Parliamoci chiaro, i laptop dedicati alla produttività non sono spesso associati al concetto di “nuovo ed eccitante”. D’altra parte, Joypad è un sito dedicato al gaming e alle tecnologie sbanfe!
Ma il Vivobook S 15 di Asus ha qualcosa di sicuramente interessante che l’ha portato al centro della nostra attenzione: è basato su una CPU Snapdragon X Elite X1E 78. L’era di ARM su Windows è finalmente iniziata, dopo tante false partenze?
ARRRM!
Vivoboox S 15 sembra, al primo sguardo, un laptop come tanti altri. Dal profilo sottile, dal peso contenuto (1.42 Kg) e dalla taglia non particolarmente sconvolgente, con uno schermo da 15.6 pollici e dimensioni 35.26 x 22.69 x 1.47 ~ 1.59 cm. Le cose cambiano però quando andiamo a vedere un po’ più da vicino. Per cominciare lo schermo ha risoluzione 2880×1620 ed è OLED, con 120Hz di refresh rate, 600 nit di picco HDR e una copertura del 100% della gamma DCI-P3. La scocca sottile ospita un buon numero di porte: 2 x USB 3.2 Gen 1 Type-A, 2x USB 4.0 Gen 3 Type-C (con support display e power delivery), 1x 3.5mm jack audio combo, una porta HDMI full size e un lettore schede Micro SD. La fotocamera, con risoluzione FHD ha il supporto IR per Windows Hello. E ovviamente, alla base di tutto c’è il processore Snapdragon X Elite (X1E 78 100, il minore delle varianti attualmente sul mercato) con un clock di 3.4GHz, 12 C / 12 T e con una NPU integrata da 45TOPS. Per finire la scheda video è una Qualcomm Adreno. Per finire la memoria: 16GB di RAM LPDDR5X (che può essere espansa di altri 16GB) e 1TB di SSD NVMe 4.0. Per essere un “laptop da lavoro” è messo niente male. Tra le varie ed eventuali, troviamo una tastiera retroilluminata RGB di tipo chiclet, supporto a Wi-Fi 7 Tri-band 2×2 e bluetooth 5.4.
I più attenti tra di voi avranno sicuramente notato due particolarità rispetto ai soliti laptop: Snapdragon X Elite e “NPU”. I due vanno a braccetto, visto che il processore Snapdragon è basato su ARM (come gli smartphone e a differenza delle istruzioni “classiche” di Windows, x86, che stanno alla base delle CPU AMD ed Intel) e contiene un acceleratore neurale per la IA in grado di offrire fino a 45TOPS. Questo fa di Vivobook S 15 uno dei primi, oseremmo dire famigerati, laptop Copilot+PC. La tremenda spinta di Microsoft per mettere Copilot ovunque insomma sta dando i suoi frutti in questa linea di primi prodotti che fanno della IA il loro selling point principale. La particolarità dei laptop basati sulle istruzioni ARM è che, di base, non sono compatibili con il resto dei programmi scritti per le versioni x86 di Windows. Microsoft ha lavorato molto e la differenza rispetto a Windows RT lanciato su Surface RT nel lontano 2012 si sente eccome. Quella che era sostanzialmente una piattaforma in grado di utilizzare solo pochissimi programmi specificatamente creati ora è più simile all’esperienza Windows normale. Seguendo quanto fatto da Apple con Rosetta, Microsoft ha lavorato diligentemente su una sorta di layer d’emulazione, così che Windows 11 ARM possa far girare il più grande numero di software possibile a prescindere da quale versione sia.
Esteticamente Vivobook S 15 rasenta il banale, anche se non è per forza una cosa negativa. Il corpo in alluminio non sarà visivamente eccitante però ha il pregio di trasmettere un buon feeling di solidità, con la scocca che non si flette né durante l’uso né all’apertura del coperchio. Il trackpad è di dimensioni generose mentre la tastiera chiclet è retroilluminata ed è silenziosa ma non è nulla di eccezionale. L’unica vera particolarità è un tasto dedicato per aprire Copilot, al posto di dove normalmente troveremmo il tasto FN.
Copilot+ IA PC?
Ma perché fare tutta questa fatica per passare da x86 ad ARM? In una parola sola: efficienza. Asus menziona specificatamente fino ad oltre 18 ore di autonomia per il suo Vivobook S 15, il che è impensabile per il mondo dei portatili Windows a cui siamo abituati. I processori ARM sono tanto più efficienti che, in un mondo in cui i computer diventano sempre più golosi d’energia, questo cambio di trend non può che giovare a tutti quanti. Nei nostri test non siamo arrivati ad oltre 18 ore, sia ben chiaro. Diremmo più vicino alle 15 ore, con un misto di browsing internet, video YouTube, lavoro su documenti e altre task “leggere”. Se paragoniamo quindi ore con le 5 scarse che riusciamo a trarre dal caro vecchio Blade 2018 (anche se il paragone è quantomeno improprio), vediamo immediatamente l’appeal di una piattaforma del genere.
