Aliens Colonial Marines

Alieni, Xenomorfi, armi pesanti e Marines! La cosa vi suona vagamente familiare? Siete anche marginalmente fieri di essere connazionali di Hans Ruedi Giger, designer degli spaventosi alieni mangia uomini? Perfetto, perché state leggendo la recensione di Aliens: Colonial Marines, uscito su PC, Xbox 360 e Playstation 3!

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Nello spazio nessun… ok abbiamo capito!

aliensCM (3)La storia comincia con un classico cliché delle avventure spaziali, una chiamata d’emergenza da una nave spaziale. I Colonial Marines, comandati dal capitano Cruz, accorrono per prestare aiuto alla nave USS Sulaco, ma qualcosa va terribilmente storto. Le squadre sono sotto attacco da parte di una forza sconosciuta che miete vittime a destra e sinistra. Il caporale Winter ha una missione molto semplice: salire a bordo della navetta in difficoltà e riferire ai superiori. Non ci vuole un genio per immaginare che tale semplice missione si trasformerà in una lotta impari per la sopravvivenza, perché come diciamo sempre, nello spazio nessuno può sentirti urlare. Winter dovrà fare di tutto per salvare la pellaccia, muovendosi nell’oscurità di una nave che oramai è diventata una nursery per Xenomorfi assetati di sangue e toraci umani. La trama, che come i film da cui è tratta, non brilla per particolare originalità, è un diretto seguito di Aliens Scontro Finale.

Gli eventi trascineranno Winter per vari ambienti della USS Sulaco e del pianeta LV-426 (che ricorderete facente parte dell’universo di Aliens). Non saremo soli, dal momento che il cast è composto da altre persone: Ripley, Newt, Hicks e Bishop. Anche durante il gioco vero e proprio non saremo mai soli, con personaggi non giocanti che all’occorrenza si trasformeranno in pedine da muovere da altri amici via cooperativa online.

FPS vecchia scuola

aliensCM (4)Aliens Colonial Marines è uno sparatutto in prima persona. Come tale, potete aspettarvi copiose piogge di piombo e tantissima azione. Gli sviluppatori, Gearbox, hanno tentato di variare un po’ il semplice corri e spara permettendovi di interagire, sebbene in modo limitato, con l’ambiente alfine di darvi vantaggi tattici. Per esempio potremo saldare e dissaldare vari portelloni, oppure disattivare delle torrette automatiche. Non manca nemmeno il rilevatore di movimento (esattamente come nel film), che vi da uno scorcio di cosa si muove attorno a voi.  Diciamo che dopo i primi 10 minuti comunque smetterete di usarlo perché esso vi avvertirà in modo automatico della presenza di nemici nelle immediate vicinanze, senza costringervi a guardarlo direttamente. Piuttosto ricca la dotazione armamenti, con 4 armi “principali” e alcune varianti. Viene data anche la possibilità di migliorare le nostre sputafuoco tramite un sistema di upgrade. Il giocatore dunque si ritroverà con in mano un discreto ventaglio di possibilità, da adattare alla situazione. Oppure, se siete come il sottoscritto, userete solo il fucile d’assalto!

Questo FPS ha avuto un tempo di sviluppo parecchio lungo, venne infatti annunciato per la prima volta nel 2006 (se qualcuno ha pensato a Daikatana o Duke Nukem Forever… siete cattivi!). Un così lungo periodo di lavori fa sì che questo gioco offra delle meccaniche un po’ retrò, non seguendo gli ultimi trend in fatto di game design. Non che ci sia qualcosa di male a prescindere, anzi per taluni potrebbe essere un punto a favore.

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Per quanto riguarda le modalità di gioco, oltre alla campagna e alla già citata campagna cooperativa, esiste anche una modalità versus online. Quattro i tipi di partita proposti: partita mortale, sterminio, fuga e sopravvissuto. Tre di queste modalità sono abbastanza classiche, mentre Sterminio è quella che forse è la più inedita. Si tratta di una partita 6 contro 6 in cui lo scopo è far esplodere le uova di xenomorfi. L’idea è interessante e l’azione sarà tanta!

Delusione per gli occhi

aliensCM (2)Graficamente il titolo prometteva davvero molto, ci ricordiamo molto bene infatti una presentazione dell’anno scorso in cui eravamo rimasti molto colpiti dagli effetti di illuminazione dinamica. E diciamolo, un titolo che fa dell’oscurità e del terrore ivi contenuto il suo punto di forza, non potremmo pretendere nulla di meno. Siete esaltati all’idea? Ricredetevi immediatamente perché la fantastica atmosfera che ci aspettavamo non si trova da nessuna parte. Qualcosa è andato decisamente storto durante lo sviluppo di questo gioco, che ricordiamo si basa su una versione custom dell’Unreal Engine 3. Spariti gran parte degli effetti di post processing e sparita del tutto l’illuminazione dinamica che tanto aveva fatto ben sperare, Aliens Colonial Marines sembra piuttosto un gioco di inizio 2010 e non un gioco da fine generazione. Volete spaventarvi? Il titolo del 2010, Aliens vs Predator, era tecnicamente molto più valido di questo Colonial Marines.
Molto molto bene invece per il comparto audio, con la colonna sonora presa direttamente dal film e un doppiaggio davvero buono (diciamo per il 95% dei casi).

Mi porto uno xeno nel cuore!

Aliens Colonial Marines non ci ha convinti. Non solo a lato grafico (ed è colpa degli sviluppatori che non hanno saputo mantenere le promesse) ma anche per via di un gameplay datato. Siamo sempre scettici nel provare giochi con periodi di incubazione tanto lunghi e nemmeno questa volta siamo stati smentiti. Rimane un FPS a tratti divertente che si avvale di una licenza e di un universo sempre interessante. Lo consigliamo quindi solo ai veri fan di Aliens (un po’ meno ai fans di Prometeus…).

Voto finale: 4.25

 

(il trailer però è stilosissimo)

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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Joypad è il sito indipendente di videogiochi, tecnologia e film per la Svizzera italiana.

Il sito nasce quale tentativo di informare i giocatori della Svizzera italiana nel modo più completo possibile riguardo ai media videoludici, cercando di contestualizzare l’informazione per gli ascoltatori di questa regione spesso dimenticata dalle grande aziende mondiali. Dalla metà del 2013 si occupa anche di film con la rubrica Joypad Movies.

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