Pentiment: l’avventura RPG provata alla gamescom

Obsidian Entertainment non cessa di stupire e sorprendere, questo è certo. Durante la gamescom siamo stati a provare il nuovo, e sicuramente non per tutti, Pentiment. Un gioco d’avventura punta e clicca con una grafica presa dritta dritta dai manoscritti miniati del medioevo. No, non stiamo affatto scherzando.

Pentiment, come detto, è un gioco d’avventura d’ispirazione estremamente classica. Nel gioco, che si svolge in periodo tardo medioevale, nella Baviera del XVI, dovremo indagare si una serie di omicidi che gravitano attorno all’abazia di Kiersau. Se vi è passato per la mente “Il Nome della Rosa” sappiate che non siete assolutamente gli undici. Ma il protagonista non si chiama Adso, bensì Andreas, quindi non crucciatevi più di tanto. Il nostro Andreas, come detto, dovrà tentare di risolvere una serie di omicidi ma tutti gli indizi sembrano confermare Fratello Piero, un amico di Andreas, come il responsabile. Il legame d’amicizia che lega i due spingerà il protagonista a lanciarsi nelle indagini per tentare di scagionare l’amico.

La demo si apre con diverse scelte per creare il background del nostro personaggio, che spaziano da cos’abbia studiato all’università, quali attività abbia svolto e dove abbia vissuto. Una delle scelte, obbligata nel nostro caso, è stata un periodo trascorso tra Basilea, Berna e Friburgo, imparando anche un po’ di francese e italiano oltre ad una fondamentale comprensione del latino. Elementi da RPG che ad un primo sguardo possono sembrare solo di contorno ma che ben presto realizzeremo essere più importanti di quanto non pensassimo. Il background del personaggio sarà infatti uno degli elementi che determineranno quali e quante opzioni potremo usare durante il gioco, ad esempio fornendoci informazioni fondamentali per capire motivazioni, usi e costumi del gioco.

Non che ovviamente ci sarà una scelta sbagliata ma, visto il contesto in cui andremo ad agire, certe scelte potrebbero fornirci un certo vantaggio iniziale. Immaginiamo di assistere ad un’autopsia: un Andreas con conoscenze di medicina sarà avvantaggiato rispetto ad uno che si è dedicato di più allo studio della religione! Il gioco offre insomma molte scelte, molte differenti direzioni e non tutte per forza poteranno alla scoperta del colpevole degli omicidi! In più Pentiment introdurrà una gestione temporale, con un ciclo giorno-notte, che finirà per influenzare le nostre opportunità di incontrare determinati personaggi e situazioni. Le scelte del giocatore insomma saranno molte, ripetute e non per forza le migliori possibili!

Proprio in questa direzione si è svolta la nostra demo, spesa inizialmente a discutere con i vari abitati del villaggio che hanno rivelato molte informazioni su personaggi di cui non avevo davvero una conoscenza diretta (la demo non si svolgeva ad inizio della storia) ma nulla di davvero utile per le mie indagini. Sono poi finito impegolato in una lunga side quest per una vedova scorbutica e persino un tantinello blasfema, a raccogliere rami nella foresta nel tentativo di scucirle informazioni. A detta degli sviluppatori, la demo poteva andare in modo drasticamente diverso, con persino una rapida scoperta di informazioni utili per scagionare Fratello Piero dall’accusa di omicidio. Peccato che il nostro Andreas abbia preferito cazzeggiare nei boschi appresso ad una maleducata vecchina!

Lo stile grafico, lo vedete negli screenshot, non potrà che dividere la critica e i giocatori. Animazioni rigidine, stile grafico medioevale con tanto di animali assolutamente ilari (ma anche assolutamente in linea con lo stile del tempo). Siamo dell’opinione che uno stile simile o piacerà o non piacerà con poche persone che si ritroveranno sulla linea di demarcazione. Anche il testo, per lo meno di default, sarà in uno stile più amanuense, con la possibilità però di attivare dei font più moderni e leggibili.

Per finire il gioco offrirà un suo gioco di carte, vagamente ispirato al poker con un sistema di puntate e lasciate. Il giocatore dovrà essere tra i primi tra i 4 contendenti a creare una coppia tra le carte in mano e quelle che via via vengono pescate dal mazzo. Durante la partita assisteremo a soventi discussioni tra i vari giocatori, un tocco piuttosto spassoso. In Pentiment troveremo questo ed altri mini giochi che potranno, in determinati casi, addirittura aiutare nel proseguimento della storia.

Pentiment è intrigante ma non sarà probabilmente un gioco per le masse. Un gioco d’avventura punta e clicca con elementi RPG è interessante e probabilmente una chicca per gli amanti delle avventure grafiche. In ogni caso il gioco sarà incluso nel Game Pass dal 15 novembre prossimo, quindi provarlo sarà piuttosto facile!

Written by: Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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