A Date with Death

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A Date with Death

Nel panorama della cultura pop è normale, anzi, cosa buona e giusta, romanticizzare le creature della notte; ad esempio i dark romance più popolari hanno a che fare con i vampiri o altri mostri che fanno un’eccezione o resistono ai propri impulsi solo per noi. Ci fa sentire speciali e crea una connessione intima con questa creatura i cui istinti dovrebbero portarci svariati pericoli o, addirittura, la morte. Anche nel simulatore di appuntamenti A Date with Death degli sviluppatori indie autraliani di Two and a Half Studios la premessa è la stessa: il Tristo Mietitore è una leggenda. Non è reale! …Vero? Eppure la persona che vi sta contattando in chat sostiene di essere proprio la Morte reincarnata!

Scampare alla sventura per un pelo

A date with Death è una visual novel di simulazione di chat romantica che racconta della scommessa di una settimana che il giocatore intraprende con il Tristo Mietitore per cercare di preservare la sua anima. Il protagonista, di cui possiamo scegliere aspetto, pronomi e declinazione degli aggettivi, è solo una persona comune a cui accadono cose… Poco comuni. Per tutta la nostra vita, strani incidenti che dovrebbero essere mortali ci sfiorano quasi quotidianamente, lasciandoci però imperturbati data la loro frequenza. Ormai siamo più che abituati a scostarci appena in tempo per evitare un vaso accidentalmente caduto da un balcone, o cadere da tre rampe di scale senza torcerci un capello. Un giorno come un altro, dopo una giornata a lavoro, uno strano programma compare improvvisamente sul nostro computer. Che sia un virus che abbiamo preso su qualche strano sito? Il programma è una strana chat, in cui il nostro nickname è semplicemente “soul”, cioè anima. L’interlocutore dall’altro lato dello schermo però ci assicura di non essere uno scammer alla ricerca di soldi, anzi afferma di essere la personificazione della Morte, il cui unico obiettivo è prendersi la nostra anima, anche se ha avuto poco successo fino ad ora. Insomma, conosciamo tattiche di scam più efficaci… Eppure, man mano che continueremo a intrattenere conversazioni tramite chat e videochiamate con questo strano e misteriosi individuo dai capelli bianchi,  tutti i nostri incontri ravvicinati con la morte cominceranno ad avere un senso, così come le parole dell’affascinante Tristo Mietitore. Partirà dunque una scommessa di una settimana; riuscirà Grim a prendersi la nostra anima o saremo noi a vincere la scommessa? Riusciremo a resistere al nostro destino, o ci innamoreremo e perderemo strada facendo?

Scommettere la propria anima

Questo simulatore di appuntamenti, come tutti gli altri d’altronde, ha un gameplay molto semplice. Il gioco ci pone davanti a un dialogo a cui noi dobbiamo rispondere e in base alle nostre scelte si arriverà a uno dei tanti finali. Si compone inoltre di sette giornate, e ad ogni giornata vi saranno tanti piccoli cambiamenti nell’ambiente intorno a noi, facendoci quasi sentire il passare del tempo.
Quando cominceremo il gioco, potremmo personalizzare l’aspetto del nostro personaggio fra cui i classici aspetti di pura estetica come il colore dei capelli e degli occhi ma anche aspetti come il nostro nome, la nostra biografia – che però non sarà molto utile al fine del gioco -, i nostri pronomi e il modo con cui il gioco si rivolgerà a noi. È davvero vasta la scelta della personalizzazione sotto quest’aspetto, e per quanto il politically correct possa far storcere il naso ad alcuni, non è per nulla un processo forzato, e durante il  gioco non vi sono temi di “wokeness” forzati; è letteralmente un processo che serve per quello che è nato: far sentire a proprio agio i giocatori quando il gioco si rivolge a loro, qualsiasi sia la loro identità. È sempre molto apprezzato.
Il gioco si svolge in principalmente in due luoghi: la nostra stanza e le cose che la popolano, come la nostra fida piantina da annaffiare, il nostro animale da compagnia da coccolare, e la porta da cui potremmo origliare le conversazioni dei nostri vicini. È possibile personalizzare la stanza all’inizio del gioco e modificarla, insieme al nostro aspetto, in ogni momento grazie all’armadio e per quanto le scelte siano un po’ limitate, è piacevole rendere l’ambiente di gioco il più nostro possibile. Il secondo spazio, per quanto virtuale e non reale, è il nostro computer: è funzionale, seppur limitatamente, ed è molto carino girovagare per internet, disegnare su paint e giocare prima di intraprendere una nuova giornata di chat con Grim.

Innamorarsi della Morte con la musica Lo-Fi

Lo stile del disegno è ispirato ai dating sim giapponesi ma dal marcato tratto western: una boccata d’aria fresca per il genere, e particolarmente apprezzato da parte nostra. Per quanto le ambientazioni siano semplice e statiche, non risultano mai noiose data la dinamicità delle conversazioni fra il nostro personaggio e Grim.
La musica, che si può cambiare dallo stereo presente nella nostra stanza, è un mix fra il lo-fi e il lounge, un piacevole sottofondo alle nostre chiacchierate con la morte.
La relazione con Grim è però la ciliegina sulla torta: Grim è egocentrico, un po’ ignaro sugli usi e costumi degli umani, a volte impacciato e timido. È divertente prenderlo in giro, poiché è anche un credulone, soprattutto riguardo al fatto che non gli crediamo. È edgy e ogni tre frasi si diverte a ricordarci che lui è il Tristo Mietitore. Ma pian piano riusciremo a scalfirlo, e il gioco rappresenta bene e gradualmente il tropo dei migliori romanzi d’amore: l’enemies to lovers, da “nemici” ad amanti.

 

Concludendo, A Date With Death è un ottimo modo per passare una mezza dozzina di ore, se siete fan del genere. Al momento il gioco è free-to-play su Steam e c’è a disposizione un DLC a pagamento che sblocca non solo opzioni estetiche per la creazione del personaggio ma anche alcune risposte ai dialoghi – prontamente marcate con una stellina – e un finale aggiuntivo. L’unica pecca del gioco è che, malgrado le varie scelte possibili e i vari finali, ci sembra poco rigiocabile, data quanto poco cambia effettivamente da un finale all’altro. Malgrado ciò, preparatevi a diventare un brodo di giuggiole per il Tristo Mietitore più affascinante di sempre!

Ci piace

  • Protagonista Edgelord
  • Musica Lo-Fi

Non ci piace

  • Scarsa rigiocabilità
5.5

Scritto da : Giulia Da Costa

Conosciuta anche come Duckie, Giulia è una redattrice appassionata di indie e studentessa di Media Management.

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