Sapevamo già che HTC ha spostato l’uscita del Vive da dicembre scorso ad aprile ma fino ad oggi non sapevamo esattamente il perchè. Nelle scorse settimane si è parlato di grandi novità all’orizzonte e ora, con il CES in corso, ne sappiamo finalmente di più.
Il nuovo arrivato è il Vive Pre, un kit di sviluppatori che servirà da ponte di collegamento tra il primo prototipo (che abbiamo provato alla Gamescom) e il modello consumer previsto per questa primavera. Il Pre è un prodotto che non era inizialmente nei piani di HTC ma, visti gli avanzamenti fatti in campio di ricerca e sviluppo, che si è reso indispensabile per permettere agli sviluppatori di creare esperienze in realtà virtuali ancora migliori.
Le novità di questa versione sono molte, su cui spiccano il nuovo design dei controller e la nuova camera frontale. La camera per ora serve a rimpiazzare l’effetto barriera di cui parlammo già mesi fa e che serve ad avvertire l’utente che si sta raggiungendo il limite fisico dello spazio di simulazione. HTC però ha lasciato spazio a sviluppi ulteriori affermando che il software di Vive Pre è in grado di analizzare spazi a 3 dimensioni, in un modo simile a quanto fa HoloLens. Per quanto riguarda i nuovi controller invece sembra davvero che siamo in presenza di un design molto più maturo e consumer-ready, specialmente rispetto ai prototipi funzionali ma molto grossolani visti finora. Il paragone va sempre fatto con i sensori Oculus Touch previsti per l’altro grande competitor nel mondo della VR su PC e per ora i sensori del Vive sembrano più tradizionalisti anche se il vero paragone potrà essere fatto solamente con un test su strada.
Il Vive Pre è probabilmente una buona indicazione di quanto verrà messo in vendita ad aprile. Sappiamo già che sarà il più costoso dei 3 in arrivo quest’anno e con Oculus che aprirà le prenotazioni domani del suo Rift (ad un prezzo ancora sconosciuto ma probabilmente sopra i 300 CHF) siamo molto curiosi di sapere quale sarà il prezzo del Vive. Per ora il Pre verrà prodotto in 7000 esemplari che saranno dati agli sviluppatori già al lavoro su giochi compatibili. Per noi comuni mortali, toccherà aspettare ancora qualche mese.