Agatha Christie: The ABC Murders

Titolo

È bene sospettare di tutti, finché non si riesce a dimostrare che sono innocenti…

Primo di una serie di videogiochi legata ai celebri racconti di Agatha Christie, The A.B.C. Murders è il nuovo titolo della casa francese ed è prodotto su licenza ufficiale dell’omonimo romanzo, conosciuto in italiano come “La serie infernale”. Nei panni del celebre investigatore belga Hercule Poirot, il gioco inizia con una lettera inviataci da un assassino che ci sfida a risolvere i suoi crimini, mettendo alla prova la nostra abilità che, grazie al nostro intelletto, dovrebbe consentirci di far meglio della polizia inglese, di cui il losco figuro ha poca stima. Nelle varie lettere che ci verranno spedite, tutte firmate A.B.C., troveremo le indicazioni su luogo e data del prossimo delitto e analizzando con cura le scene del crimine starà a noi scovare gli indizi e ricostruire gli avvenimenti.

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Bisogna andare a cercare le cose, non aspettare che cadano in testa!

Abbiamo avuto il piacere di provare in anteprima il gioco alla Gamescom 2015 di Colonia e il gameplay ci è subito sembrato ispirato in parte alla serie TV “Sherlock” e al gioco “Sherlock Holmes: Crimes and Punishments”, il che poteva costituire un bel biglietto da visita. Dopo avere provato il gioco, ecco le nostre impressioni. Il gioco ruota attorno a quattro meccaniche principali: esaminare, dedurre, risolvere puzzles e mettere nella giusta sequenza gli avvenimenti. Esaminare la scena di un delitto è di sicuro l’occupazione che prenderà più tempo. Oltre alla location è necessario inoltre soffermarsi anche sui personaggi che andremo ad incontrare nel corso dell’avventura. In questo caso si avrà una sorta di “sospensione”, di rallentamento del tempo nel momento, determinante per catturare i dettagli fondamentali all’avanzamento dell’indagine attraverso l’analisi del volto, dell’espressione, della postura e del vestiario dell’individuo.

Non esiste avventura senza la risoluzione di puzzles e, in questo caso, la grafica in 3D ci consentirà di raccogliere degli oggetti e analizzarli ruotandoli direttamente sullo schermo. Sono presenti innumerevoli sequenze di questo genere, utilizzate soprattutto per aprire elaborati marchingegni nei quali sono nascosti indizi importanti, che ricordano molto da vicino la meccanica base del videogioco “The Room”. Una forte ispirazione arriva invece dalla serie di videogiochi di Sherlock Holmes della Frogwares per quello che riguarda le fasi di gioco in cui si usano le “cellule grigie”. Si tratta di sequenze nelle quali il giocatore cerca di creare dei collegamenti logici tra i fatti accaduti e gli indizi raccolti. Si entrerà quindi nella mente di Hercule Poirot per la fase di deduzione vera e propria. Tutto questo per, alla fine di ogni capitolo, portarci alla ricostruzione della timeline degli avvenimenti attraverso una cutscene interattiva che ci mostrerà lo svolgimento dell’omicidio. Se le prove raccolte peró non saranno sufficienti, saremo costretti a tornare indietro a cercare gli elementi che ci sono sfuggiti. Nel gioco è presente anche un rimando alle vecchie avventure grafiche, ossia una sorta di punteggio (chiamato “punteggio ego”) che potremo fare incrementare in base a quanto avremo analizzato e in base a quanto saremo stati precisi e accurati nello stabilire lo stato d’animo e la sincerità dei vari sospettati.

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L’istinto è una cosa meravigliosa

La grafica di Agatha Christie: The ABC Murders offre un cel shading molto curato a livello di armonizzazione dei colori, di scelta di contrasti e di illuminazione, riuscendo a collocare perfettamente la storia nell’epoca in cui si svolge (anni ’30). L’unica perplessità è scaturita da alcune animazioni dei personaggi, abbastanza legnose, basilari e prive del lip sync. Probabilmente il tutto dovuto al fatto che il gioco è mosso dal motore grafico Unity. Per quanto riguarda l’audio invece, discrete le musiche ma molto buono il doppiaggio in inglese e francese, tra cui spicca (per nostra fortuna) un buon lavoro di traduzione per i sottotitoli in italiano.

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Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova…

Le meccaniche di gioco scorrono in maniera lenta, il che non è una critica visto che è una caratteristica dei giochi di questo genere, ma purtroppo in maniera troppo semplice e lineare. Raramente ci si troverà a chiedersi come proseguire nel gioco vista la banalità degli enigmi. Il fatto di potere sbagliare, apre naturalmente la strada a qualche grattacapo aggiuntivo ma senza comunque impensierire troppo il giocatore. Una grande critica invece da muovere è rivolta alle versioni console del gioco, nelle quali il sistema di controllo (specialmente per risolvere i puzzles) sono assolutamente scomodi e mal calibrati. Nel complesso comunque un gioco piacevole che farà felici tutti gli amanti dei gialli classici!

 

 

Scritto da : Redazione

Di quando in quando la Redazione prende vita e pubblica articoli tutti suoi. Com'è possibile? Nessuno lo sa...

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