Halo 5 Guardians

Se c’è un franchise che può personificare Xbox questi è Halo. Nato dalle menti di Bungie e previsto, pensate un po’, inizialmente per Machintosh, Halo ha saputo definire un genere intero su console. Bungie è da allora passata ad altri progetti ed è da Halo 4 che chi si occupa di Master Chief si chiama 343 Industries.

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Battezzati alla grande con Halo 4 e avendo combinato qualche pasticcio con la Master Chief Collection, i 343 tornano alla carica con molto da dimostrare e con una delle serie più famose del mondo: Halo 5 Guardians.

Traditore?

Nonostante la lunga e complessa campagna pubblicitaria che ha accompagnato l’arrivo di Halo 5 sulle nostre console, impregnata sul presunto tradimento di Master Chief ai danni dell’UNSC, la campagna delle nuove avventure di John 117 e Spartan Locke è diversa da come ce l’aspettavamo. Una missione di routine per Chief e la sua Squadra Blu porta i nostri spartan sulla UNSC Argent Moon, una nave spaziale di ultimissima generazione data per dispersa da tempo. H5-Guardians-Campaign-Reunion-Starstuff-03L’esplorazione del vascello porta la squadra a scontrarsi con dei soldati Covenant e, un evento totalmente imprevisto (anche se, nel caso aveste visto i trailer rilasciati nei mesi precedenti già sapete a cosa mi riferisco) la priorità di Master Chief cambia da obbedienza al comando a qualcosa d’altro. La defezione di Chief mette in allarme il comando dell’UNSC che invia immediatamente sulle tracce del leggendario guerriero il Fireteam Osiris, capitanato da Spartan Locke (se avete seguito la serie TV, già lo conoscete). Halo 5 segue quindi le vicende delle due squadre, la prima che insegue un certo personaggio di cui non voglio parlarvi e la seconda che, sulle tracce della prima, si imbatterà nei guerrieri prometeici e finirà invischiata in una guerra civile tra Covenant e Lame di Sanghelios correndo tra un pianeta e l’altro. In Halo 5 molto è dato per scontato e per prepararvi all’avventura Microsoft ha rilasciato nello scorso anno parecchio materiale di contorno. Fondamentale la conoscenza della trama di Halo 4 e possibilmente delle Spartan Ops, della serie TV e della serie testuale uscita negli scorsi mesi. Spenderemo parecchio tempo in compagnia dei due team che vorremmo conoscere meglio ma che, vuoi per mancanza di tempo vuoi per focus narrativo diverso, non riusciamo mai a inquadrare. Sappiamo che la Squadra Blu è composta da fedelissimi di Chief che non esitano un secondo a “tradire” l’UNSC per seguire il loro leader. Il Fireteam Osiris è capitanato da Locke, ex spia convertito a Spartan e da personaggi di cui possediamo un maggiore background (uno di loro, Buck, è interpretato da Nathan Fillion e ve lo ricorderete da ODST). Peccato che non riusciamo mai davvero a legare con tutti questi personaggi: gli unici di cui davvero ci importa sono Chief e Cortana.

