Alice nel Paese delle Meraviglie è un classico senza tempo. Che vi siate innamorati del romanzo di Lewis Carroll oppure dell’adattamento a cartoni animati di Disney datato 1951. In un periodo di riadattamenti dal vivo, in cui Disney sembra preferire puntare su vecchi classici che su storie e universi nuovi, ecco arrivare anche il seguito di Alice in Wonderland, intitolato Alice Attraverso lo Specchio. James Bobin sarà un regista all’altezza di Tim Burton?
Tutta una questione di barche e specchi
Alice (Mia Wasikowska), dopo aver rifiutato la proposta di matrimonio del viscido Hamish Ascot e guadagnatasi la sua libertà in Alice in Wonderland, si appresta a tornare in Inghilterra dopo un lungo viaggio in Cina. Sono passati anni dalla sua ultima avventura e, al suo ritorno in patria, scopre che tutto è cambiato. Hamish ha preso possesso della casa di famiglia di Alice e le propone un brutto ricatto: la casa in cambio della nave di cui è stata il capitano negli ultimi anni. Mentre la poveretta non sa che pesci pigliare si rende conto che qualcosa, in quello specchio nella stanza in cui si è nascosta dai boriosi riccastri amici dei Hamish, non quadra.
Lo specchio è un portale per il Paese delle Meraviglie! Dall’altra parte ritrova i suoi compagni d’avventura, salvo il Cappellaio Matto (Johnny Depp). Alice scopre che il Cappellaio è caduto vittima di una terribile depressione, scatenata dal ritrovamento del suo primo cappello, creato molti anni prima quando ancora viveva con la sua famiglia. Convinto che i suoi amati parenti siano ancora in vita, il Cappellaio però non trova nessuno disposto a credergli. Nemmeno Alice, consapevole del fatto che la famiglia dell’uomo è stata uccisa dal Ciciarampa molto tempo prima. Il rifiuto di Alice è troppo per il Cappellaio, che si ammala gravemente e rischia di morire. L’unica soluzione è andare nel castello del Tempo, rubare la cronosfera (ovvero il tempo stesso) e tornare indietro per impedire che il Ciciarampa uccida i genitori del Cappellaio. Serve davvero dire che pasticciare col tempo non è mai una buona idea?
Tirato per i capelli?
Alice Attraverso lo Specchio non prende granché dal libro di Carroll “Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò”. In questo film la giovane donna affronta mille pericoli attraverso il tempo per tentare di cambiare fatti già avvenuti, scontrandosi col fatto che il passato è scritto ma che è sempre possibile imparare da esso. Dopo aver incontrato tutti i personaggi del primo film (la Regina Bianca, il Bianconiglio, lo Stregatto eccetera) ridotti a mere comparse giusto per giustificare il fatto che è sempre la stessa Alice, questa parte per la sua missione. Peccato che il film perda moltissimo di quella che è la vera Alice: quei viaggi onirici e parecchio allucinati ben presenti nei libri e addirittura nel cartone animato degli anni 50. Già Alice in Wonderland non aveva osato tanto, ma qui siamo davvero al minimo.
Mondi colorati e vestiti strampalati sono quasi più una fastidiosa distrazione da una trama poverella e priva di reale tensione. Indovinate chi è il cattivo della storia? Ovviamente la Regina Rossa. Indovinate qual è la morale? Impara dal passato e ama la tua famiglia. Non che siano temi stupidi ma sono trattati in modo davvero banale. Personaggi con enorme carisma vengono ridotti a poco o niente e la trama faticherà a catturarvi per quelle due ore di film che vi aspettano. Certo, visivamente il film è un’esplosione variopinta di CG a tratti riuscitissima. Ma stringi stringi, questo è il classico film che guarderete una volta soltanto. Peccato! Almeno Disney ha avuto la buona creanza di aggiungere parecchi contenuti extra nel bluray, che vanno dal video musicale della canzone “Just Like Fire” di Pink a dietro le quinte, interviste e piccoli documentari che approfondiscono alcuni aspetti della pellicola. Quasi più interessanti del film stesso, a dire il vero.
