Little Big Planet 3

Che Playstation sarebbe senza Little Big Planet? La fortunata, nonché piuttosto bizzarra serie di Media Molecule non poteva infatti mancare anche da Playstation 4. Ed è così che pochi giorni fa è arrivato anche Little Big Planet 3 anche se, un po’ a dispetto della tradiscion, non è opera di MM ma di Sumo Digital. Nuovo studio, vita nuova?

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Salviamo Bunkum

Sempre guai per il povero Sackboy, omino di pezza oramai eletto a mascotte indiscussa e unica di Playstation. Questa volta siamo alle prese col pianeta Bunkum il quale ha avuto una storia piuttosto travagliata, anche per gli standard dell’Immagisfera. Tanto tempo fa il pianeta era in pace finché un brutto giorno giunsero i Titani. Essi si cibarono di quasi tutta l’immaginazione del pianeta, causando terribili danni. Per contrastarli giunsero tre eroi leggendari: l’uccello Swoop, lo strano essere a quattro zampe Oddsock e il forzuto Toggle. Tutti e tre sconfissero i Titani e li confinarono dentro una scatola arrugginita di tè. E qui entriamo in gioco noi, traviati dal bizzarro Newton, una lampadina che brilla di luce malvagia, siamo portati a credere che la prigione dei Titani sia in pericolo. Peccato che la situazione sia proprio l’opposto e che ci renderemo subito involontari complici della liberazione dei mostri. Per colpa nostra Bunkum è in grave pericolo e starà a noi mettere le cose a posto!

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Il gioco comincia dunque con alcuni livelli piuttosto semplici che hanno il duplice scopo di introdurci al nostro involontario tradimento e alle meccaniche di gioco. Non che l’essenza del gameplay sia cambiata poi molto rispetto al passato, ma una rinfrescata è sempre utile. Sackboy può saltare, arrampicarsi, spostare oggetti e ovviamente cambiare aspetto grazie al mitico menu Popit. L’avventura inizia ben presto e ci poterà in giro per il pianeta Bunkum, diviso in zone tematiche che fanno da macroregioni ai livelli. Ad esempio livelli gustosamente tecnologici e altri più verdi faranno da sfondo alle nostre avventure. Incontreremo spesso personaggi bizzarri e situazioni che metteranno alla prova le nostre capacità nei platform games. Sackboy è fornito di bizzarri eppure utili aggeggi che lo aiuteranno nell’avventura. Praticamente da subito saremo forniti di una sorta di aspirapolvere in grado si soffiare e risucchiare l’aria. Grazie ad esso potremo attirare oggetti, spostare oggetti, azionare mulini a vento e quant’altro. Vi sono altri poteri speciali che vi invitiamo a scoprire da soli ma sappiate che sono sempre fondamentali per risolvere i piccoli enigmi messi in piedi da Sumo Digital. L’evoluzione di Little Big Planet da semplice platform a qualcosa di più stratificato che si è vista negli anni non è quindi terminata con questo terzo capitolo, anzi. Avanzare nei livelli sbloccherà zone e livelli ed essi saranno completabili da soli o in compagnia. In effetti il gioco, che richiede comunque PS Plus per giocare in co-op, ci offrirà di giocare con altri all’inizio dei livelli. Intendiamoci, essi sono completabili anche da soli ma ci sono alcune zone o alcuni meccanismi che vanno affrontati a più persone. Un incentivo forse un po’ flebile da una parte ma che dall’altra non ha davvero ragione d’essere. Giocare in co-op a LBP3 è molto divertente, specialmente se lo fate con i vostri amici con cui potete comunicare. Le stesse mappe di gioco sono come degli strani mini livelli in cui non sarà infrequente imbatterci in personaggi che sbloccheranno sfide e livelli molto impegnativi.

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E i tre eroi leggendari?

