Nexus 5

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Arriva finalmente il Nexus 5, presentato e uscito circa una settimana fa dalla casa di Mountain View e prodotto anche per quest’anno dalla coreana LG. Terminale molto atteso dai fan del robottino verde, o meglio, da coloro che cercano sempre un’esperienza senza personalizzazioni OEM, aggiornamenti veloci, immediati e una buona ottimizzazione generale. Il brand Nexus, creato e supportato da Google stessa, ha da sempre colpito quel tipo di utenza “esperta”: a cui piace non solo vivere un’esperienza pulita dalla personalizzazione dei fork concorrenti (Htc One con la sua sense, Galaxy S4 e note 3 con la Touchwiz, ecc…),lg_logo ma anche per poter moddare e personalizzare a 360 gradi il proprio terminale con estrema facilità e apertura. Un brand che cerca comunque di offrire specifiche da top gamma sborsando la metà del valore degli smartphones della suddetta categoria. Ebbene Nexus 5 è finalmente tra le mani della redazione, in colorazione white dalla taglia di 16 GB di memoria interna. Disponibile anche la versione 32 GB, purtroppo in Svizzera è reperibile solamente la versione meno capiente e, oltretutto, a un prezzo leggermente più alto dell’originale (499 fr contro i 349 Euro ufficiali), dovuto all’assenza del Play Store nello stato elvetico. Noi siamo riusciti a recuperarlo presso Digitec, tutt’ora uno dei pochi negozi che ha disponibilità immediata.

Un ampio display e un SoC da top gamma

440x330-nexus-5-6La prima cosa che salta all’occhio accendendo per la prima volta il terminale è l’ampio luminoso display da ben 5 (4.99”) pollici in Full HD (1980 x 1080 pixel e ben 445 dpi). Di tipologia LCD (un IPS+) i bianchi parecchio luminosi e i colori fedeli molto fedeli alla realtà saltano subito all’occhio. Un tipo di cromatura piuttosto diversa dagli schermi Amoled (adottati principalmente su Samsung e, ultimamente, sul brand Lumia) che tendono a sparare i colori pervia dell’alto contrasto che riproduce il display. Elemento che in questo Nexus 5 tende a mancare, e si può notare inclinando il dispositivo: i neri si trasformano in una sorta di grigino (probabilmente dovuto al settaggio software). Qualità dell’angolo di visuale quindi non proprio eccellente, ma comunque di buon livello. Per molti considerato un grave “difetto”, soprattutto se confrontato al Super Clear LCD 3 di HTC One che si comporta meglio nel contrastare i neri, seppur della stessa tipologia di schermo. A mio modesto parere, è vero che i neri non restano tali come un amoled appena si cambia angolazione, ma comunque il display del Nexus 5 resta molto definito e di buona fattura. Sicuramente non il miglior display full HD in circolazione, ma che si piazza lo stesso fra i top gamma, essendo praticamente il gemello di LG G2 condividendo per un buon 80% lo stesso hardware.

nexus-5-white-blackParlando di hardware top di gamma qualche parola merita il SoC, una delle componentistiche che riprende quella del fratello maggiore LG G2. Stiamo parlando di un processore quad core Snapdragon 800 (krait core 400) a ben 2.3 GHz accompagnato dalla recente adreno 330 a 400 MHz. Per rendere il sistema ancora più fluido non manca l’integrazione di 2 GB ram di tipo LPDDR3 dual channel a 800 MHz (fino a una banda passante di 12.8 GB/s), caratteristica utile per gestire meglio il multitasking dell’ultima distribuzione di sistema Kitkat. Infatti il sistema, anche sotto stress con parecchie personalizzazioni che sfruttano la memoria ram e parecchie risorse (per esempio, toucher pro in combo con glovebox, parecchie notifiche personalizzate e numerosi widget), il telefono resta sempre fluido e non mostra lag. Come per Nexus 4, la reattività di sistema è praticamente perfetta, un effetto burro introdotto in Jelly Bean che si sente ancora di più fin dai primi momenti di utilizzo. Discorso a parte per alcune applicazioni mal ottimizzate, come ad esempio il famoso chrome che tende sempre in microlag o vari inceppamenti inspiegabili. Purtroppo dal lato browser stock Nexus 5 lascia desiderare, ma niente paura: Chrome Beta, Dolphin Browser, Next Browser o Opera girano molto bene e decisi grazie a delle performance molti buone del comparto tecnico. Se poi alla già veloce interfaccia si aggiunge il nuovo compilatore ART (una sorta di Dalvik 2.0), ancora in test, l’impressione nell’utilizzo è di utilizzare un telefono con applicazione scritte ad oggetti molto vicine ad Ios. Attenzione però, la virtual machine è ancora sperimentale e può causare crash improvvisi in alcune app (come ad esempio Whatsapp).

