L’inizio di una nuova Generation

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L’E3 oramai è dietro le nostre spalle e prima della Gamescom e del Tokyo Game Show (a cui parteciperemo noi di Joypad) manca ancora un po’ di tempo. In questo limbo estivo, almeno secondo il calendario, c’è quindi spazio per speculazioni, discussioni, polemiche e un sacco di Console War. Fossimo un sito dedicato solo a Playstation o Xbox è sicuro che anche noi staremmo facendo girare il mulino della CW a più non posso. E invece no, dobbiamo cercare di stare nel mezzo e guardare il mercato con occhi distaccati. Non è affatto facile, specialmente perché chi scrive ammette candidamente di preferire da sempre Xbox a Playstation. Eppure, giornalisticamente parlando, non posso fare alcuna distinzione tra le due piattaforme, ci mancherebbe altro.

Il caso di Wii U

L’Electronic Entertainment Expo ha visto finalmente svelati quasi tutti gli assi nella manica di Sony e Microsoft ed è stato uno degli show più caldi degli ultimi anni, senza alcun dubbio. Avevamo già avuto un assaggio di next-gen l’anno scorso con Wii U, sebbene si possa dibattere sul fatto che il nuovo hardware Nintendo sia davvero next-gen oppure no. Wii_U_black_mainTendenzialmente nel settore si considera Wii U come una macchina a metà, sicuramente più potente di Wii e marginalmente più potente di Xbox 360 e Playstation 3. Una sorta di novello Dreamcast, racchiuso tra due generazioni di hardware da salotto, che segue quella che è la tradizione di Nintendo: console meno potenti ma molto diverse dalla concorrenza. Con Wii la strategia ha funzionato solo in parte. Da un lato la grande N è riuscita a vendere un numero davvero considerevole di console, dall’altro però il numero di giochi venduti per ogni console è nettamente più basso rispetto alla concorrenza. Segno che le persone hanno acquistato la console per via del suo prezzo contenuto e grazie alla novità del motion gaming, salvo poi lasciare la piccola macchina a prendere polvere nel mobiletto TV. Si tratta di una strategia che non paga più di quel tanto se non si è in grado di spingere brand forti e giochi interessanti per una larga fetta di mercato. A parte i conosciutissimi e apprezzatissimi titoli first party di Nintendo, sono ben poche le altre IP che hanno sfondato su Wii. Wii U sembra seguire lo stesso percorso, anche se le condizioni del mercato sono molto diverse e, lo vediamo ogni giorno, coloro che in massa acquistarono una Wii non stanno facendo lo stesso con Wii U. Che l’ultima console da salotto sia destinata a fare la stessa amara fine del Dreamcast? Noi speriamo davvero di no, perché forza bruta a parte, l’hardware Nintendo ha molte potenzialità interessanti che non aspettano altro di essere sfruttate a dovere.

Caos in casa Xbox

Xbox-One-console-21Torniamo a parlare di Playstation 4 e Xbox One. Dopo mesi e mesi di speculazioni su Orbis e Durango, finalmente in febbraio e maggio i due grandi competitor mondiali hanno svelato le loro console. Tralasceremo volutamente l’estetica delle due macchine che finiranno in ogni caso in una mensola sotto la vostra TV, per concentraci sul resto. Per prima cosa non possiamo tralasciare il disastro completo della presentazione di Xbox One. Un DRM draconiano, almeno al primo impatto, politiche di always on incomprensibili per la maggior parte dei giocatori e un prezzo di 100 dollari superiore alla concorrenza. Com’era prevedibile, il popolo del web non ha affatto gradito queste novità e ha affossato sotto una valanga di critiche la nuova console. Figuratevi che Amazon ha dovuto chiudere in anticipo una votazione sulle due console perché Playstation 4 vinceva in un modo talmente schiacciante che era inutile continuare. Nei giorni successivi alla conferenza di maggio (in cui è stata svelata la console e le sue componenti TV) e a quella di giungo (in cui invece abbiamo visto i giochi) è regnato il caos più assoluto. Diverse personalità di spicco di Redmond, il profilo Twitter ufficiale e Major Nelson non hanno fatto altro che dare messaggi opposti, confusi e diametralmente opposti l’uno con l’altro. Il risultato è stato che, dopo una settimana, nessuno sapeva più nulla di sicuro su Xbox One. Fossi stato io responsabile della comunicazione alla Microsoft avrei personalmente chiesto al testa dei responsabili.

