ASUS ROG Ally

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ASUS ROG Ally

Stiamo vivendo in un periodo particolare per quanto riguarda il gaming portatile. Grazie principalmente a Nintendo, che con Switch ha dimostrato che è possibile creare una console portatile in grado di offrire un’esperienza completa, senza particolari restrizioni funzionali. Negli scorsi anni diversi device, come quelli prodotti da Ayaneo e GPD hanno dimostrato che c’è un mercato anche per console portatili basate su piattaforme non specificamente create per la portabilità.

E come dimenticare Steam Deck, una vera e propria rivoluzione agli occhi di molti. Non abbiamo provato, purtroppo, Steam Deck perché non è disponibile in Svizzera. Abbiamo però provato Asus ROG Ally, simile nel form factor ma con uno spin tutto suo.

Alleata

ROG Ally è una console portatile basata su Windows 11 Home. Al suo interno troviamo specifiche davvero competitive, anche rispetto al già citato Deck. Il cuore pulsante di Ally è un AMD Ryzen Z1 Extreme, 8C/16T con un boost fino a 5,1GHz. La GPU, integrata sul SoC, è una AMD Radeon RDNA 3, tecnologia successiva a quella impiegata in PS5 e Xbox Series. 16GB di LPDDR5 (da 6400MT/s in dual channel) formano la RAM del sistema. Lo storage è un drive NVMe M.2 2230 da 512GB, il che è uno dei fattori che abbiamo trovato più limitante. Lo schermo è davvero impressionate. 7 pollici IPS, touch, con fino a 500 nit di luminosità, risoluzione full HD e 120Hz di refresh rate con compatibilità FreeSync Premium e una copertura del 100% della gamma RGB protetto da un Gorilla Glass. Manca solo il supporto ad HDR ma si tratta indubbiamente di un pannello scelto accuratamente per questo device.

 

L’I/O è tutto sommato mica male con un lettore microSD UHS-II, una porta jack 3.5 mm combo (audio e microfono) e una ROG XG Mobile Interface che, oltre ad una porta USB Type C 3.2 Gen2 supporta anche DisplayPort 1.4. Questa interfaccia può essere anche usata per espandere le capacità di Ally con una GPU esterna: Asus propone una Radeon RX 6850M XT come espansione, oltre a qualche porta in più. Una soluzione proprietaria e probabilmente parecchio costosa che comunque non abbiamo testato. L’audio è gestito da due altoparlanti integrati, sorprendentemente forti, ed è condito da supporto a Dolby Atmos e cancellazione del rumore AI. Completano il comparto audio un array di microfoni. La connettività di rete è garantita da una scheda Wi-Fi 6E e bluetooth 5.2. La batteria, da 40W/h viene ricaricata da un alimentatore da 65W. I controlli sono quelli standard di un controller Xbox: A, B, X, Y, Start, Menu più due bumper e due trigger analogici.

Ci sono poi due strick analogici, un D-pad e due pulsanti extra sul retro, completamente personalizzabili come visto nei vari Elite/Pro controller su console. Ally presenta ancora due tasti, uno per aprire il Centro di comando della console e l’altro per aprire Armory Crate. Attorno ai due stick analogici troviamo due aree RGB, che possono essere configurate a piacimento nel software di gestione. Il tutto è racchiuso in una scocca plastica di colore bianco, di dimensioni 28 x 11,1 x 2,12 a 3,24 cm e 608 grammi di peso. È sicuramente più massella rispetto ad una Switch; eppure, l’ergonomia non è affatto male.

L’ergonomia è buona, a dispetto delle dimensioni e della forma poco convenzionale, specialmente negli angoli inferiori della console, quelli a contatto coi palmi delle mani. Tutti i pulsanti, salvo forse i due bumper, sono comodamente raggiungibili anche se non avete mani enormi (ma probabilmente sarà meno comoda per dei bambini).

