My Ex Boyfriend the Space Tyrant

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Nel parco titoli dei giochi indie sono sempre apparsi produzioni di un certo calibro, oppure caratterizzati da uno stile che hanno fatto parecchio parlare (ottenendo anche un certo successo). Prendiamo ad esempio Minecraft, titolo tecnicamente semplice ma dal gameplay profondo ottenendo un successo inaspettato su console, o a To The Moon, che in soli 16bit di engine ha saputo raccontare una vicenda degna di un film. Numerosi sono i titoli rilasciati su Steam di Valve, tanti di un genere che oggi si vede sempre più raramente ed abbandonato dai grandi publisher : le avventure grafiche punta e clicca.

screen5My Ex Boyfriend the Space Tyrant, sviluppato da Up Media e distribuito lo scorso giugno, fa parte proprio di quest’ultimo genere. Un titolo quindi in circolazione da un po’ di tempo, che ha saputo catturare la nostra attenzione non da un lato puramente tecnico e qualitativo, bensì sulla tematica scelta. Ebbene si tratta del primo videogioco a stampo LGBT (per i meno informati : Lesbiche, Gay, Bisessuali e Trangender) a prendere piede e che approda sul mercato. Seppur i videogiochi non sono poi così nuovi al tema omosessualità, tra i più famosi citiamo i titoli Bioware come Dragon Age o Mass Effect oppure il tanto amato The Sims, nell’ambito videoludico mancava comunque qualcosa che si poteva dichiarare al 100% omosessuale (con gli stereotipi che ne derivano). Se i titoli sopracitati permettevano al protagonista di scegliere il proprio orientamento sessuale (al fine di sviluppare rapporti amorosi con lo stesso sesso, ma sempre e restando come “opzione” e non inerenti al gameplay principale) in My Ex Boyfriend the Space Tyrant il tema gay fa da padrone in tutto l’insieme. Nella fattispecie si tratta di prendere le vesti del comandante Tycho Minogue in un’avventura sci-fi, vale a dire impedire che il suo ex fidanzato, divenuto un imperatore dalle cattive intenzioni, conquisti l’intero universo. Ebbene il tutto è sviluppato seguendo i canoni dello stereotipo omosessuale alla “Another Gay Movie” (parodia omosessuale del famoso American Pie) in cui ogni singolo personaggio incontrato è o un baldo giovane gay dal fisico asciutto e papabile, o una draq queen diva dell’universo, o soldati ultra muscolosi dal fisico impeccabile che pensano solo di fare idromassaggi presso le saune, a coppie lesbiche di lunga data…e via dicendo. Insomma, non c’è spazio per l’eterosessualità nei personaggi, lo stesso vale alle conversazioni tra i personaggi (spesso a sfondo a doppio senso), e ad alcune ambientazioni (un mondo ambientato in una gigantesca SPA / Sauna Gay) e soprattutto nello stile delle uniformi che risaltano il fisico maschile.

MEBTST4-480x225Ma purtroppo il lato tecnico lascia molto a desiderare : come scritto all’inizio della recensione se dovessimo eseguire un’analisi tecnica My Ex Boyfriend the Space Tyrant ne uscirebbe parecchio con le ossa rotte. La qualità dei controlli è molto scadente, l’ottimizzazione in vasti scenari inesistente (lag) e i vari bug che si presentano durante l’avventura. Ma perché, quindi, recensire un gioco che dalla “copertina” risulta mediocre e “low budget” ? Ebbene, oltre al coraggio di proporre una simile tematica, la risposta sta anche nei problemi che lo sviluppatore ha dovuto affrontare durante tutta la campagna Kickstarter (sito per la raccolta fondi di progetti), in cui il gioco che cercava finanziamenti è stato bollato come inappropriato dai videogiocatori stessi. My Ex Boyfriend the Space Tyrant è stato soggetto ad una vera e propria campagna antigay degna dell’omofobo di turno, e, tra vari insulti, spiccano diverse richieste inoltrate a Kickstarter per, addirittura, rimuoverlo dal sito. Ma fortunatamente i fondi minimi vengono raccolti e My Ex Boyfriend the Space Tyrant viene sviluppato e distribuito senza troppi intoppi sul sito ufficiale dello sviluppatore. Ma l’odissea non finisce qua, infatti il creatore lo ha di recente pubblicato presso Greenlight, piattaforma di Valve per permettere agli indie emergenti di essere distribuiti su Steam, e anche lì non sono mancati gli insulti e le argomentazioni che lasciano il tempo ce trovano. Se My Ex Boyfriend the Space Tyrant avesse raccolto più consensi (soprattutto a livello finanziario), evitando che certa gente introdusse campagne antigay con argomenti risalenti al medioevo, il prodotto finale sarebbe stato su un livello qualitativo differente.

screen7C’è anche però da tener conto che simili prodotti molto stereotipati non sono comunque ben accolti dalla comunità LGBT, visto che tendono a dare un’immagine sbagliata di una persona con un diverso orientamento sessuale. Dall’altra però, un titolo che va a spezzare la tradizione videoludica che punta solo a strumentalizzare le donne in prodotti come GTA (o i fanservice giapponesi, Bayonetta e Dragon’s Crowl), o stereotipare categorie di persone come i militari assatanati di guerra (Call of Duty e Battlefield, solo per citare i più famosi), perché allora non si può creare un prodotto fuori dagli attuali canoni a stampo “gay” ? Per questi motivi ci teniamo a presentare questo tipo di titolo a voi lettori, mostrandovi a 360 gradi quello che accade nel mondo videoludico, ma soprattutto, a chi è curioso di provare a cimentarsi in un punta e clicca comunque particolare. Seppur il nostro voto tenderà a scoraggiare l’acquisto (bisogna anche essere obbiettivi dal lato tecnico) My Ex Boyfriend the Space Tyrant deve essere anche preso in considerazione come uno dei più grandi passi a tematica LGBT che si siano mai visti nel mondo dei videogiochi.

 

 

 

Written by: Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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