Milan Games Week 2016

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È diventato un appuntamento fisso alle fiere di Milano, specialmente quando a farne da padrone è la Milan Games Week. Consumer show dedicato ai videogiochi che ha intrattenuto la città per tutta la scorsa settimana fino ad oggi. Tutto questo grazie non solo allo spazio complessivo di 32’000 mq delle fiere di Milano in viale Teodorico, ma anche a tutti gli eventi sparsi per la città quali: musei, seminari su come sviluppare videogiochi, tornei e tanto altro ancora. Conclusa questa sesta edizione, questo evento atteso da tutta Italia e zone limitrofe, come il Ticino, ha accolto un totale di 138’000 visitatori, il 15% in più rispetto l’anno precedente.

All’interno della fiera:

Quest’anno, come ci aspettavamo fin dall’inizio, il tema era incentrato con la realtà aumentata, infatti quasi il 60% (se non oltre) erano software legati a visori. Non stiamo parlando solo della Sony, ma anche altre case come ad esempio Microsoft, in collaborazione con Samsung, per Minecraft e di vari sviluppatori indie che hanno saputo portare l’utente ad un nuovo livello di intrattenimento.

Prima tra tutti è stata ovviamente Sony, con il suo Playstation VR, dove ha organizzato un immenso spazio, a forma di anello, tutto dedicato al suo visore uscito da pochi giorni. Un ottima mossa per pubblicizzare e vendere il suo prodotto. Ma non da meno sviluppatori indie, grazie allo spazio dedicato, dove abbiamo potuto provare un gioco eccezionale dal nome: “Lantern”, ma per questo riaprirò il discorso tra poco, perché merita di essere venuti alla Milan Games Week 2016, solo per questo titolo.

Tornando a cosa era presente, non poteva mancare Unieuro, con le sue offerte imperdibili fisse e quelle durante l’arco della giornata. Noi della redazione, siamo riusciti ad esempio a procurarci qualche titolo per Xbox one e Ps4 ad un ottimo prezzo, come per esempio Guitar Hero Live per Wii U a 9€, ma non mancavano offerte pazze come le console e xbox one e accessori ad un prezzo stracciato.

Tornando alla scoperta della fiera, siamo rimasti particolarmente sbalorditi anche dallo stand della HP, dove presentava i suoi gaming PC Omen, dove al suo interno era possibile provare una specie di simulatore mentre si giocava ad un portatile. Diciamo specie perché, non so come facevano a non stare male la gente che saliva, infatti vi mostriamo un video di qualche secondo subito qui sotto per farvi capire meglio di cosa parliamo.

Asus ha puntato anche lei a mostrare la sua gamma di prodotti tra cui anche i vari pc gaming e componenti hardware, realizzando nelle vicinanze un intera area dedicata a tornei su Overwatch, per mostrare le potenzialità dei loro prodotti.

Riguardo la casa di Redmond, Microsoft ha puntato molto a far conoscere l’ultimo capitolo di Gears of War, lo splendido Forza Horizon 3, Dead Rising 4 in anteprima italiana e Recore. Non sono mancate però delle piccole “chicche” per gli appassionati delle 2 e 4 ruote. Infatti era presente una Lamborghini Centenario, la cover car di Forza Horizon 3 e la Kawasaki Ninja 300, dove in quest’ultima era messa in palio, in collaborazione con Unieuro, per chi acquista Ride 2 per Xbox One dal 14 ottobre al 31 dicembre 2016 e si registrerà al seguente link. Inoltre, dietro in un angolino dello stand, era presente in collaborazione con Samsung, Minecraft VR, dove era possibile giocare al famoso gioco di Mojang grazie al casco Samsung Gear. Purtroppo abbiamo avuto una leggera delusione nel reparto ID@XBOX, dove era presente una versione di Redout, spettacolare gioco di corse in stile Wipeout, con un evidente calo di framerate e definizione in tutto il gioco. Capiamo che non è evidente effettuare un porting di un simile capolavoro su console, ma piuttosto che “sbatterlo” al pubblico in questo stato, era molto meglio non presentarlo affatto. Per fortuna si sono “salvati in corner”, nell’area Indie, dove era possibile giocare la versione su PC, rilasciata da poche settimane, nel suo completo splendore.