La missione principale del nostro adorato Sackboy è quella di andare a raccattare i tre eroi leggendari al fine di ottenere aiuto per debellare la minaccia titana. Oddsock, Swoop e Toggle sono stati a lungo mostrati come personaggi indispensabili e peculiari da Sony e quindi ci aspettavamo grandi cose da loro. In realtà potremo sì usarli, ma solo in determinati momenti. Ogni eroe si trova infatti alla fine di ogni mondo affrontato e potremo sfruttarne le peculiari capacità solo in tali frangenti. Swoop per esempio è in grado di volare e trasportare oggetti e quindi dovremo usare questa sua capacità per arrivare alla fine dello stage speciale. I livelli “speciali” sono davvero riusciti e sono anche i più innovativi di questo LBP3. Peccato che, come detto, i tre non siano utilizzabili a piacimento durante il resto del gioco. Uno sfruttamento più flessibile dei tre comprimari di Sackboy, magari cambiando personaggio con un tasto in determinate situazioni, sarebbe stato più gradito. I giochi della serie Lego hanno dimostrato che il meccanismo funziona senza problemi.

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Fantasia = creatività

LBP3 spinge ancor di più, se possibile, nel campo della creazione dei livelli. La modalità Crea è vastissima e sarà facile perdersi nei meandri delle possibilità offerte. Per ovviare al problema, gli sviluppatori hanno inserito l’Accademia Popit, una sorta di esteso tutorial. Nell’Accademia potremo impratichirci col design dei livelli, sfruttando le opzioni di design e la possibilità di creare gadget personalizzati. L’enorme versatilità di questo editor dovrebbe giustamente farvi girare la testa! Se non siete in vena di creare potete pur sempre affidarvi alla community, dove i livelli e le creazione vengono condivise liberamente dagli utenti. Il secondo interesse dell’Accademia Popit è la parte dedicata ai rompicapi. Gustosi mix di rompicapo, platform e puzzle sono a disposizione di tutti coloro che cercano la sfida di concetto mista a tempismo e bisogna ammettere che certi sono davvero molto ben congegnati!

Mondo bizzarro

Se, come noi, avete avuto paura per il futuro di Little Big Planet lontano da Media Molecule, tirate pure un sospiro di sollievo. LBP3 è, come sempre, davvero molto ben realizzato. I mondi sono tutti ottimamente caratterizzati e il gameplay è perfino migliore del passato. I gadget giocano ovviamente un ruolo fondamentale in questa sensazione di relativa freschezza e il design dei livelli è sempre riuscito. Qualche sorpresa qua e là ci farà sorridere, mentre accompagneremo Sackboy per i suoi pericolosi viaggi. Come sempre il gioco è intriso di quell’innocente ed irresistibile humor che i fan hanno tanto apprezzato in passato e che fa il suo trionfare ritorno.

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Il gioco, che è uscito sia su PS3 e PS4 (ho testato quest’ultima versione) è molto piacevole e coloratissimo. Tuttavia, se da un lato il gioco sia davvero bello su PS3, non sfrutta poi tanto le enormi capacità di PS4. Graficamente corretto, anche a livello di texture, potrebbe essere molto più bello sull’ammiraglia di Sony. La fisica è stata migliorata in modo sensibile, agevolando alcune fasi di gameplay che risultavano piuttosto fastidiose a causa dell’imprecisione dei rimbalzi di Sackboy. A livello di doppiaggio siamo soddisfatti, con le voci in italiano ed un comparto sonoro più che azzeccato. Rimane uno spinoso problema, che sembra essere un triste leit motiv di quest’autunno: i bug. Nonostante le patch troviamo spesso piccole imprecisioni e difettucci per quanto riguarda poligoni e compenetrazione nei livelli. Ancor peggio capita che il gioco si blocchi del tutto, mostrando un errore di sistema e facendoci tornare al menu di sistema di PS4. Un bug che poi LBP3 condivide con Unity è quello della caduta attraverso i livelli, facendo precipitare il nostro omino di pezza verso l’infinito.

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LittleBig!

Little Big Planet 3 è un buon gioco funestato da problemi risolvibili che però vanno imperativamente risolti. Divertente, vasto e ispirato a livello creativo, offre una modalità Crea che da sola vale l’acquisto del biglietto, a patto che siate disposti a spendere qualche ora per capirne le funzionalità. Se siete fan del piccolo Sackboy non potrete non essere felici di questo LBP3 anche se avremmo preferito di gran lunga vedere di più anche gli altri tre eroi.

 

 
 

Written by: Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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