Questione di software

ROG Ally ha un gran vantaggio che è contemporaneamente uno svantaggio rispetto a Steam Deck. Dal momento che preinstallato ci troviamo Windows 11 è, di fatto, un laptop. Possiamo installare qualsiasi launcher che vogliamo, Steam, Epic, Battle.net, GOG e via dicendo. Abbiamo istantaneamente accesso alla nostra libreria completa PC, senza problemi di compatibilità tra OS e senza limitazioni per quanto riguarda sistemi anti cheat online. Essendo un PC Windows possiamo installarci Office (che, bizzarramente, è preinstallato sul sistema), Photoshop, Spotify, insomma… qualsiasi cosa. Ma essendo un PC Windows presenta gli stessi fastidi. Windows Update, antivirus, Windows in generale con tutte le sue bizzarrie. E il sistema di aggiornamento, di cui parleremo a breve, è decisamente mal pensato. Approcciare ad Ally come ad una console sarebbe sbagliato insomma. Avrete a che fare con un PC, con tutti i pro e i contro della faccenda. Per sfruttarla a dovere insomma sarà utile avere conoscenze del gaming su computer, compreso quali setting cambiare in base alle potenzialità del sistema.

Se da un lato, insomma, Steam Deck è più console in questo senso, Asus ha dovuto trovare soluzioni creative. La risposta si chiama Armoury Crate. Coloro che hanno altri prodotti Asus sul loro desktop. per esempio, avranno sicuramente familiarità con questo programma. Una sorta di dashboard in cui gestire varie parti del sistema, come curve di raffreddamento o effetti RGB. In Ally, Armoury Crate è de facto la prima schermata che vedremo. Si auto popolerà con tutti i giochi installati sulla console e con tutti i launcher a disposizione. Nell’esempio qua sotto potete vedere non solo alcuni giochi ma anche l’app Xbox, Steam e Battle.net. Non c’è tantissimo spazio sullo schermo ma in ogni caso, con i giochi che vedete installati, abbiamo solo 16GB di memoria ancora disponibile… le cose cambiano evidentemente con tanti giochi meno pesanti ma in sostanza, è un sistema comodo per lanciare ogni gioco a prescindere dal servizio a cui è collegato.

Sotto impostazioni possiamo gestire l’illuminazione, i profili controller, audio e la modalità performances attuale. Il software permette anche di impostare i tasti della console come gamepad, desktop o auto. In modalità auto, cambierà autonomamente il mapping di tasti e stick analogici per funzionare alternativamente come gamepad tradizionale o per emulare un mouse. Utile se vogliamo fare qualcosa rapidamente in Windows (ma c’è pur sempre il supporto touch, che funziona in modo indipendente e anche in gioco) ma non è un vero sostituto ad un vero mouse e una vera tastiera. Tramite Armoury Crate possiamo anche aggiornare il software del device ma, in modo del tutto cruciale, non la parte più importante: il firmware. Per farlo (e dovrete farlo, perché altrimenti lascereste performances reali sul tavolo) bisogna passare da un’altra app, dall’aspetto molto più business, chiamata MyAsus. Dal nome sembra la classica app per vendere servizi in più ma gestisce gli aggiornamenti fondamentali della console. Un sistema confuso, scomodo e per niente user friendly la cui risoluzione dovrebbe essere nella lista delle priorità di Asus. Specialmente perché con l’ultimo aggiornamento del firmware della console abbiamo notato miglioramenti anche importanti in certi casi.

Potenza o autonomia?

La seconda, cruciale, parte di software è il centro di controllo. Accessibile in ogni istante con un apposito tasto sul lato sinistro dello schermo, permette di attivare e disattivare alcuni controlli fondamentali. Per prima cosa i profili energetici. Ally dispone di diverse modalità di potenza: 10, 15, 25 o 30 W (quest’ultima opzione solo se collegata all’alimentazione). L’idea è di permettere all’utente di selezionare, al volo, in base al gioco a cui sta giocando ma anche in base all’autonomia desiderata e alle impostazioni grafiche del gioco in sé. Ed è qui che le cose si fanno più complesse! Non si tratta insomma solo di premere un tastino, ridurre la potenza della console, e giocare più a lungo. Potremmo anche scegliere di abbassare la grafica del gioco a cui stiamo giocando per migliorarne le prestazioni, a discapito della grafica, ma con una durata della batteria maggiore. Per questo motivo è difficile quantificare davvero la durata della batteria di Ally in uno scenario tipico, perché tutto dipenderà da voi. Diciamo che le 8 ore menzionate da Asus sono un tantinello irrealistiche (a meno che non usiate le impostazioni più basse possibili ovunque).

