Infamous: Second Son è stato uno dei giochi di lancio di PS4 e, probabilmente, uno dei pochi giochi a cui valesse davvero la pena di giocare.
Sia Sony che Sucker Punch l’hanno capito, proprio per questo hanno dapprima annunciato e poi finalmente rilasciato un DLC standalone per il gioco, chiamato First Light. Andiamo a scoprire perché Abigail “Fetch” Walker ce l’ha a morte con gli spacciatori!
Spirito Vendicatore
La storia di First Light si situa prima di quanto visto in Second Son. Il DUP è all’apice della sua potenza, la prigione per conduit di Curdun Cay è un ricettacolo di persone dotate di superpoteri, Augustine è la potente capo del DUP, conduit rinnegata che colleziona sbandati per farne dei soldati. In questo mondo in cui i diversi sono cacciati in modo spietato vivono Fetch e suo fratello Brent. I due vivono per strada dandosi a furtarelli e droga da quando, a causa dei poteri della ragazza, sono stati costretti a fuggire di casa. I due giovani sono però stufi della loro vita e si stanno ripulendo dalla droga. Un ultimo colpo e saranno in grado di cambiare città e vita. Tutto precipita durante l’ultimo colpo, quando Fetch finisce in una trappola ordita dal gruppo mafioso degli Akulani e suo fratello rapito. La ragazza, in bilico tra l’orrore di essere rimasta sola e la terribile ansia per il fratello, perde il controllo e comincia ad usare i suoi poteri di conduit, cosa che non ha mai fatti fin’ora. Fetch ha il potere del neon e può correre velocissimo, saltare molto in alto e lanciare tremendi colpi in grado di eliminare i nemici che le si parano di fronte. Ma per salvare il fratello avrà bisogno di una mano e si metterà a lavorare per un personaggio piuttosto ambiguo, “amico” di suo fratello. Brent verrà salvato ma rapito dal suo stesso amico e la povera Fetch sarà obbligata a lavorare per il signorotto della droga di Seattle. Nel contempo la storia di questo DLC ci porterà avanti nel tempo, ove troveremo Fetch intrappolata a Curdon Cay. Nel tempo presente (la storia del fratello si svolge infatti 2 anni nel passato) saremo obbligati a seguire intensi allenamenti in prigione, al fine di sviluppare i nostri poteri all’interno di arene speciali. Mano a mano che proseguiremo nei flashback e nelle arene, guadagneremo sempre maggiori poteri. Un salto avanti e indietro nel tempo che spezza un po’ il ritmo della storia, ma che serve sicuramente ad allungare l’esperienza di First Light.
Neon per favore
In First Light ci muoviamo in una Seattle in miniatura. A differenza del gioco principale infatti la dimensione della città risulta un po’ ridotta e anche le attività da praticare seguono lo stesso trend di riduzione. Non essendoci i fortini del DUP da combattere avremo alcuni spray al neon da creare, alcuni lumen rossi da raccogliere e alcuni lumen blu da raggiungere. La progressione dei poteri di Fetch è molto più basilare rispetto a quella del Delsin di Second Son, avendo ella a disposizione un potere unico. Per potenziare le sue capacità dovremo quindi raccogliere dei lumen, delle sfere colorate che ci assegnano punti esperienza. I lumen rossi si trovano sparsi per la mappa, mentre quelli blu devono essere rincorsi in una specie di minigame di corsa, ove basterà correre il più velocemente possibile attraversando dei vortici di neon viola per ottenere dei bonus di velocità. A parte queste attività e alcune, scarse, minacce da parte di polizia, agenti DUP e Akualni, Seattle è una città piuttosto smorta, con poca attrattiva oltre ovviamente alla storia principale. Storia principale che non vi porterà via più di 4 ore di tempo e che va debitamente allungata lanciandoci a capofitto nelle sfide nell’arena di Curdon Cay, con la doppia finalità di allungare il tempo di gioco e di potenziarci ulteriormente. First Light non è un gioco difficile, specialmente rispetto a Second Son (sebbene anch’esso non fosse davvero una sfida). In brevissimo tempo Fetch sarà potentissima, in grado di colpire sia da vicino che da lontano. Anche a difficoltà difficile ci ritroveremo raramente messi con le spalle al muro e, specialmente grazie ai poteri di conduit della ragazza, saremo praticamente sempre in grado di fuggire da un combattimento che si mette al peggio.
Tutti nell’arena!
La novità introdotta da First Light sono le arene, tre per la precisione. In questi livelli otterremo diverse sfide da affrontare in due modalità diverse. La prima è la classica modalità orda, in cui dovremo battere ondate di nemici via via sempre più forti e impegnativi. Per motivare ancora di più il giocatore ci sono classifiche mondiali e diversi moltiplicatori di punti: l’obiettivo degli sviluppatori di Sucker Punch è chiaramente quello di spronare i giocatori alla ricerca dello highscore perfetto. La seconda invece, già introdotta dalla storia, è una serie di missioni a obiettivo (per esempio liquidare un dato numero di cattivi o proteggere un ostaggio). Divertente, ma non molto resistente nel tempo. Come piccolo bonus se avete terminato Second Son potrete giocare anche con Delsin!
Bello ma corto!
First Light è un titolo che offre una storia piuttosto corta ma ben raccontata. Le origini di Fetch sono interessanti e ben si accostano con la storai di Second Son, segno che questo DLC fosse già nelle intenzioni di Sucker Punch da tempo. Graficamente il titolo rimane uno spettacolo di luci e riflessi, mostrando ancora una volta la potenza di Playstation 4. Audio completamente in italiano di buona fattura e un’intelligenza artificiale un pochino pessima completano il pacchetto. Ad un prezzo di 29.90 CHF questo gioco è consigliato a tutti i fan di Second Son e anche a coloro che cercano un buon titolo action in terza persona. Dal momento che non è necessario possedere Second Son, è anche possibile goderselo come antipasto prima di decidere se investire nel titolo principale. First Light ci ha soddisfatto, anche se avremmo preferito un menu un po’ più corposo.