Oculus Rift è una di quelle tecnologie che ci fa sbavare come lama, poche balle. Dopo mesi e mesi di concupiscenti sguardi a video su youtube e letture di articoli entusiasti abbiamo avuto ben 2 minuti a tu per tu con un prototipo in HD del Rift. Per chi non lo sapesse, Oculus Rift è un casco per la realtà virtuale che promette visione stereoscopia e tracciamento dei movimenti della testa in tempo reale.
Due minuti sono una vera e propria miseria e quindi non potrò essere super dettagliato, diciamo che posso solo riportarvi le mie impressioni. E mamma mia quanto sono positive! Dopo una breve introduzione su come si usa il casco e una frettolosa regolata alle lenti del visore, ecco che dalla Halle 10.1 della Gamescom mi sono ritrovato nella plancia di un mech da combattimento. Il gioco provato è Hawken, uno shooter a bordo di robottoni in prima persona (per forza!). Tralasciamo il gioco, perché due minuti sono a malapena sufficienti per riprendersi dallo shock dell’Oculus. Per prima cosa, il visore ha un’ottima risoluzione e da una sensazione di profondità che supera di gran lunga quella del cinema 3D. Dall’interno del mech potevamo girare la testa e osservare la strumentazione in totale libertà, mentre il movimento della camera e del mech erano gestiti tramite un normale pad di Xbox 360 (con questo non voglio però dire che Oculus Rift sia supportato dalle console!).
La sensazione di libertà in game e di estraneazione dal mondo reale comunque è totale, in brevissimo tempo ci dimentichiamo dove siamo e, complice anche un headset di qualità, siamo davvero nel gioco al 100%.
Ho provato a utilizzare i razzi del mech per raggiungere la cima di un palazzo. Guardare giù dal bordo mi ha dato un vago senso di vertigine e prima di saltare giù ho esitato almeno mezzo secondo. L’impatto col suolo poi è stata una sorpresa che mi ha fatto sobbalzare. Oculus Rift ha un potere incredibile nel trascinarci via dal nostro salotto e grazie al supporto all’alta definizione del nuovo prototipo, le immagini sono davvero belle.
Rimane il dubbio sulla suo effettivo supporto da parte delle software house (Valve e Epic supportano già ufficialmente il Rift nei loro motori grafici) e ovviamente una delle incognite maggiori riguarda un utilizzo prolungato. Il caschetto non è affatto pesante e anche piuttosto comodo, ma un conto sono 2 minuti, un conto sono 2 ore. In più, se siete abituati a giocare assieme ad altre persone sul divano con voi, non potrete più farlo perché sarete totalmente isolati dal mondo esterno. Tutto sommato però le speranze sono molto più delle paure e tutta la redazione di Joypad (ad eccezione di Bizio) non vede l’ora di mettere le mani sul prodotto finale. Sfortunatamente né data né prezzo finale sono stati annunciati… noi speriamo per metà 2014!
