Just Cause 3

Just Cause! Chi non ricorda le ore spese a cazzeggiare tra un paracadute e un missilone? La serie di Avalanche Studios ha saputo ritagliarsi il suo posto sul mercato, sgomitando tra un GTA e un Saint’s Row, premendo sull’acceleratore per quanto riguarda il lato “fisica improbabile”. Voi fan degli stunt impossibili su GTA V, forse dovreste dare uno sguardo a quello che sa fare Rico!

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Arcipelago mediceo

Rico Rodriguez è finalmente tornato a casa, sicuro di trovare pace e tranquillità. Ma con pace e tranquillità non ci si diverte e infatti nemmeno siamo atterrati che subito saremo risucchiati nella rivolta degli isolani contro il generale Di Ravello. Assieme all’amico Mario Frigo (nome favoloso per altro) la nostra missione è chiara: portare distruzione e caos tra le forze del nemico perché, nelle parole dell’epico Frigo “quello che tu distruggerai, noi ricostruiremo”. justcause3_screen (1)Una bella rappresentazione della distruzione che deve necessariamente precedere una rinascita. Ma come possiamo fare per liberare le isole di Medici? Semplice, a suon di esplosioni. Just Cause 3, esattamente come i suoi predecessori, se la prende molto comoda nell’applicare la fisica. Già dai primi minuti di gioco, quando ci ritroveremo in piedi sulle ali di un aeroplano a sparare razzi contro basi missilistiche ed elicotteri, ce ne renderemo conto. Il gameplay del gioco di Avalanche è tutto basato sul concetto di dinamismo. Grazie ad una felice combo di tuta alare, paracadute e rampino pneumatico non saremo mai fermi per più di 10 secondi. Rico può aggrapparsi a qualsiasi oggetto, scalare qualsiasi parete o edificio, lanciarsi con il grappino, aprire il paracadute, guadagnare velocità di nuovo con il rampino e poi aprire la tuta alare per delle planate al cardiopalma. Una volta che ci saremo impratichiti spostarsi coi veicoli non sarà più il metodo più veloce per spostarci. Just Cause 3 ce la mette tutta per promuovere comportamenti bizzarri. Saremo ovviamente ben forniti di armi sia leggere che pesanti, di veicoli (auto, moto, elicotteri, aerei, barche…) e di esplosivi ma la novità sicuramente più interessante e, che con un po’ d’impegno sarà anche molto gratificante, è quella delle corde. In qualsiasi momento e su qualsiasi oggetto potremo sparare una fune che potremo poi collegare ad altri oggetti. Se di primo acchito la cosa non vi sembra utilissima, provate a riflettere: collegare una bombola di gas razzo ad una mucca non vi sembra per caso divertente? E costruire trappole con barili esplosivi? Vedo che cominciate a capire…

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A spasso per l’isoletta

Just Cause 3 non ha una storia particolarmente avvincente. Anzi, per dirla tutta non ce ne può fregare di meno di Di Ravello e della sua rivoluzione. Anche a causa di un comparto narrativo un po’ troppo scostante e con pochi spunti davvero interessanti, le vicende dei personaggi di Medici sono un semplice contorno di verdurine al piatto principale. Aggiungiamo al mix il fatto che è necessario liberare delle zone dell’isola prima di poter continuare la storia, cosa un tantino fastidiosa, l’interesse a potare a termine la storyline principale è basso. La necessità di liberare zone è quasi più un fastidio che altro perché ciò che dobbiamo fare è sempre la stessa cosa: nella porzione di mappa attiva ci sono diversi obiettivi (aprire porte, distruggere depositi di carburante, rompere altoparlanti, distruggere manifesti, ecc.) che bisogna completare. justcause3_screen (4)Per farlo dovremo girare in tondo nella mappa, distruggere tutto e continuare a verificare i progressi in una lista di obiettivi. All’inizio la cosa è anche divertente ma col passare del tempo si tramuta in un compito tedioso e anche abbastanza lungo. E non dimentichiamoci gli avamposti, le cittadine da liberare e le basi militari. In effetti la parte migliore di tutto il processo sono proprio queste ultime dal momento che sono molto grandi e offrono diversi obiettivi interessanti. Come assaltare le basi sta al giocatore anche se, per esperienza personale, il modo migliore è disattivare le torrette antiaeree e poi sbizzarrirsi con l’elicottero! Tra le varie tipologie di armi aeree troviamo anche jet e bombardieri, veri portatori di fuoco dal cielo. Nel nostro armamentario da bravi portatori di morte, distruttori di mondi, troviamo anche le mod. In pratica partecipando a varie sfide potremo vincere degli ingranaggi che ci permettono di sbloccare le mod. Si tratta in buona sostanza di migliorie varie che influenzano tutto quello che facciamo: dalla potenza degli esplosivi al tipo di granate, alle armi e senza scordarci di potenziamenti al rampino e ai mezzi di locomozione. Le sfide sono molteplici e comprendono gare acquatiche e sul terreno, distruzioni in elicottero, aumentare il moltiplicatore di distruzione, usando armi particolari… la varietà è piuttosto ampia e rappresenta uno dei punti di forza del gioco. Una volta pieni di mod saremo davvero dei mostri di distruzione, diventando praticamente immortali. Il che ci porta ad un problemino del gioco: la difficoltà. Just Cause 3 non è un gioco molto impegnativo e una volta che avremo imparato a muoverci con rampino e paracadute con una buona dose di mod alle spalle sarà davvero molto difficile farci fuori. Quasi che Avalanche l’abbia fatto apposta, solo per permetterci di potare fuoco e fiamme sull’isola senza doverci preoccupare di nient’altro.

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Baciata dal sole?

Le isole di Medici sono molto belle da visitare. Colorate e calde, punteggiate da campi di fiori e paeselli idilliaci. Non fosse per un dispotico tiranno assassino sarebbe un bel posto per vivere. La mappa di gioco è grandissima (si parla di quasi 1000 km quadrati) e offre montagne innevate, calette nascoste e isolotti tutti da scoprire. Su Xbox One (la versione da noi testata) l’isola è molto bella e si fa visitare con agio. Nonostante varie voci su internet di performances indecenti non ho personalmente rilevato particolari problemi. I caricamenti sono lunghetti quello sì, ma di crolli terribili di framerate non ne ho visti anche se non siamo sempre in zona 30 fps. La parte migliore del gioco sarà quella di andare a scoprire ogni anfratto di Medici, alla ricerca di bizzarri easter egg e sfide. Tuttavia Just Cause 3 è un titolo che può annoiare in fretta. Se non siete dei fan del freeroaming fine a sé stesso potreste rimanere delusi. La storia poco interessante, le missioni ripetitive e l’obbligo di liberare zone per continuare la vicenda sono una rottura non da poco. Il lato positivo è l’alto grado di spettacolarità e follia che possiamo metterci, creando situazioni strampalate ad alto dosaggio di napalm. Ma valutate bene cosa state cercando prima di acquistare il titolo!

 

 
 

Written by: Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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