Puntuale come i cappellini lanciati sul ghiaccio dai tifosi di casa al compimento di un hat-trick, ecco arrivare sul mercato l’ultimo capitolo della serie dedicata all’hockey su ghiaccio più longeva ed amata (nonché unica!) al mondo: NHL 16. Dopo il grossolano offside commesso da EA Sports con NHL 15, sarà riuscito il colosso di Burnaby a farsi perdonare? Scopriamolo insieme con una rapida carrellata delle novità principali contenute nella nuova versione.
Il passaggio alla next-gen non è stato indolore nemmeno per la serie NHL. L’anno scorso, infatti, dietro le quinte si è lavorato veramente sodo per riuscire a proporre qualcosa di entusiasmante che sfruttasse appieno le potenzialità delle nuove console, ma purtroppo il prodotto finale non è stato all’altezza delle aspettative (peraltro sempre giustamente elevate) dei fans. Parlando con gli sviluppatori, mi è comunque sembrato di capire che tutto questo sia stato dovuto principalmente al fatto che il tempo a disposizione per rifare completamente da zero un gioco di questo calibro, con anni di esperienza sulle spalle sulle console passate, sia stato assolutamente insufficiente. Di questo bisogna effettivamente darne atto e la scelta di escludere alcune funzionalità e modalità di gioco è stato un compromesso doloroso ma necessario. Quest’anno però non ci sono scuse visto che EA Sports ha avuto un altro anno di tempo a disposizione per mostrare a tutti quanti il vero valore del gioco. La prima piacevole novità consiste quindi nel vedere finalmente il ritorno di alcune modalità scomparse in NHL 15, ossia: la ricomparsa della EA Sports Hockey League, la modalità online 6-vs-6 e l’intramontabile modalità cooperativa in locale. Una delle aggiunte più importanti invece si chiama “Visual On-Ice Training”. E questo è forse la feature che, almeno a prima vista, risulta essere più d’impatto relativo al gameplay. Come funziona? A video verrà mostrato una sorta di aiuto visivo che aiuterà il giocatore a capire, ad esempio, se un tiro o un passaggio andranno a buon fine oppure, se l’aiuto è presente sullo specchio della porta, sarà utile per cercare di capire quale porzione non è coperta dal portiere e cercare così di sorprenderlo con un tiro angolato o un “one-timer” calcolato ad arte. Per i neofiti sarà sicuramente un ottimo modo per potere cominciare a migliorare il proprio stile. Se i veterani invece non sentono la necessità di questi aiuti visivi, esiste naturalmente la possibilità di disattivarli. Sempre presenti inoltre le modalità Be-a-pro, Be-a-GM, Season, Playoff, Shootout (online e locale), NHL Moments Live e tutta la parte relativa alle personalizzazioni.
Uno degli aspetti di contorno meglio realizzati è di sicuro legato all’aspetto grafico. È stato fatto un lavoro eccezionale nel ricreare ogni stadio, ma non solo, ogni show pre-partita risulta essere quello realmente effettuato nella realtà, le sirene del goal sono quelle autentiche e tutto questo aiuta a creare un’atmosfera fantastica e assolutamente realistica. Tantissime le chicche e gli easter-eggs presenti nel pubblico (e qui vi lasciamo cercare da soli… anche se i green men di Vancouver li troverete molto facilmente). Una graditissima novità di quest’anno è stata l’introduzione di tutte le mascotte delle franchigie di NHL, ricreate ed animate ad arte che reagiranno in base all’andamento della partita. È da NHL 94 che avrei voluto vedere più interazione anche al di fuori del ghiaccio.
Naturalmente, come il titolo da sempre indica, NHL 16 è inspirato principalmente al campionato nordamericano. Non mancano però, e questa è una cosa che personalmente adoro e che aggiunge molto più fascino e profondità al gioco, altri campionati a disposizione dei fans. Oltre alla NHL troviamo infatti AHL (Nord America), Liiga (Finlandia), SHL (Svezia), Czech Extraliga (Repubblica Ceca), DEL (Germania), National League A (Svizzera), CHL (che comprende QMJHL, OHL e WHL) e, novità di quest’anno, GET-ligaen (Norvegia). Nel gioco troviamo naturalmente ancora le “Leggende”, squadre che racchiudono un discreto numero di vecchie star NHL che hanno ormai appeso i pattini al chiodo. Come scritto sopra, anche quest’anno ci sarà il campionato Svizzero. Da NHL 10 in poi la National League A è sempre stata rappresentata nel franchise NHL, e questa è sicuramente un’ottima vetrina mediatica considerando il milione di copie vendute ogni anno. Peccato solo che è andata persa la bella tradizione (durata invero pochi anni), nella quale ogni squadra di NLA aveva la copertina personalizzata con una propria star. Ma questi sono solo pochi dettagli legati al marketing di casa nostra. I roster forniti con il gioco verranno naturalmente aggiornati con le rose attuali nel mese di ottobre inoltrato, ma nel frattempo la modalità per modificare giocatori esistenti o crearne di nuovi è ancora presente. Le piste svizzere? Purtroppo in NHL 16 saranno presenti “solo” le piste nord-americane (speriamo quindi per NHL 17), ma troveremo comunque in NHL Legacy ancora le seguenti piste: Resega (Lugano), Hallenstadion (Zurigo), Postfinance Arena (Berna), Vaillant Arena (Davos) e Bossard Arena (Zugo).
EA Sports ha pensato anche ai possessori delle console di, ormai, vecchia generazione. La versione per Playstation 3 e Xbox 360 non si chiama però NHL 16 ma bensì… NHL Legacy. Perchè questo nome? Perchè in pratica non è stato fatto assolutamente nessun cambiamento rispetto all’anno scorso e quindi si tratta di nient’altro che NHL 15 con i roster aggiornati a questa stagione. Punto. Infine, che essere ritratti sulla cover portasse sfiga, un po’ si sapeva già… e anche quest’anno la “maledizione” ha colpito ancora. Infatti Patrick Kane, ala destra dei Chicago Blackhawks, doveva presenziare nella copertina di NHL 16 insieme al compagno Jonathan Towes. EA Sports, tuttavia, ha fatto sapere di aver deciso di rimuovere il primo atleta dalla boxart, in seguito alla denuncia per stupro che lo ha visto recentemente coinvolto, e che è ora in fase di accertamento. Towes si ritrova quindi a fare, per la seconda volta in carriera, da cover-man solitario. Nella versione svizzera invece è ancora presente Nino “El Niño” Niederreiter, forte ala destra dei Minnesota Wild.
NHL 16 ha passato il test? Assolutamente si! Praticamente è tutto quanto avrebbe dovuto già essere NHL 15… ma con un anno di ritardo. C’è naturalmente ancora margine di miglioramento, ma è di buon auspicio per il futuro della serie: sempre più realistica e di qualità. Incrociate i bastoni e preparatevi all’ingaggio… EA Sports è tornata! (Indovinate di quale squadra è fan chi ha scelto il trailer? La redazione di Joypad però è asquadrifica NdR)