Ma un gioco moderno, 1080p con la grafica alta o addirittura ultra (ebbene sì, è fattibile in certi casi), la vediamo amara arrivare a due ore. In effetti, con Forza Horizon 5 in qualità alta, siamo arrivati a un oretta e mezza. Si tratta della più grande limitazione di Ally se vogliamo usarla in modalità davvero portatile. Tutto dipende da dove vorrete giocarci. Perfetta, ad esempio, per giocare su un treno, con una presa di corrente comodamente situata al nostro posto. Ma non aspettatevi di giocare a Doom Eternal per ore ed ore su un volo continentale. E c’è sempre la possibilità di ridurre la risoluzione a 720p, in ogni caso su uno schermo da 7 pollici e in gioco, la riduzione è sensibilmente meno evidente. Quello che vogliamo dire è che Ally non ha un set di impostazioni perfette ma una marea di combinazioni che dovrete scoprire da soli.

Test e performance

Iniziamo dal buon vecchio 3DMark TimeSpy, una buona line di partenza per vedere le potenzialità di Ally. Abbiamo fatto il test in modalità 30W, per performances maggiori. Parallelamente, abbiamo scattato qualche fotografia termica al device, per vedere dove sono i punti più caldi della scocca. Il punteggio raggiunto da Ally è di 3071 punti, il che non ne fa un record breaker rispetto a una 3090 ma, per la dimensione che ha, è piuttosto intrigante come risultato.

Le immagini termiche invece rilevano che la console diventa anche molto calda, con punte che arrivano oltre i 62 gradi attorno alle uscite delle ventole superiori. Ma, nonostante sia la parte superiore della scocca che lo schermo davanti diventino piuttosto calde, Asus ha fatto un ottimo lavoro nel concentrare i punti caldi lontano dalle zone che entrano a contatto con le mani.

I controlli davanti e le parti sagomate dietro restano relativamente freddi rispetto ai punti “critici”, al punto da non risultare assolutamente un problema durante un uso normale della console. Se poi, invece di 30W useremo un profilo potenza più basso, le cose vanno ancora meglio! Nonostante i nostri timori inziali, insomma, Ally è comoda da usare e la temperatura non è un problema.

Abbiamo fatto alcuni test, con diverse impostazioni energetiche, per farci un idea globale delle capacità di Ally. Essendo basata su GPU AMD non possiamo avvalerci di DLSS ma AMD ha una sua versione di questa tecnologia (FidelityFX Super Resolution) che è spessissimo in grado di fare una reale differenza. Abbiamo utilizzato, dove non specificato, le impostazioni raccomandate dal gioco in quanto a qualità della grafica e sempre a 1080p.

Forza Horizon 5 ci piace perché ha un bechmark integrato che non fa storie, di solito. In realtà il gioco su Ally si comporta in modo strano, rifiutandosi di partire 2 volte su 3 senza motivo. Ma una volta avviato, non ci sono problemi di sorta… comunque abbiamo testato il gioco con settings alti e con FSR 2.2 in modalità bilanciata. La discriminante in questo test è che abbiamo impostato diversi profili d’alimentazione, per dare un occhiata all’impatto sulle performances.

In modalità “docked” con l’alimentatore collegato e 30W di potenza, lo vedete qui sotto, Forza Horizon 5 ottiene un rispettabilissimo 56 fps di media, il che posiziona il gioco nel reame del perfettamente godibile.

30W “docked”

Se scendiamo a 25 W, il massimo disponibile a batteria, le medie cambiano di pochissimo, con una media di 53 fps.

