La giornata di oggi è stata all’insegna dell’hardware per Dave e Caste qui alla Gamescom. Il nostro tour è iniziato con una delle aziende più in vista e sicuramente tra le più innovative del settore: Razer. L’azienda californiana, fondata da un ex avvocato diventato pro gamer ha un catalogo di prodotti davvero impressionanti che spaziano da tastiere a laptop, senza tralasciare vestiti e gadget assolutamente indispensabili come gli occhiali da sole da gaming (che però, una volta provati vorremmo possedere davvero!). Quando abbiamo avuto conferma del nostro appuntamento con Razer dunque non ci siamo fatti attendere e siamo andati a curiosare.
I prodotti portati da Razer in fiera sono l’Orbweaver Chroma, la tastiera DeathStalker Chroma, il tappeto del mouse Firefly (niente a che vedere col telefilm) e per finire il mouse Mamba normale e Tournament Edition. Quattro prodotti del tutto complementari che rappresentano una scelta interessante per i gamer pro e non pro. Vediamoli separatamente!
Il Razer Orbweaver Chroma è forse l’oggetto più curioso che abbiamo visto, anche se in effetti non è una prima assoluta, visto che è un modello seconda generazione. Come vedete dall’immagine qui sotto in pratica è un sostituto per la tastiera. È dotato di 20 pulsanti meccanici, un thumb-pad a otto direzioni e supporti per la mano regolabili. Molto comodo da usare, almeno per il breve test che abbiamo fatto oggi, è completamente programmabile per soddisfare ogni evenienza. I tasti possono essere i classici WASD, essere macro o singoli altri tasti della tastiera normale. Si illuminano in modo indipendente e grazie all’SDK di Razer è possibile creare dei programmini che modificano l’illuminazione in modo dinamico, per esempio per segnalare che il cooldown è finito. Molto apprezzabili i tasti meccanici che richiedono una forza d’attivazione di 50 grammi e grazie al thumb-pad che può agire da modificatore, possiamo passare da 20 a un sacco di macro registrabili. Personalmente rimango ancora un po’ perplesso nei confronti di questo Orbweaver, ma è assai probabile che finirei per apprezzarlo. Di sicuro un idea interessante.
Continuiamo la nostra panoramica con la Razer DeathStalker Chroma, tastiera da mouse dal prezzo mid-range (sui 120CHF). Dotata di tasti a membrane con una distanza d’attivazione di soli 2 millimetri. Comoda, versatile e retroilluminata (in tre zone però, non a tasto singolo) sembra essere una buona scelta se non vogliamo una rumorosa tastiera meccanica. Tra i dati tecnici troviamo un ultrapolling da 1kHz, anti-ghosting fino a 10 tasti premuti simultaneamente e macro registrabili al volo. L’ergonomia è piacevole, specialmente per quanto riguarda la zona in cui appoggiare i polsi.
Prossimo sulla nostra lista è il Firefly. Chiamarlo tappetino del mouse è quantomeno riduttivo visto che per cominciare va collegato ad una porta USB del vostro PC per l’illuminazione dinamica (ben 16.8 millioni di colori possibili!). La superfice è incredibilmente omogenea e lo scorrimento del mouse si fa in modo naturale, quasi fosse un piccolo hovercraft. Razer promette performances da urlo e non vediamo l’ora di poterlo provare nell’intimità della nostra redazione, quando sarà disponibile sul mercato. Il che ci porta al prossimo e ultimo device della nostra lista!
Il Razer Mamba è un mouse da gaming, come ne abbiamo visti molti sulle nostre pagine. Disponibile in due versioni, normale e tournament, supporta accelerazioni fino a 50G, distanza di cut-off di soli 0,1 mm, ha un sensore da ben 16’000 DPI regolabili a intervalli di 1DPI (assurdo!), 9 tasti programmabili, connettività sia wired che wireless e supporta una tecnologia che Razer chiama Adjustable Click Force. Quest’ultima cosa misteriosa significa che possiamo regolare con quanta forza dobbiamo premere i tasti destro e sinistro per fare click. Potrà sembrarvi inutile, ma pensate ad uno shooter in cui un solo colpo di fucile da cecchino fa la differenza oppure ad un MOBA in cui è il rateo di click a contare. Nel primo caso vogliamo dover premere con più forza, mentre nel secondo vogliamo premere con pochissima forza ma farlo velocemente. Un’idea davvero rivoluzionaria questa, specialmente per i pro gamer. Il modello tournament non possiede l’Adjustable Click Force ed è solo wired per offrire la minor latenza possibile.
Tutti i prodotti di cui abbiamo parlato supportano Synapse, il sistema d’illuminazione coordinato di Razer. In pratica con un solo click possiamo cambiare i colori di tastiera, mouse, tappetino e Orbweaver. Una feature più che altro estetica che però ha decisamente un suo perché, specialmente se avete tutti i prodotti coordinati. Un tocco di classe insomma. Il nostro tour presso l’hardware maker californiano si è concluso con tanta bava da parte nostra e non vediamo l’ora di potervi parlare in dettaglio di più prodotti possibili.