Un altra delusione totale è stata la totale mancanza di Nintendo, dove l’unica cosa presente era un pilastro da 3×3 metri di larghezza, foderato con la pubblicità di Mario Maker per 3DS e degli schermi che mostravano le anteprime di Pokemon Sole e Luna, storielle di Toad su Mario Paper e una specie di slot machine, dove sotto di esso si poteva premere un “buzz” per tentare la sorte, cercando di vincere un amiibo, un gioco o una console, senza specificarne quale. Niente giochi da vedere e provare.

Sony, come già anticipato, ha puntato molto sul suo nuovo visore e sull’anteprima del nuovo Gran Turismo. Ma non mancavano, anche in questo caso, delle novità assolute, tra cui un area dedicata ad intravvedere l’anteprima di The Last Guardian, del quale il sottoscritto si è rifiutato di entrare per non farsi “spoilerare” niente prima dell’uscita.

Ci siamo divertiti molto anche  a provare Call of Duty: Infinite Warfare nello stand Ubisoft, dove abbiamo potuto gustarci un multiplayer locale, 6 contro 6, di questo titolo veloce ed innovativo della serie. Un divertimento assicurato per tutti gli amanti, e non, del genere sparatutto online.

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Area Indie:

Come ogni anno, quest’area mostra sempre interessanti titoli creati da sviluppatori indipendenti, dove in questa edizione abbiamo avuto il piacere di ritrovare i nostri cari amici svizzeri della Stelex Software, mostrando al pubblico italiano un anteprima di Feel me, Hear me…, dove abbiamo potuto assaporare l’inizio, risolvendo un piccolo enigma per poi di seguito accedere all’esplorazione dell’inquietante abitazione. La storia parla di Azaël una ragazza di 27 anni che si risveglia al tramonto in una stanzetta, situata nella torretta di una casa in cui non è mai stata ma che le sembra familiare. Bisognerà scoprire perché è in quel luogo e perché c’è una strana presenza che la perseguita, attraverso vari enigmi alla ricerca di se stessi. Ci hanno anche confermato che il gioco è sviluppato anche per la realtà aumentata, ma attenderemo nuove news sul suo sviluppo futuro.

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In particolare abbiamo avuto il piacere di conoscere lo studio di Roma: Storm in teacup, creatori di N.E.R.O.: Nothing Ever Remains Obscure e dell’ultimo titolo, mostrato in fiera, dal nome Lantern. Possiamo solamente dire che questo titolo è pura poesia, sia per gli occhi che per le orecchie. Infatti in Lantern impersoneremo il vento e guideremo una lanterna giapponese che, grazie anche al visore Oculus Rift, viaggeremo in un mondo grigio, spento e desolato. Ma grazie alla magica lanterna, il mondo circostante riprenderà piano piano colore e vita, diffondendo il messaggio dell’amore eterno. Sarà nostro compito trovare i vari villaggi sparsi per la mappa, cercando di riportarli in vita, facendo attenzione a colorare bene le abitazioni, fino a quando il totem al centro del villaggio, non indicherà, grazie alla sua colorazione dal basso verso la punta, che abbiamo completato l’area. A questo punto il villaggio prenderà vita e sarà inaugurato con una festa, rilasciando nel cielo molte lanterne volanti. Il bello di questo gioco, è che passeresti ore solamente a viaggiare, grazie anche alla splendida colonna sonora, in questo magico mondo per colorare elementi o altre cose, che realmente non servono per il completamento del livello. Quella sensazione di desolazione ed esplorazione perfetta come quando giocavo a Shadow of the Colossus. La storia è ambientata nelle 4 stagioni, ma in fiera abbiamo avuto il piacere di giocare solo a quella estiva e, personalmente, non vedo l’ora di scoprire tutto il mondo di Lantern. Il software ha il supporto per la realtà aumentata, che dopo aver preso confidenza, diventa naturale e intuitivo, facendo sparire anche quella sensazione di vertigine subito dopo pochi istanti. Ma sarà possibile giocarlo anche senza. Attendiamo impazienti nuove informazioni su questo titolo, perché, come avevamo già annunciato, merita di essere scoperto e giocato da tutti.

