Ogni anno ci si aspetta una Top Ten alla fine dell’anno e ogni anno c’è il solito problema che non si è riusciti a vedere tutti i film di quell’anno, mentre l’anno nuovo è già iniziato. Quest’anno, per poter pubblicare la lista dei miei film preferiti quando l’anno trascorso è appena dietro l’angolo ho deciso di includere film che tecnicamente appartengono al 2012, ma per vari motivi (soprattutto legati alla distribuzione) sono usciti solo nel 2013. Quindi non offendetevi se alcuni di questi film compaiono come del 2012 su IMDb.
2013 è stato un anno ricco di sorprese e bei film a livello internazionale . Tanti bei film li scopriremo solo nel 2014. Ma per adesso: Ecco i miei film preferiti del 2013 (Nota bene: preferiti, non sto dicendo che sono i “migliori”). Se i nostri lettori vogliono condividere i loro preferiti, sono sempre ben accetti i commenti nella sezione commenti.
1o. Our Sunhi (titolo originale: U ri Sunhi) di Hong Sang-soo
Al decimo posto, ecco un film dalla Corea del Sud, uno dei miei paesi preferiti per quanto riguarda il cinema. Il regista Hong Sang-soo ha vinto il premio per Miglior Regista al festival di Locarno, dove ho avuto l’occasione di visionare questa pellicola. Il primo impatto con il film non fu particolarmente esaltante e di certo non era il mio film preferito del festival, ma con il passare del tempo è stato il film che mi è rimasto di più ed al quale stranamente mi trovo a pensare di più. Il film è molto semplice, forse addirittura minimalista sia nella storia, che nella struttura e l’esecuzione. Si tratta di tre gentiluomini tutti interessati nella stessa donna. È un po’ ripetitivo e lento forse, ma molto onesto e realistico, le qualità che preferisco in un film, insomma.
9. Frances Ha di Noah Baumbach
Quanto mi piacciono le storie di ragazzi privilegiati che abitano a New York e cercano di trovare la propria strada. Frances Ha (Greta Gerwig) è una giovane donna molto simpatica e socievole che cerca di capire cosa fare con della sua vita. Filmato in bianco e nero con tante belle musiche usate in modo idiosincratico il film è un bel ritratto della capitale artistica degli Stati Uniti e dello stile di vita bohème. L’atmosfera molto rilassata e un po’ ingenua, che riflette il carattere del personaggio, permettono allo spettatore di immedesimarsi facilmente con il personaggio principale. Il film è uno studio della protagonista, Frances, e non molto di più. Il film funziona soprattutto grazie a Greta Gerwig, che ha anche scritto il film insieme al regista, ed è un’attrice eccezionale.
8. Reality di Matteo Garrone
Un’affascinante ritratto di Napoli e di come la nostra cultura è ossessionata dal voler essere una celebrità. Reality è la storia di un uomo e la sua fissazione con il reality Il grande fratello. Luciano (Aniello Arena) vuole essere a tutti i costi in TV. È molto interessante come gradualmente sembra impazzire e perdere il contatto con la realtà. Il film è fotografato veramente in modo stupendo, ci sono molte riprese davvero bellissime e ovviamente sono anche un grande fan dell’uso della telecamera mobile. Il film ha vinto il Grand Prix al festival di Cannes ed è veramente meritatissimo. Aniello Arena è molto convincente nel ruolo del protagonista e mi piace come il film lo ritrae in modo ematico senza ridicolizzarlo o giudicarlo.
7. To the Wonder di Terrence Mallick
Chi può dire di capire veramente i film di Terrence Mallick? Io no di certo, però sono sempre bellissimi, poetici e molto romantici. Impossibile resistere. To the Wonder è un altro di quei film che non mi è piaciuto immediatamente, ma con il passare dei giorni, non ho potuto fare a meno di pensare a quanto fosse intenso e ricco di emozioni. La trama, molto vaga, ma gli attori sono veramente fenomenali. Nel cast spiccano nomi come Ben Affleck, Olga Kurylenko, Rachel McAdams e Javier Bardem. Ovviamente però la parte migliore del film è la fotografia di Emmanuel Lubezki che rende ogni scena del film incredibile. È un film che ti lascia quasi senza fiato.