Nel frattempo Sony ha cavalcato l’onda dell’indignazione popolare tramite diversi annunci e iniziative (tra cui il famoso video sul prestito dei giochi). Sappiamo bene come nel business non ci sia spazio per i buoni amici, specie tra concorrenti. I ragazzi di Playstation 4 hanno fatto un ottimo lavoro sfruttando le “disgrazie” di Microsoft fornendo ai giocatori più d’un motivo per scegliere la console giapponese rispetto a quella americana. Tanto per citare alcuni punti Playstation 4 non necessiterà di connettersi ad internet ogni 24 ore, permetterà il prestito e la rivendita dei giochi e costerà 100 dollari in meno.

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Agli occhi del web è stato un successo senza precedenti. In seguito all’epic win di Sony, Microsoft non ha potuto fare altro che fare marcia indietro e rivedere in toto le sue politiche: niente always on e la possibilità di prestare e rivendere i giochi restaurata. Questa inversione di rotta però è andata a scapito di una feature davvero molto interessante che non è stata capita da moltissima gente. Xbox One avrebbe permesso la condivisione con 10 persone nella nostra “famiglia” di tutti i nostri giochi. Abbiamo messo famiglia tra virgolette perché questa lista di persone avrebbe potuto contenere chiunque fosse nella nostra lista amici da almeno 30 giorni. In soldoni significa che avremmo potuto condividere tutti i nostri giochi, sia comprati in negozio su supporto fisico che scaricati da Xbox Live, con 10 altre persone. In pratica, avremmo dovuto acquistare solo un gioco su 10, a patto che gli altri a turno comprassero gli altri 9. Decisamente un’idea molto interessante, che francamente ci ha sorpresi per la sua semplicità e, diciamolo pure, generosità da parte sia di Microsoft che dei vari publisher di terze parti. Ma oramai tutto questo è andato perduto in favore del vecchio sistema. Xbox One e Playstation 4 funzioneranno secondo le stesse modalità. Ma oramai per Xbox il danno è stato fatto e ci vorranno mesi prima che la sua immagine possa venir ristabilita agli occhi dei gamer.

Non solo una questione di soldi

Uno dei problemi non ancora risolti da Microsoft riguarda il prezzo. Playstation 4 infatti verrà venduta a 100 dollari in meno rispetto alla concorrenza. Si tratta di una differenza davvero importante agli occhi della clientela, che può decretare il successo o la sconfitta del lancio di una console. Playstation-4-EyeTralasciamo il fatto che le presone si lamentano del prezzo di una o l’altra console quando esse possono essere considerate un investimento a lungo termine e che, in ogni caso, costano meno di uno smartphone moderno! Ma come ha potuto Sony annunciare un prezzo così contenuto (ricordando anche che tradizionalmente i nuovi modelli di Playstation sono sempre costati di più!). È molto semplice: eliminando dalla confezione Playstation 4 Eye, la videocamera della console. Sacrificando questo componente costoso, invece presente in ogni confezione di Xbox One, Sony ha potuto contenere i costi e offrire il suo hardware ad un prezzo più contenuto. Peccato che eliminare l’Eye farà sì che l’adozione della periferica sarà quanto meno frammentaria, che i led colorati inseriti in ogni pad non servono più a nulla e che gli sviluppatori non potranno contare sulla presenza dell’Eye per sviluppare i propri titoli. Così facendo, Sony ha condannato la sua camera allo stesso destino della versione per Playstation 3: ad essere usata per giochi casual e basta. Ovviamente si tratta di punti di vista, ma personalmente credo che avrebbero dovuto offrire la camera di base con ogni console, come ha deciso di fare Microsoft. E purtroppo (o per fortuna) pare che anche Microsoft abbia deciso di fare un passo indietro e offrire una versione senza Kinect 2 al lancio questo novembre. Un vero peccato!

Potenza bruta

Sulla carta, Playstation 4 è più potente di Xbox One. Le due console si basano entrambe su processori AMD x86 a 8 core, hanno 8 GB di RAM e hanno entrambe delle GPU basate sulla linea Radeon. Eppure Playstation 4 si avvale della velocissima RAM GDDR5 (la quale arriva fino ad una rimarchevole banda passante di 176 GB/secondo). Al contrario, Xbox One usa una GDDR3 a 2133MHz affiancata da un velocissimo chip di SDRAM da 32 MB collegata direttamente alla GPU. Il discorso si fa velocemente molto tecnico e complesso dal momento che bisogna valutare i pro e i contro di una memoria unificata (come per Playstation 4) e un sistema più complesso fatto di DDR3 e SDRAM come per Xbox One.