La CPU Snapdragon non porta solo una maggiore autonomia ma anche l’inclusione di un potente processore neurale per le task IA, che dovrebbero aiutare Copilot+ a funzionare in modo più efficiente. Il condizionale per ora è quasi d’obbligo perché, allo stato attuale delle cose, la NPU su questo laptop non fa quasi mai nulla. Il tasto Copilot sulla tastiera si limita ad aprire una finestra che ha tutta l’aria di essere un wrapper per il sito web di Copilot e l’unica attività che siamo riusciti a catturare è stata usando la funzione di generazione, chiamata “co-creator” d’immagini inclusa in Microsoft Paint. Il che è uno user case un tantino troppo limitato. L’intenzione è verosimilmente quella di sfruttare la NPU maggiormente in futuro, visto che in ogni caso implementazioni simili sono già presenti anche sulle nuove CPU AMD e Intel non si farà troppo aspettare. Per ora, l’unico vero uso che il PC fa della NPU è se scegliamo di applicare effetti visivi alla webcam, come ad esempio blur o la sostituzione dello sguardo in tempo reale. Una funzione che si avvale della qualità nettamente più elevata dell’immagine fornita dalla webcam stessa rispetto alle controparti Windows tradizionali grazie alla lunga esperienza di Qualcomm nel processare immagini maturata in anni di produzione di SoC per smartphone.
Compatibilità?
Per quanto riguarda la compatibilità con software d’uso comune, è generalmente soddisfacente. Abbiamo iniziato scaricando software pensato per la piattaforma Windows ARM come Firefox o VLC Media Player. Nel caso del browser di Mozilla è bastato scaricare genericamente “Firefox for Windows” lasciando poi l’installer scaricare la versione nativa per ARM senza alcun problema. Per VLC abbiamo invece scaricato la versione apposita dal sito ufficiale. Entrambi funzionano esattamente come ci aspetteremmo. Altro software un po’ più ostico è ad esempio Premiere 2023, che funziona in modalità compatibilità. Anche qui, a parte il fatto che non rileva alcuna accelerazione per il rendering video, non ci sono stati problemi di sorta. Stessa storia per app scaricate dal Windows Store come Whatsapp, Spotify, Cinebench R23 e via dicendo. E non c’è bisogno di menzionare la suite Office, che si comporta in modo egregio.
Dove la compatibilità invece scarseggia è il campo gaming. Non che il gaming sia il punto focale di un prodotto come questo, anzi. Ma non potevamo non provarci!
Steam si installa senza particolari problemi mentre per quanto riguarda i giochi, si va dall’esperienza passabile a giochi che rifiutano categoricamente di aprirsi. Per esempio, alcuni vengono bloccati dai software anti-cheat, che non riconoscono correttamente la piattaforma su cui vengono lanciati. Di seguito una piccola lista di giochi testati:
- Forza Horizon 4: si blocca alla splash screen iniziale
- Doom: Funziona correttamente ed è giocabile a dettagli medi
- Half-Life 2: Funziona correttamente, giocabile senza problemi
- Ori and the Blind Forest: Funziona correttamente
- Stray: Funziona correttamente ma le performances non permettono di giocare a 30 fps
- Ghost of Tsushima Director’s Cut: crasha immediatamente al lancio
- God of War: A dettagli minimi, il gioco rallenta in territorio fps a cifra singola ogni qual volta ci sia uno streaming di dati, rendendo l’esperienza di fatto ingiocabile.
- Counter Strike 2: Funziona ma anche al preset basso non offre 60 fps o un pacing costante
- Baldur’s Gate 3: Arriva al menu ma poi non carica la partita
I giochi, quando funzionano, non hanno performances degne di nota. Non che sia un particolare problema in questo caso specifico, visto che Vivobook S 15 non è proprio pensato per essere un laptop da gaming. Ma serve a dimostrare, almeno in parte, che per avere la piena compatibilità della piattaforma ARM con il gaming su Windows è una strada ancora tutta in salita.
Bottom line
Asus Vivobook S 15, per essere una “gen 1” di una intera nuova linea di prodotti, non è affatto un cattivo prodotto, anzi! Per task leggere, comprese un po’ di fotoritocco e video editing, è perfettamente adeguato ad offrire buone performances con il netto vantaggio di un autonomia finora vista solo sui laptop di Apple. Certo, non tutto funziona ma app e programmi più diffusi o sono già disponibili per ARM oppure funzionano senza troppi problemi di stabilità. Se state cercando un laptop con un’autonomia davvero impressionante e le vostre necessità in fatto di software troppo specifici sono contenute, perché no.
Ci piace
- Autonomia
- Schermo OLED
- Buon laptop da ufficio
Non ci piace
- Integrazione IA senza effetto "wow"
- Tastiera senza lode né infamia