Provata la Playstation VR

Dopo anni di sviluppo abbiamo messo le mani sulla versione definitiva di Porject Morpheus, alias Playstation VR. Il visore per la realtà virtuale targato Sony è pienamente compatibile a Playstation 4, cosa che aveva fatto sorgere qualche dubbio viste le caratteristiche tecniche della console casalinga.

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Abbiamo testato tre software: una demo Playstation VR World, Driveclub VR e Bound. In maniera preliminare e a freddo: non ci è piaciuto. Non tanto per la qualità dei sensori, di costruzione o di pura estetica, quanto per la qualità dell’immagine. La risoluzione degli schermi in cui vedevamo l’immagine non era delle migliori. La risoluzione era effettivamente molto bassa, magari non ci sanguinavano gli occhi per modo di dire, ma poco ci mancava. Sembrava di giocare incollati a un grande schermo con riproduzione video in PAL. Peccato, poiché questa risoluzione inficia la sensazione di immersione che dovrebbe trasmettere l’esperienza della realtà virtuale.

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L’unico in cui la risoluzione non ha giocato un ruolo decisivo per il fattore immersione, è stato Until Dawn Rush of Blood. Quest’ultimo è un titolo VR in cui il giocatore viene piazzato in una sorta di casa di fantasmi, le pistole per uccidere i mostri invece sono gestite da due Playstation Move. Anche se la risoluzione era bassa, l’ambientazione e gli elementi a sorpresa sono stati sufficiente per spaventarci a sufficienza. Impressionante la precisione di spostamento delle pistole e di come sembrano realmente nelle nostre mani. Purtroppo non abbiamo provato altri titoli come Robinson, Batman: Arkham VR e via dicendo, non possiamo dare un’opinione completa sul prodotto. A nostro modo di vedere, per quello che offre qualitativamente parlando il salto non vale la candela. Molto probabilmente assisteremo alla commercializzazione di un sensore più risoluto grazie all’arrivo di Playstation 4 Neo, e giocare alla realtà virtuale alla pari dei competitor come HTC Vive o Oculus Rift.

Nota positiva per i sensori, quelli funzionano molto bene e sono su un altro livello qualitativo se confrontati con i display integrati. La prospettiva ingame cambia molto velocemente e segue fedelmente lo spostamento della nostra testa. Nel caso che l’immagine non sia centrata, è sufficiente premere opzione sul Dualshock per ricentrarla tranquillamente.

Scritto da : Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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