Un altro titolo che vogliamo citare è Bookbound Brigade di Digital Tales, un divertentissimo titolo a scorrimento orizzontale, titolo dove narra che i personaggi della letteratura hanno perso la memoria. Toccherà al giocatore a viaggiare nei vari mondi per far scoprire chi sono e da dove appartengono, che abilità hanno. Ma questo non da solo, ma tutti insieme, creando un gameplay fantastico e frenetico per superare le varie piattaforme ed enigmi al suo interno. Gli sviluppatori ci hanno raccontato che la storia sarà molto sul divertente, ma non mancheranno assolutamente informazioni utili ed interessanti legati ai personaggi. Un modo divertente per conoscere questi personaggi divertendosi.

Purtroppo non possiamo citare tutti gli indie, anche se vorremmo, ma vi consigliamo, se vi piacciono i punta e clicca, il Detective GalloThe Wardrobe, oppure un fantastico gioco di parkour open-world. Ma se volete scoprire l’intero assortimento dei titoli indie, vi rimandiamo alla seguente pagina.

 

Arte, storia, bancarelle e tornei:

Milan Games week non è solo novità e giochi, ma anche il fulcro per esplorare la storia che circonda ogni giorno i gamer di tutto il mondo. Al padiglione 4, ossia al piano superiore, era possibile partecipare a diversi tornei organizzati da Capcom, Nintendo, Twich e altri ancora, facendo mettere alla prova i visitatori nelle loro abilità nell’usare un gamepad. Ma non è tutto, in questa area era possibile scoprire piccoli frammenti di storia, come i vecchi cabinati da sala giochi o i flipper, messi a disposizione gratuitamente per il puro divertimento. Inoltre era possibile scoprire un artigiano che costruiva dei cabinati in formato “tavolino da salotto”, un idea brillante per dare quel tocco di classe alla propria casa. Non potevano mancare ovviamente le varie bancarelle allo streetfood e quelle sui gadget e vestiti. Un mix vincente per far svuotare il portafoglio di chi va a visitare questa fiera, senza rendersene tanto conto. Ma anche noi siamo sia gamer che geek, perciò ne sappiamo qualcosa.

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Concludendo, questa sesta edizione della Milan Games Week è risultata in parte prevedibile, dove il target era incentrato principalmente sul VR. Ci dispiace non aver incontrato John e Brenda Romero, che hanno inaugurato l’inizio della manifestazione, nel quale John ha autografato al suo pubblico i videogiochi dei fan e sfidato all’originale DOOM il pubblico nell’area dedicata al retrogaming, al piano inferiore, in collaborazione con il museo del videogioco VIGAMUS e Gamescollection, che per l’occasione ha esposto i Master Disk originali del primo DOOM. Siamo comunque, come sempre, felici di aver conosciuto gli sviluppatori indipendenti e che ci hanno mostrato le loro creazioni e di poterli citare in questo articolo, perché le buone idee, quasi sempre, nascono dai team più piccoli.

Written by: Neme

Ingegnere informatico e diplomato in Digital Graphic Computer Animation, sono un grande appassionato di retrogame. Nel mio tempo libero, anche se sembra una barzelletta, mi piace sviluppare videogiochi con amici e ricercare qualche perla antica da aggiungere al mio museo videoludico personale.

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