Asus ROG Keris II Ace

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Asus ROG Keris II Ace

Asus ci ha sorpreso. Dopo ROG Keris, che avevamo apprezzato pur non elevandolo a mouse status symbol, propone ora il suo successore.

Con Keris II Ace, così si chiama la nuova bestiola, stavolta però il costruttore taiwanese punta direttamente alla preda più grossa e succulenta: il Superlight 2 di Logitech G, mouse che abbiamo lodato a destra e sinistra in passato.

Tecnicamente parlando

Keris II Ace è un mouse leggerissimo, solo 54 grammi (e di 6 grammi più leggero del già citato Superlight 2 – continueremo a tornare su questo comparativo, preparatevi). Dotato di due tasti ROG Optical Micro Switch (si basano su sensori di luce anziché su contatti fisici per rilevare gli input) per i tasti principali, garantiti per 100 milioni di click e dal suono e feeling soddisfacente. Sul mouse troviamo anche i classici tasti avanti e indietro, sul lato sinistro del device. Sotto, assieme ai piedini in PTFE troviamo un selettore per i DPI, un tasto d’accensione a tre modalità (spento, wireless e bluetooth) e un tasto per il pairing. Sul lato inferiore troviamo anche un utilissimo alloggiamento per il dongle USB, che aiuterà a non perdere il minuscolo adattatore USB Type-A. Ma sulla questione della connettività ad alti Hz torneremo più in basso. La trasmissione wireless si fa sui 2.4GHz e la latenza è davvero buona. D’altra parte, il sensore ottico AimPoint Pro arriva fino a 42’00 DPI con, stando ad Asus, meno dell’1% di deviazione. La rotellina ha un feeling gommoso (in senso buono) ed è perfino RGB, una piccola concessione alla personalizzazione che, tutto sommato, apprezziamo, specialmente perché l’eventuale peso aggiuntivo (che sospettiamo essere davvero minimo) non ha impedito ad Asus di creare un device da 54 grammi.

Fondamentalmente siamo di fronte ad un mouse pensato per gli esport in cui leggerezza estrema e grande accuratezza sono fondamentali. Ed è per questo che l’abbiamo messo contro Superlight 2. In tutto e per tutto, Asus sembra insomma essersene uscita con qualcosa di inatteso. La sola differenza rispetto al mouse di Logitech (e poi la finiamo, promesso) è che riesce meno bene a trasmettere al tatto una sensazione di prodotto premium ma leggerissimo. Siamo talmente abituati ad associare “leggero” a “scadente” che il nostro cervello fa quasi fatica. E la superfice liscia ma non sdrucciolevole di Logitech batte la superfice più ruvida e inframezzata da una sezione a righe di Asus. Il mouse svizzero batte quello di Taiwan, seppur di poco lo ammettiamo, in questo frangente specifico.

Polling Booster Power

Asus, comunque, non si è fermata qui. All’interno della scatola troveremo diverse cose inattese. Per prima cosa un bel cavo braided, grigio nel caso del mouse bianco e due dongle USB, di cui uno come non l’avete mai visto. Il cavo USB è fondamentale se vogliamo raggiungere gli 8kHz di polling rate. Altrimenti saremo limitati a 1kHZ via il trasmettitore USB che però diventano 4kHz se usiamo il “polling booster” incluso nella confezione. Questo polling booster è composto da due porte USB-Type A.

La prima porta è da inserire nel PC mentre la seconda è fatta per accogliere il ricevitore del mouse. Così facendo, e tramite probabilmente magia Voodoo di cui non conosciamo bene l’origine, arriviamo “quadruplicare le performances”. Poi, per arrivare a 8.000Hz, è necessaria una connessione cablata (utilizzando il booster come intermediario tra il cavo e il mouse). Abbiamo messo le virgolette perché, in tutta onestà, non abbiamo gli strumenti necessari per verificare in modo indipendente queste affermazioni. La seconda cosa inattesa è un adattatore da USB Type-A a Type-C dotato di una clip metallica per fissarlo a qualcosa, immaginiamo dei vestiti (??).

Keris II Ace è disponibile bianco o nero ed è disegnato per i destrimano e decisamente non per i mancini.

Questione di feeling

Ma basta parlare di com’è fatto, a voi interessa sapere com’è da usare! Keris II Ace potrebbe essere scambiato facilmente per il suo predecessore dato che ha un design simile, anche se la curvatura ci sembra cambiata.

Le performance di gioco ci hanno convinto. Nonostante i famosi switch Optical Micro Sensor non ci abbiano trasmesso differenze significative nel rispetto ad altri tipi di switch, i clic ci sono sembrati rapidi e affidabili sia in titoli shooter come Doom Eternal che in titoli come Diablo IV dove più che la precisione conta il quantitativo. Generalmente, siamo molto soddisfatti del comportamento del mouse in sé.

Tutto bene insomma? Beh, non proprio. I problemi comunque sono più legati alla parte software. Nello specifico, Armoury Crate. Che la suite di gestione di Asus non ci piaccia non l’abbiamo mai nascosto e anche in questo caso, continua a non piacerci. Per prima cosa è un casino, con features, pubblicità, launcher, updates tutto alla rinfusa. Più device Asus avete e più diventa un mostro ingloba tutto. Una volta sopravvissuti agli update, aver seguito l’asinina procedura di collegare il mouse sia via USB che via cavo per aggiornare il firmware, cosa che è andata in porto ma non senza qualche incertezza, finalmente scopriamo che se abbiamo il mouse in wired mode, non possiamo personalizzarne alcuna funzione.

Perchè??

Collegati via wireless finalmente troviamo anche un buon numero di opzioni. Dalla personalizzazione di ogni pulsante individualmente al configurare lo step dei 4 preset dei DPI, polling rate (che però vedremo solo fino a 4kHz perché, come detto, in modalità cablata non possiamo fare nulla col Armoury Crate. Possiamo modificare la regolazione angolare, effetti RGB (tra cui un niente male indicatore dello stato della batteria), calibrare il sensore sia manualmente che selezionando una lista di mouse pad preimostati (tutti esclusivamente prodotti da Asus) e gestire le impostazioni di alimentazione. Tutto sommato, Asus permette parecchia personalizzazione, sebbene all’interno di uno dei software di gestione peggiori in circolazione – Asus è comunque in buona compagnia, con gente tipo Razer…).

Bottom line

Armoury Crate a parte, che per finire funziona anche se si potrebbe fare meglio, ROG Keris II Ace è un ottimo mouse. È riuscito a farla sotto il naso al Superlight 2 per quanto riguarda il peso e offre una miriade di opzioni personalizzabili. Certo, Asus vuole quasi 200CHF, nettamente di più di quanti ne vuole Logitech (140 circa), per questo prodotto. Da un punto di vista prettamente tecnico e di performances, Keris II Ace è un epic win per Asus. Se poi valga tutti questi soldi, questo potete deciderlo solo voi. Detto questo, Keris II Ace entra ufficialmente a far parte della nostra lista di mouse raccomandati per il 2024.

Ci piace

  • Leggerissimo
  • Performances
  • Personalizzazione

Non ci piace

  • Armoury Crate!
  • 8kHz solo in wired mode

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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