C’è un gioco che ho atteso con enorme trepidazione sin dall’E3 2015: South Park – Fractured But Whole. Sparito dalla circolazione dopo la conferenza Ubisoft, il titolo è tornato a mostrarsi all’E3 2016. E questa volta abbiamo qualche informazione in più da condividere con voi.
In Fractured But Whole impersoniamo di nuovo il nuovo ragazzino in città. Dopo aver scalato i ranghi dell’ordine cavalleresco capitanato dal mago Cartman, siamo retrocessi al rango di noob. Il motivo è che non ci sono più cavalieri e principesse (Kenny) ma supereroi! Butters, nei panni di Dottor Caos, sta seminando il panico in città. Il Procione e i suoi Amici sono alla riscossa ma qualcosa non va. Una lotta intestina separa i ragazzi in due fazioni distinte, in una vera guerra civile. Coon and Friends contro i Freedom Pals. Sarà lotta senza quartiere! Questa la premessa di Fractured But Whole, una premessa leggermente simile all’ultimo film di Captain America forse, ma in fondo South Park ha sempre fatto della parodia uno dei suoi temi centrali.
Siamo andati a vedere il gioco allo stand di Ubisoft. E non eravamo pronti per quello che ci aspettava! Invece di trovare schermi e sedie, come di norma, abbiamo trovato un’esposizione dedicata al Procione e i suoi Amici con tanto di guida turistica. L’esposizione comprendeva il costume del Procione e di Mysterion, il casco del Dottor Caos, il triciclo del Procione, l’allarme del Procione e i suoi Amici, i fumetti delle origini dei vari supereroi e molto altro. Un modo davvero originale per immergere i visitatori nell’universo di questo gioco.
Per fortuna che la presentazione non era limitata a costumi e fumetti perché abbiamo visto qualcosa in più anche sul gioco. Per prima cosa la personalizzazione del nostro PG, molto variata come nel primo South Park. Nulla di davvero nuovo sotto il sole anche se fa piacere sapere che uno dei punti cardine dello scorso titolo ritorna anche qui. Tuttavia il punto centrale della presentazione non erano vestiti ed elementi di contorno ma un elemento centrale: i combattimenti. In Stick of Truth, il primo South Park, il sistema di combattimento non ha certo fatto l’unanimità. Ora, durante gli scontri a turno tipici degli RPG, i ragazzi si muovono su delle griglie di combattimento che mostrano la portata dei colpi. Le zone sono divise in verdi e rosse, le prime sono zone raggiungibili mentre le seconde evidenziano la zona d’effetto dei nostri colpi. Grazie ad un sistema di carte possiamo scegliere i combattenti e attivarli sul campo di gioco. Ci sono ovviamente ancora oggetti utilizzabili in combattimento come i burritos per recuperare punti vita e ritornano i super attacchi, da usare con parsimonia, per dare una svolta agli scontri.
Nonostante tutto l’impegno di Ubisoft per rendere la presentazione di Fractured But Whole memorabile (e in effetti ci sono riusciti) del gioco abbiamo visto poco più di cinque minuti. Una piccola lotta tra i ragazzi, per altro interrotta brevemente da un auto di passaggio sulla strada in cui si trovavano. Qualche personalizzazione del nostro PG. Parecchie battute e scorreggie. Non sappiamo ancora nulla sulla durata del gioco o sulle altre novità presenti. In attesa di saperne di più però almeno abbiamo la certezza che questo gioco, ancora più del primo, ha le carte in regola per piacere ai fan di South Park.
