Murasaki Baby è un titolo che ci ha molto incuriosito in passato, specialmente durante la conferenza Sony tenutasi alla Gamescom un mese fa. Uno stile assai particolare e un design accattivante per un titolo dedicato alla sfortunata PS Vita hanno subito colto la nostra attenzione. Allora, com’è?
Piccola Baby
In Murasaki Baby dovremo occuparci di una bambina alla disperata ricerca della madre. Il nostro compito è quello di condurla letteralmente a manina per diversi livelli, facendo bene attenzione a che non si faccia male e che non perda il suo adorato palloncino. Il mondo di Baby è un mondo parecchio dark vagamente ispirato allo stile del regista Tim Burton e il suo Nightmare Before Christmas. Strani esseri, strani sfondi e pure la faccia di Baby ha qualcosa che non va, visto che la bocca si trova sulla fronte! Attraversare i vari livelli non è sempre cosa facile, dal momento che la piccola protagonista va trattata con riguardo, evitando di trascinarla di forza o cadrà per terra e impedendo a vari mostri di bucarle il palloncino. Dovremo anche essere sicuri che non sia spaventata a morte, cosa che la bloccherà terrorizzata. Il palloncino di Baby è di vitale importanza, dal momento che la sua rottura causa un immediato game over. Il giocatore dunque dovrà fare costantemente attenzione ad entrambi, evitando a Baby di cadere in qualche trappola e impedendo al palloncino di bucarsi su spine e altri oggetti pericolosi. Insomma, Murasaki Baby sembra proprio essere un contorto simulatore di genitore a spasso!
La risoluzione degli enigmi va dal banale al più complesso e si basa sull’interazione tramite touch screen e touch panel. Di norma basta toccare gli oggetti, trascinare il dito sullo schermo della console e poco altro per avanzare. La particolarità però sta nel fatto che tramite il touch panel posteriore possiamo cambiare gli sfondi di gioco. Ogni sfondo, di colore e atmosfera diversa, ha un suo preciso effetto. Ad esempio uno sfondo, una volta selezionato e sollecitato, farà spaventare tutti i personaggi presenti su schermo. Un altro invece potrà causare un forte vento e ce n’è uno che, grazie alla pioggia, può riempire vasche e intere sezioni di livello per essere poi attraversate su barche di fortuna. Ce ne sono altri, ma non intendiamo spoilerare tutto quanto! Tramite un po’ di errori e tentativi dunque il nostro obiettivo è quello di capire quale sfondo va usato e in che ordine.
Manina
Il gioco offre diversi enigmi per una durata di una mera oretta e mezza. Incontreremo vari personaggi, parte integrante del loro universo. Alcuni riusciti e altri meno, spaziano dal timito e stralunato Tentacle Boy fino ad arrivare allo schizzatissimo Twisted Twins, il quale ha due personalità ben distinte. Ogni capitolo di gioco cerca di introdurre novità di gameplay, come ad esempio la necessità di capovolgere la console a testa in giù. Idee interessanti ma come sempre quasi troppo spinte dalla volontà di usare ogni singola componente tecnica di PS Vita a scapito della comodità e della godibilità del gameplay. Il semplice fatto che se tiriamo troppo la mano di Baby causa una caduta potrà ad esempio dare sui nervi ai giocatori più impazienti! Ci sono vari piccoli problemi in questo Murasaky Baby che rendono l’esperienza fin troppo frustrante ed è un vero peccato perché guastano il nostro divertimento.
A livello grafico invece siamo molto colpiti dallo stile dark e cartoon allo stesso tempo, con personaggi davvero fuori di testa e fondali molto ben realizzati. La capacità grafica di PS Vita non viene assolutamente messa in discussione, dal momento che Murasaki Baby è davvero bello da vedere! Anche a livello audio siamo più che soddisfatti da suoni e accompagnamento musicale.
Murasaki Baby è un giochino interessante, visivamente molto bello ma guastato da meccaniche di gioco un po’ dubbie che rovinano le idee, seppur buone, che vi stanno alla base. Un buon passatempo su PS Vita, ma lontano dalla killer app che avrebbe potuto essere. Purtroppo.