6. Before Midnight di Richard Linklater
Sicuramente una delle mie trilogie preferite. Before Midnight è la conclusione perfetta per una storia d’amore imperfetta. Quello che mi piace della Before trilogy di Richard Linklater è proprio il fatto che mostra come una relazione non è fatta solamente di momenti piacevoli, ma anche litigi e problemi. Come sempre anche in questo terzo film Ethan Hawke e Julie Delpy sono molto bravi nei loro rispettivi ruoli. I dialoghi sono da sempre il punto forte di Linklater e Before Midnight di certo non è da meno. Di sicuro non succede molto in un film come questo, ma sono i personaggi complessi, la loro relazione e le loro interazioni che rendono la storia comunque interessante. ‘Midnight’ è forse il meno divertente della serie, ma è anche lavoro più maturo di un regista che non smette mai di stupirmi.
5. Blue Jasmine di Woody Allen
E a proposito di registi che continuano a sorprendermi ecco Woody Allen, che all’età di 78 anni continua a produrre capolavori come se avesse appena iniziato a lavorare. Blue Jasmine è uno dei suoi pochi film drammatici, ma se si conosce un po’ il regista si sa che uno dei suoi idoli era Ingmar Bergman. A differenza di un film come Interiors tuttavia, Blue Jasmine non è un omaggio a Bergman, ma un film drammatico secondo Allen. Insieme a Javier Aguirresarobe (direttore della fotografia di Pedro Almodóvar) e Cate Blanchett, Allen filma la storia di una povera donna sull’orlo di una crisi di nervi. Il contesto è la crisi economica, che permette al regista di discutere temi come le differenze di classi sociali e come chiedersi cosa conta veramente nella vita.
4. Spring Breakers – Una vacanza da sballo (titolo originale: Spring Breakers) di Harmony Korine
Quando ho sentito che Harmony Korine avrebbe fatto un film con un cast di attrici Disney devo ammettere che ero sia curioso, che preoccupato. Poteva essere solamente una trovata pubblicitaria, ma Spring Breakers è molto di più che marketing geniale. Si tratta di un film che ci ricorda quanto sia corruttibile l’animo umano. Sesso, droga e dubstep rendono questo uno strano mix di teen movie e cinema d’autore. Illuminato per lo più da luci neon e con un cast in bikini (o senza) per la maggior parte del film, Spring Breakers è uno dei film più intriganti dell’anno. La colonna sonora di Skrillex e Cliff Martinez è semplicemente perfetta. James Franco è follemente amabile come Alien, il gangster che crede di vivere in Scarface. Questo film mi ricorda molto anche il videogame GTA: Vice City. Sensazionale.
3. Il sospetto (titolo originale: Jagten) di Thomas Vinterberg
A volte basta poco per convincermi a vedere un film, anche un solo attore. In questo caso: Mads Mikkelsen. L’attore danese è semplicemente fantastico e sicuramente uno dei più bravi al momento. In questo film del regista danese Thomas Vinterberg (Festen) da’ una performance da Oscar. Jagten è un film su un uomo che viene accusato ingiustamente di pedofilia. Si tratta di un film incredibilmente intenso e pieno di suspense, molto pesante da sopportare, perché il personaggio di Mads subisce ogni genere di ingiustizie. Vedere questo film al cinema appena era uscito è stata una delle esperienze audiovisive più belle dell’anno. Tosto, ma molto memorabile.
2. La grande bellezza di Paolo Sorrentino
Il film rende veramente giustizia al suo titolo. La grande bellezza è veramente uno dei film più belli dell’anno, sia a livello puramente visivo che a livello di intrattenimento. È difficile non parlare di questo film senza menzionare il capolavoro di Federico Fellini La dolce vita. Il film di Sorrentino sembra una sorta di sequel non autorizzato dove rincontriamo il personaggio di Marcello, ma invecchiato. Un film dai toni molto esistenziali, si interroga sul senso della vita, delle cose, sull’amore, sulla religione, sull’arte. È veramente un capolavoro e come Frances Ha è già stato acquistato dalla prestigiosa Criterion Collection e quindi potrà godere di una maggiore e migliore distribuzione quest’anno. Spero davvero che molti daranno una chance a questo film.
1. The Bling Ring di Sofia Coppola
The Bling Ring era il mio film più atteso del 2013 e diciamo pure che non mi ha deluso. Il film di Sofia Coppola è spettacolare in tutti i sensi. Non è il suo film migliore, ma di sicuro un film che cattura perfettamente lo zeitgeist come si suol dire. È divertente, irriverente e molto fashion. Il soundtrack è molto “del suo tempo” e di sicuro fra qualche anno questo film sembrerà antiquato e superato, ma è proprio questo che lo rende così importante. Il fatto che è un ritratto molto accurato dei nostri tempi materialisti. I personaggi superficiali e quasi antipatici di The Bling Ring che ci piaccia o meno ci mostrano una realtà in cui viviamo e della quale tutti facciamo parte, chi più chi meno.