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A questo proposito potete guardare una interessantissima presentazione di Mark Cerny, Lead Architect di Playstation 4 (che trovate qui) in cui, dal minuto 39:10, spiega la differenza tra i due sistemi e le motivazioni dietro la decisione di Sony). Tutto sta a vedere come gli sviluppatori saranno in grado di sfruttare le due macchine e dalla qualità dei tool di sviluppo messi a disposizione. Sulla carta, Playstation 4 è comunque più potente di circa il 50% rispetto a Xbox One, almeno secondo l’analisi di Eurogamer. Nella scorsa generazione, Playstation 3 era più potente di Xbox 360 ma basata su una complicatissima tecnologia. Il processore della console, il CELL, era un processore molto potente ma altrettanto molto difficile da utilizzare. Nel caso di Playstation 4 invece si è deciso di basarsi su una tecnologia facilmente accessibile e conosciuta da tutti: nel video della conferenza di Cerny, ci spiega perché è stata scelta questa strada. Per fare una summa, in Playstation 4 è stata scelta un’architettura facile da usare per facilitare la vita ai programmatori, in modo da poter dedicare più tempo allo sviluppo del gioco e meno alla risoluzione di problemi tecnici. Per quanto riguarda Xbox One, la console si basa sullo stesso tipo di architettura, quindi non dovrebbero esserci problemi. Rimane il fatto che, al contrario della scorsa gen in cui gli sviluppatori hanno sfruttato per bene Playstation 3 solo nel 2013 e Xbox 360 un paio d’anni prima, con la next gen le cose dovrebbero andare bene da subito. Il vantaggio teorico quindi rimane saldamente in casa Sony, ma è davvero troppo presto per dire cosa succederà in realtà!

Cosa ci riserva il futuro?

Difficile dire cosa ci aspetta nei prossimi anni. Sony con Playstation 4 ha deciso di percorrere la stessa strada intrapresa con Playstation 3 creando un nuovo hardware da gioco senza tanti fronzoli. Non ha abbandonato la vecchia strada per una nuova, in una mossa conservativa che potrebbe sia pagare che punire. Microsoft dal canto suo continua la sua missione di usare Xbox come infiltrata nel vostro salotto, con una console che punta sempre più su altri servizi quali film, musica, internet ed app.

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Xbox One si sdoppia in un hub multimediale completo, ancor più di quanto già fa Xbox 360. Se per il mercato americano è un bonus non indifferente, per il mercato elvetico ha davvero poco senso, a meno che le cose non cambino in modo radicale da questo novembre (ma non ci spereremmo troppo). Ad ogni buon conto, non aspettatevi di vedere enormi differenze tra i giochi delle due piattaforme per i primi anni di vita delle console, ma solo nelle offerte “extra”. Per il futuro ancora più distante è difficilissimo dire cosa decreterà la vittoria o la sconfitta di una o dell’altra console. Xbox One e Playstation 4 potrebbero supportare o meno Oculus Rift e dare una svolta a come fruiamo i videogames. Potrebbero arrivare tra un paio d’anni su Xbox One i famosi occhialini per la realtà aumentata Fortaleza (ovvero speciali occhiali che vi immergono a 360° in un gioco), magari coadiuvati dalla tecnologia Illumiroom mostrata tempo fa. E Sony? Sony farà quello che sa fare meglio, copiando spudoratamente dagli altri (non voletemene troppo fan di Playstation, ma un po’ è così!) oppure se ne uscirà con qualche magia dal suo cappello?

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Noi non vediamo di vedere cosa ci riserverà il futuro e nonostante la vostra “fede videoludica” siamo sicuri che sia Microsoft, Sony e Nintendo sapranno fare grandi cose. Ci resta solo da discutere brevemente delle varie console basate su Android, come Ouya. Non dimentichiamo anche fantomatico progetto di Google di cui nulla si sa, delle mire di Apple per creare una console da salotto basata su AppleTV e SteamBox. Secondo chi vi scrive, non vedremo una rivoluzione all’arrivo di questi prodotti. In effetti l’unica console “alternativa” con un senso è SteamBox, mentre delle macchine basate su Android e iOS non hanno lo stesso target di una console tradizionale. Lo scarto di potenza e, specialmente, di parco titoli pesa sul loro destino. Non aspettatevi nemmeno che Apple sborsi centinaia di milioni per sviluppare un titolo alla Halo o Uncharted per una sua console da salotto. Vedremo sicuramente una grande varietà di piccole console dalla vita più o meno breve, ma il gaming più hardcore resterà relegato a Playstation 4, Xbox One, Wii U e naturalmente il PC.

 

Written by: Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

JOYPAD

Joypad è il sito indipendente di videogiochi, tecnologia e film per la Svizzera italiana.

Il sito nasce quale tentativo di informare i giocatori della Svizzera italiana nel modo più completo possibile riguardo ai media videoludici, cercando di contestualizzare l’informazione per gli ascoltatori di questa regione spesso dimenticata dalle grande aziende mondiali. Dalla metà del 2013 si occupa anche di film con la rubrica Joypad Movies.

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