Allo stand Ubisoft di quest’anno non c’erano solo Assassin’s Creed e Rainbow Six ma anche qualche produzione più sperimentale e interessante. Eagle Eye, proof of concept mostrato dal Ubisoft Montreal è un progetto per dimostrare l’applicazione della realtà virtuale in situazioni di gioco reale. Indossato un Oculus DK2 e imbracciato un controller di Xbox 360, ci siamo fatti un giretto nella VR secondo Ubi.
In Eagle Eye siamo dentro la testa di una maestosa aquila che sorvola una mappa stilizzata di Parigi presa direttamente dall’ultimo Assassins’ Creed. Tramite i movimenti della testa possiamo indirizzare il volo del rapace, con il pad invece potevamo accelerare o rallentare. Scopo della tech demo era di raccogliere una bandiera e portarla in un punto luminoso nel cielo. Una sorta di cattura la bandiera 2v2 a colpi di urli di aquila e di virate mozzafiato tra i vicoli della città. Inizialmente, durante la fase di “riscaldamento” in cui abbiamo potuto svolazzare tranquillamente sentivo un pochino di nausea che però è scomparsa immediatamente la mia mente si è concentrata sulla sfida. Eagle Eye è divertente e immediato ed è la dimostrazione che un concetto semplicissimo come questo funziona alla grande. La seconda demo che ho visto era la famosa scena di Far Cry 3 in cui Vaas si interroga sul significato della parola “insania”. La scena era però in prima persona, nel senso che ero io legato ad un mattone in cima ad un burrone con un fiume minaccioso in fondo. Dopo aver farneticato per un po’, Vaas mi ha spinto giù nell’acqua e la demo si è conclusa. Un altro proof of concept che dimostra come Ubisoft stia sperimentando non solo gameplay ma anche story telling in realtà virtuale. Questa demo non era molto impressionante a livello tecnico e serviva solo a dimostrare che vivere una scena in prima persona, con gli occhi del personaggio, cambia le cose a livello emotivo. I ragazzi di Ubisoft Montreal non si sono di certo sbilanciati, ma hanno rivelato che stanno preparando titoli VR per uscire al lancio dei vari Oculus, Vive e compagni. Non ci resta che aspettare.