25W

Andando ancora più verso il basso, verso il profilo che ci sembra il migliore per il gioco mobile, 15W, Ally comincia a mostrare il fianco, con una media di 39 fps, il che rimane perfettamente giocabile ma, in questo caso, un frame cap a 30 fps potrebbe essere una buona idea.

15W

Per finire, con il profilo a 10W il gioco non solo ottiene 18 fps ma è soffre anche di parecchio stuttering audio e video e spesso le texture della strada non appaiono nemmeno. Non è una sorpresa, visto che in questo caso stiamo usando un terzo della potenza del primo test ma con le stesse impostazioni grafiche.

10W

Passiamo a Horizon Zero Dawn, testato a 30W, 15W e 15W con FSR. Il benchmark ottiene 38 fps di media a settings “originali” (ovvero in pari a quelli di PS4, ci sono due setting più alti tra cui scegliere su PC). La differenza interessante sono i 29 fps di media a 15W contro i 44 fps con le stesse impostazioni ma con FSR. Ancora una volta, vista la taglia dello schermo, 720p o un profilo più aggressivo di FSR sono caldamente consigliabili per migliorare in modo anche piuttosto sensibile le performances di gioco.

Con e senza FSR

In Diablo IV, abbiamo fatto qualche test empirico. In particolare, abbiamo testato la piazza del portale di Kyovashad con diverse impostazioni. In qualità alta, senza FidelityFX Super Resolution 2, otteniamo 30-35 fps di media che aumentano a 40-45 con l’opzione attiva con il preset bilanciato. Consiglieremmo una qualità grafica media (in quel caso, 60 fps non sono affatto un sogno ma realtà) per i dungeon più impegnativi con tanti nemici a schermo. Ma insomma, perfettamente giocabile, a parte lo schermo un po’ piccolino per leggere le descrizioni dell’equipaggiamento…

In The Witcher 3, nel nostro posticino preferito al castello di Beauclair, otteniamo 30 fps di media con FSR2 attivo e qualità alta.

Generalmente abbiamo testato giochi impegnativi ma questo non significa che Ally non sia adatta anche ad altri usi ludici. Pensiamo all’emulazione, anche di altri handheld correnti (ehm ehm) possibile e, in effetti, persino migliore sotto certi aspetti dell’originale. Ally si presta anche molto bene per retrogaming, per giochi indie e, non dimentichiamo, che basta un adattatore Type-C a HDMI per usare Ally in modalità “docked” con una TV. Magari sarà il caso di non spingersi al 4K ma per fare una partita ad Overcoocked con gli amici, è presto fatto e le performances sono molto buone!

Bottom line

Tutto sommato, ROG Ally ci piace. Ci sono alcuni problemi, alcuni risolvibili facilmente altri un po’ meno. Citiamo l’autonomia, che a prescindere da come vogliamo giudicare la console, non è granché anche se, rispetto al lancio, il nuovo firmware ha migliorato un po’ le cose. La user experience non è in pari con altri device simili, in parte perché è semplicemente un PC Windows, dall’altra perché Armoury Crate è un app dal design poco ergonomico e che non comprende tutte le funzioni, specialmente quelle per gli update. Ma dall’altra parte è praticamente il sogno “portatile” di ogni gamer PC. Diciamo pure che se esistesse una Xbox portatile, potrebbe assomigliare molto ad Ally. In effetti, per godersi giochi Game Pass, Epic Launcher e altri servizi ottiene la nostra approvazione. Non abbiamo potuto testare il modello base, avendo noi ricevuto quello dotato di Z1 Extreme; quindi, non possiamo consigliarvi su quel modello. Ma se cercate una console portatile che non sia Switch e che, tutto sommato, richieda pochi sacrifici – per non parlare il fatto che questa la vendono ufficialmente in Svizzera, Ally ci è piaciuta. Peccato, per noi, doverla restituire ad Asus al termine di questa review… a 799 CHF, l’offerta di Asus non è male!

Ci piace

  • Potente
  • Versatile
  • Ergonomia

Non ci piace

  • Autonomia
  • UI
  • Storage limitato

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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