Il genere zombie è decisamente inflazionato. Dead Island, Dead Rising, Dying Light, State of Decay… la lista va avanti ancora parecchio. Ma pare che Bend Studio abbia da dire la sua perché durante la conferenza di PlayStation è stato annunciato Days Gone. Durante l’E3 siamo andati a vedere la demo a porte chiuse.
In Days Gone il mondo è andato a rotoli. Gran parte dell’umanità è stata infettata da un misterioso virus che ha reso le persone molto più simili ad animali feroci che esseri senzienti. I freakers, così vengono chiamati gli “zombie” sono veloci, letali e senza nessuna pietà. Noi interpretiamo un drifter, uno dei pochi sopravvissuti al contagio, sempre alla ricerca di risorse e oggetti per sopravvivere. La demo che abbiamo visto inizia esattamente nello stesso modo visto alla conferenza. Il protagonista scende dalla moto, che fungerà anche da inventario esteso per immagazzinare oggetti raccolti, per avventurarsi all’interno di un complesso di case di legno. A differenza di quanto visto sul palco di Sony però nella demo che abbiamo visto noi gli sviluppatori di Bend Studio hanno fatto il giro più lungo attorno ai caseggiati.
Ci è stata mostrata l’interazione con il mondo di gioco, che permette per esempio di far cadere oggetti pesanti addosso ai mostri o di rallentarli in modo di permetterci di fuggire. Il gioco offrirà una meteo dinamica e un ciclo giorno/notte che influiranno pesantemente sul gameplay e sul comportamento dei freakers. Non abbiamo potuto scoprire dettagli in più ma almeno sappiamo che ci sarà questo elemento da tenere in conto quando pianificheremo le nostre incursioni nelle zone piene di infetti. L’approccio diretto visto nella demo non è nemmeno l’unico possibile visto che, se vogliamo, sarà possibile avere un approccio completamente stealth, eliminando solo pochi freakers selezionati per passare inosservati dietro le linee nemiche. Per sopravvivere dovremo sfruttare le poche risorse disponibili. Una lattina può diventare un silenziatore per la pistola, un airbag di un’auto un esplosivo. Gli sviluppatori non hanno voluto sbilanciarsi troppo rivelando la portata reale del sistema di crafting di Days Gone, preferendo mantenere la cosa segreta.
Per quanto riguarda la trama non si sa molto, oltre al fatto che sono passati due anni dal contagio. Il personaggio principale, Deacon, è un ricercato anche se non sappiamo per quale crimine. Ci è stato detto che il mondo di gioco sarà molto grande e variato anche se, ancora una volta, non è chiaro se sarà strutturato come open world. Ovviamente il pensiero, a questo punto, va a The Last of Us. Gli sviluppatori non sono stati certo timidi citandolo come una delle ispirazioni per Days Gone anche se, assicurano, non è una copia del titolo di Naughty Dog ma ha parecchi elementi distintivi. Bend Studios parla di story driven game con elementi sandbox.
Visivamente il titolo mi ha lasciato un’ottima impressione essendo uguale a quanto visto alla conferenza. L’orda di freakers che insegue il personaggio è davvero vasta e interagisce in modo corretto con il mondo di gioco, sia aggirando gli ostacoli sia arrampicandosi ovunque. L’area di gioco non è forse immensa ma è zeppa di dettagli e di elementi con cui interagire. Insomma, Days Gone ha la sua da dire nell’inflazionato mondo dei giochi a tema zombie. Sono molto curioso di poterlo provare con mano personalmente.
