Picross è una serie divenuta molto celebre tra i dispositivi portatili di Nintendo, tanto che è stata pubblicata una nuova versione, come avete percepito, stiamo parlando di Picross E6. Per chi non conoscesse Picross è un titolo basato sui Nanogram, o meglio conosciuto come Paint by Numbers (dipingere con i numeri) ed è sviluppato da Jupiter, casa nipponica con sede a Kyoto, del quale, per chi ha un po’ di anni come il sottoscritto, è la stessa del celebre Mario’s Picross (Gameboy) e Mario’s Super Picross su (SNES), usciti entrambi nel lontano 1995.
Numeri = pixels
Questa equazione è il motivo che porta tanti utenti ad adorare i Nanogram, del quale tramite una griglia, suddivisa in celle per righe, si dovrà individuare il punto di “colorazione” del quadrato (pixel) nel minor tempo possibile e senza fare errori (o possibilmente il meno possibile). Sembra molto confusionale all’inizio, ma dopo alcune semplici istruzioni e puzzle elementari con griglie 5×5, si capirà immediatamente la logica per procedere alla soluzione.
Per iniziare si parte (generalmente) dalla riga che contiene più pixels (per esempio se in una griglia 5×5 c’è una riga con il numero 5, significa che quella riga è completamente colorata di grigio) e si colorano le caselle con la matita (il numero corrisponde a le caselle da riempire che si susseguono). Successivamente si andrà a costruire dalla riga con dei campi già riempiti e aiutandosi con le varie assi (verticale o orizzontale). Si continua a completare il disegno facendo attenzione che i numeri delle righe, sia in verticale sia in orizzontale, siano corretti. Ovviamente ci sono delle caselle che non devono essere riempite, e se per sbaglio proviamo a colorarle, si riceverà una penalità: sarà aggiunto del tempo sulla realizzazione dell’opera.
Le modalità sono sempre le stesse: Picross (sono dei “semplici” puzzle in griglie da 5×5, 10×10, 15×15 e 20×15), Micross (si hanno 2 dipinti 80×80, dove inizialmente si risolve il primo enigma che da la “forma” e successivamente si risolveranno al suo interno ulteriori griglie 10×10, dove al suo completamento si rivelerà una parte del dipinto nascosto) e per finire c’é Mega Picross (una versione di Picross ma con una regola particolare, infatti ci sono dei numeri grandi evidenziati sul lato che occupano almeno 2 righe, dove viene indicato che nel loro interno saranno presenti delle caselle colorate che si susseguono ma con la particolarità che non devono essere per forza allineate in orizzontale o in verticale come l’altra modalità originale, ma che potranno essere collegati tra di loro anche andando un po’ su una riga e un po’ nell’altra affianco come ad esempio ad un serpente fatto di sette caselle).
Doppioni e niente di più:
Una delle “novità” proposte in questo capitolo è la possibilità di risolvere diversi rimpicapi sia in modalità Picross sia in modalità Mega Picross. Peccato che si trattano solamente di doppioni, dove cambia solo la sequenza di rappresentazione dei numeri sul bordo. A livello grafico non si nota nessun cambiamento d’interfaccia, struttura o disegno tranne che per la colorazione grigio scuro, invece del viola sulla e5, arancione sulla e4, ecc… Un’altra delusione è quella che in questo ultimo capitolo non è presente nessun bonus per chi ha acquistato le penultime versioni (come già successo nella versione e5). Infatti questi livelli aggiuntivi, sono accessibili solo a chi ha acquistato in precedenza Picross e1,e2 o e3, mentre per chi invece avesse la e4 e/o e5 non si otterrà nulla.
Novità forse.. o forse no:
Sotto impostazioni sarà possibile personalizzare l’animazione della colorazione della casella con: classica, gira e rompi. Unico pregio. Ma oltre a questo minimo dettaglio, trovato per caso nelle impostazioni, altre vere particolarità non sono presenti. La regola “squadra che vince non si cambia” poteva funzionare inizialmente, ma dopo 6 versioni “la squadra” incomincia ad invecchiare e dopo sarà troppo tardi per “piangere sul latte versato”.
Se nella penultima versione era il voto 4.5, purtroppo questa volta il voto si abbassa nuovamente. Più che un titolo “nuovo” è una DLC della prima versione senza nessun cambiamento sostanziale. Se avete già giocato ai precedenti capitoli e siete “assetati” di nuovi puzzle, Picross e6 sarà un buon acquisto da portare nella vostra console portatile. Altrimenti se siete curiosi, potete scegliere una versione qualsiasi, specialmente dalla versione E4 alla E6, anche perché non c’è alcuna differenza (forse il prezzo).
Concludendo la cosa che mi delude maggiormente é quella dei doppioni, facendomi percepire che alla Jupiter, forse, mancano idee per realizzare nuovi puzzle. Sarà la fine della serie? oppure arriverà un ulteriore e7 prossimamente?