Comparto multimediale…”meh”

Nexus_5_OISCitando il commento di Reggie Fils Aime nei confronti della Line up di lancio dell’imminente Playstation 4 e Xbox One esprimendo un leggero dissenso…abbiamo avuto la stessa impressione per quanto riguarda il comparto multimediale dell’ultimo Googlephonino. Seppur le specifiche tecniche sono effettivamente da top gamma, come ad esempio la fotocamera frontale da 8mpx con stabilizzatore OIS con miglioramento nelle lenti e apertura, queste buone caratteristiche vengono poco sfruttate dal software di default. Nella fattispecie con l’app fotocamera capita di incappare in problemi di messa a fuoco che causano, di conseguenza, un rumore nelle foto scattate (di conseguenza anche i video). Si aggiunge inoltre la scarsa qualità del suono degli speaker audio, questa volta posti sul bordo del telefono a modo di Iphone 5. Quest’ultimi tendono a riprodurre un suono non di buona qualità, caratterizzato da qualche distorzione o ovattatura dell’audio.nexus-5-speaker1-610x308 Questo però non preclude Nexus 5 dalla lista dei top gamma visto che le sue componentistiche riprendono, come già scritto, quelle di LG G2. Infatti i problemi sopracitati sono stati riconosciuti da Google come un bug software, promettendo un fix in tempi brevi (si vocifera entro fine novembre). A dimostrare questa affermazione è il fatto di poter ottenere tutt’altra qualità sfruttando applicativi third party (camera pro o instagram) o installando varie mod che migliorano la gestione dell’audio: ottenendo un risultato degno da top gamma. Nel caso di un miglioramento effettivo la recensione verrà aggiornata.

Finalmente LTE

LTE-LogoRete ultraveloce presente in svizzera da ormai un anno, dopo il debutto ufficiale di iphone 5, il precedente Nexus 4 purtroppo non offriva una versione LTE standardizzata (escludendo le versione 4G americana degli operatori Verizon, AT&T e Sprint) fermandosi al supporto della rete HSDPA+. Con il Nexus 5 anche google introduce un prodotto globale con tutte le connettività mobili attualmente disponibili: LTE categoria 3 (100mbit in download e 50 in upload), le classiche bande 3G e 2G, Wi Fi dual band (ac 5 GHz), Bluetooth 4.0 e NFC (con supporto alla ricarica ad induzione come il predecessore). Con i test, sfruttando la rete Swisscom, Nexus 5 ha raggiunto risultati considerevoli viaggiando molto velocemente nel caricamento delle pagine e dei dati mobili. I miglioramenti stanno anche nella potenza del segnale, che sembra essere leggermente migliorata da Nexus 4, sia per Wi Fi che per rete 3G/4G. Sembrerebbe però, soprattutto in zona Statunitense, che Nexus 5 non supporti alcuni router e fatica a scaricare dati tramite Wi Fi. Seppur un problema abbastanza isolato, non si sa se si tratta di natura software o hardware, ma essendo Kit Kat appena rilasciato non è escluso un piccolo bug di giovinezza. Noi non siamo incappati in questo problema.

Autonomia standard

2013-11-12 17.54.47Una differenza piuttosto marcata in confronto al gemello LG G2 è la capienza della batteria. Fino all’ultimo si sperava in una batteria da 3000 mah, ma purtroppo Nexus 5 ne monta 700 in meno. Con una batteria da 2300 mah siamo rimasti però piacevolmente sorpresi sulla durata dell’autonomia, raggiungendo tranquillamente le 14/15 ore di utilizzo medio – intenso, lasciando sincronizzazione attiva e luminosità dello schermo variabile. Naturalmente l’autonomia è un fattore soggettivo, che varia da utente a utente. Sia comunque chiaro che non si raggiungerà mai l’autonomia di LG G2 o Galaxy Note 3, ma resta comunque nello standard di uno smartphone attuale.

Concludendo Nexus 5 è un top gamma non esente da difetti inerenti all’uscita (come ogni terminale tecnologico), ma con ampi margini di miglioramento per il comparto multimediale nel corso dei mesi. Nel complessivo noi di joypad siamo rimasti molto soddisfatti, soprattutto per quanto riguarda la qualità dello schermo, performance ottime, connettività generale e l’autonomia. L’ultimo Nexus può tranquillamente battersi con la concorrenza top gamma che, grazie anche al suo prezzo concorrenziale, ne può uscire anche vincitore. Chiaramente per gli utenti che prediligono numerose funzionalità esclusive (multiwindow, S Note, Sense 5.0, ecc…), o meglio, bisogna puntate ad altro.

Written by: Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

2 Comments Added

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  1. NeX 13 Novembre 2013 | Rispondi

    Io mi chiedo perché in Svizzera, 4 lingue nazionali, play music e play books devo essere solo in tedesco….
    Lo trovo vergognoso

    • Dave 13 Novembre 2013 | Rispondi

      semplice: le altre lingue non raggiungono la massa critica, quindi
      l’azienda non ci guadagna abbastanza e quindi ci attacchiamo. non dico
      che sia giusto, constato solo che è così, purtroppo

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