Giusto l’anno scorso Apple ed Asus avevano dato una svolta al mercato degli Ultrabook diminuendo ulteriormente lo spessore della scocca di un portatile standard fino ai 12 mm. Altri produttori, invece, hanno raggiunto questo risultato passando al mercato 2in1 con schermi e tastiere facilmente staccabili adottando soluzioni sempre più interessanti e all’avanguardia, basti pensare alla gamma Surface, all’huawei MateBook e al Samsung Galaxy TabPro S recentemente annunciati.
Questa volta tocca invece ad HP a totalizzare un nuovo record nella gamma Ultrabook, presentando uno spectre di 13 pollici con soli 10 mm di spessore mosso, dulcis in fundo, da un intel core serie i5 / i7 (serie U) e non dai tradizionali recenti Intel Core M. Si tratta di un prodotto interessante che monta le ultime soluzioni hardware disponibili, dalla sesta generazione Skylake a materiali nobili come l’alluminio, al pieno supporto per lo standard Type C e Thunderbolt 3, e via dicendo. Anche le configurazioni sembrano molto allettanti, partendo da un modello standard di 256 GB (in PCie) e 8 GB di ram fino a soluzioni più capienti (512 GB). Resta ignoto come HP sia riuscita ad implementare un sistema di raffreddamento adeguato per la tipologia del processore, viste le dimensioni, seppur l’autonomia dichiarata è di 9.5 ore di utilizzo standard lascia ben sperare, non troppo distante dai competitor Intel Core M o, addirittura, Atom Cherry trail in alcuni casi. I preordini partiranno a partire dalla fine del prossimo mese, il prezzo in dollari si attesta sui 1100 per la versione base e si presume possa raggiungere alle nostre latitudini a un prezzo simile a quello del Macbook 12.