldi extra contiene una RTX 3070 e fino ad un Core i9 (sdeng!!!). Il fratellino che abbiamo recensito è quindi più indirizzato per coloro che usano Photoshop o altri programmi di editing d’immagine e che solo occasionalmente si occupano di video. Voglio essere chiaro: da utilizzatore di lunga data di schermi ultra ultra wide (il mio main è un Odyssey G9 da 49 pollici) la cosa importante per me è poter organizzare il mio spazio di lavoro come preferisco.

Premiere

Che si tratti di definire zone o spostare finestre dove sono più utili, è una parte fondamentale di come lavoro. ZenBook Duo porta questo concetto, se non in modo intatto ma sicuramente interessante, nel formato laptop. Asus in più ha integrato una suite software che si chiama ScreenXpert 2.0 che permette non solo di gestire le opzioni dello schermo secondario ma anche di disattivare al volo la tastiera o spostare le app grazie l’App Navigator (sebbene sia una sorta di doppione visto che Windows permette di default di spostare le finestre tra schermi multipli). Non male la possibilità di registrare una sorta di macro rapide (con da 2 a 4 pressioni di tasto, senza contare il tasto FN) da mostrare poi in permanenza sullo schermo secondario. Pensiamo ad alcune funzioni di Premiere che possiamo “automatizzare” ed avere sempre a portata mentre lavoriamo. C’è poi un tool per la scrittura a mano, un numpad virtuale, e palle varie. Ma la cosa in assoluto più magnifica, che mi ha fatto restare letteralmente a bocca aperta, è Control Panel.

Opzioni di Control Panel

In pratica il secondo schermo diventa una plancia virtuale per Premiere (ma non solo! Supporta anche AfterEffects, Lightroom Classic, e Photoshop). In modo rapidissimo e semplice potremo usare controlli avanzati come lo zoom della timeline, il volume, importare ed esportare, tasti per undo, redo e insert e via dicendo. In più possiamo customizzare come vogliamo queste opzioni. Se sto sognando, non svegliatemi, ok? Non è come avere una vera plancia ma porca vacca! Se avessi tra le mani il modello UX582 Asus dovrebbe venire a riprenderselo dalle mie fredde mani morte!

Photoshop

Per chi è

Questo ZenBook Duo è fatto per i creator. Ci potete guardare i film e le serie tv, potete navigarci ed ascoltare la musica ovviamente ma non è fatto per il gaming. Per questo motivo, non abbiamo nemmeno voluto fare dei benchmark gaming, non serve a nulla. Giusto per curiosità abbiamo fatto una run con Cinebench R23 ottenendo 4924 punti nel test multicore. Sembra che Asus sia riuscita a spremere mica male la CPU, sia con un buon airflow che un power delivery in grado di sostenere le performances per più dei classici burst di pochi secondi.

Se siete dei fan del fotoritocco e se vivete di Photoshop e Illustrator, questo ZenBook Duo UX UX482 è un gioiellino. Se foste più orientati al video editing forse meglio sarebbe andare col modello UX582 ma entrambi i modelli non sono affatto a buon mercato. Parliamo di circa 1800-1900 CHF per i modelli UX482 che lievitano sensibilmente per lo UX582 che dovrebbe andare sopra i 3000CHF (fino a 3500!!!). Insomma, se i soldi non fossero un problema, sapremmo già cosa consigliarvi. Valutate bene bene cosa vi serve e come usereste un prodotto del genere. Il modello da noi testato ha tanto da offrire se vi serve lavorare spesso in movimento oppure se siete refrattari all’idea di avere un PC fisso. È potente, è disegnato in modo intelligente ed è comodo da usare (ma comprate una mouse esterno per l’amor del cielo!).

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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