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Gioco di squadra

In Halo 5 saremo sempre in squadra e ciò significa maggiore potenza di fuoco e supporto. Ai nostri compagni di team potremo dare ordini quali raggiungere una data posizione, attaccare un determinato nemico o sbloccarci l’armatura (cosa che succede quando stiamo per morire). In realtà né la Squadra Blu né il Fireteam Osiris è molto efficace e spesso dopo il nostro specifico ordine di uccidere un nemico ben poco succede. I compagni di squadra lanciano urla, fanno commenti, danno indicazioni ma non sparano mai con la dovuta convinzione. H5-Guardians-Campaign-Osiris-DogfacesLa qual cosa è logica perché altrimenti potremmo anche non muovere un dito e tuttavia lo stesso sistema funziona molto meglio in altri giochi, ad esempio in Mass Effect 3. La reale utilità dei compagni risiede nel fatto che possono essere sostituiti in qualsiasi momento da 3 vostri amici reali che potranno scegliere uno del team e partecipare alla campagna in cooperativa. Le dinamiche in co-op non cambiano molto ma è incredibilmente utile avere giocatori umani in campo, specialmente ai livelli di difficoltà più elevati. Le novità non sono certo finite qui e si concretizzano in un nuovo jetpack che permette brevi scatti in ogni direzione (utilissimo per una schivata dell’ultimo istante o per raggiungere zone inaccessibili), la possibilità di fermarci a mezz’aria se stiamo mirando con un’arma e il pugno galattico spartano (non si chiama davvero così) che ci offre la possibilità di lanciarci verso terra con un pugno devastante che liquida i nemici che si trovano in una determinata zona. Il pugno inizialmente non è facilissimo da usare ma con la pratica diventa una risorsa insostituibile.

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A caccia della verità

La campagna si snoda per circa 6 ore a difficoltà normale tra ambientazioni mozzafiato, duri scontri con Covenant e Prometeici, un nutrito numero di armi (quelle che già abbiamo incontrato in Halo 4) e qualche novità per quanto riguarda i veicoli (il caccia Phaeton e il graditissimo ritorno del Mantis!). Durante le nostre avventure avremo modo di incontrare un nuovo temibile nemico, un simpatico personaggio che ci ricorda i bei tempi andati di Halo primo del suo nome e altre sorprese. Durante le missioni poi potremo dedicarci alla raccolta di collezionabili e teschi e, in alcune missioni in cui non si combatte, farci due risate. Sì perché in Halo 5 ritornano le vocette bizzarre dei Covenant e alcuni stacchetti sono davvero favolosi. Vi anticipo solo che se, durante una missione, dovreste imbattervi in un Elite e un Grunt seduti sul ciglio di un burrone al tramonto, è imperativo che vi mettiate ad ascoltare quello che dicono! La trama di Halo 5 è comunque meno incisiva rispetto a quella del quarto capitolo e soffre terribilmente del suo essere “l’episodio di mezzo”. Il mio pensiero, al termine della campagna, è stato “wow, Halo 6 sarà fantastico” proprio perché questo Halo apre possibilità che nemmeno ci sognavamo finora. Il problema è che per creare questa situazione bisogna lentamente arrivarci e, purtroppo, non è la parte migliore di una saga. Non che non ci siano colpi di scena o divertimento ma di sicuro non siamo allo stesso livello di epicità che mi aspettavo.

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Componente online

Halo ha praticamente inventato il multiplayer su console. Non fate quella faccia, sapete a cosa mi riferisco. Ad ogni buon conto, Halo 5 offre sia la cooperativa online che una estesa modalità multiplayer. Il multi è diviso in Arena e Warzone: la prima una collezione di modalità classiche e la seconda un ibrido PVE/PVP. Per quanto riguarda l’Arena possiamo affrontare nemici in 15 mappe divise in playlist (l’unica disponibile al momento del test era quella pre-rilascio però) che comprendono Catturala Bandiera, Massacro e Roccaforti (una sorta di Re della Collina). Non mancano poi varianti di queste modalità come Bandiera Neutrale (una sola bandiera contesa al centro della mappa e una partenza in velocità per i giocatori) e Cecchino & Doppietta dove, lo intuirete, possiamo usare solo queste due armi. Giocare nell’arena ci farà guadagnare punti esperienza e pacchetti requisizione (ci torniamo tra pochissimo) oltre che a modifiche cosmetiche per armatura, armi e ID. Per mantenere bilanciato il gioco comunque non è possibile attivare nessuna carta req ma solo spendere dei bonus temporanei che boostano il guadango di XP.

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Diversa la storia per la Warzone. In questa modalità, che si gioca su mappe considerevolmente grandi, saremo divisi in due squadre umane. I due team si contendono diverse postazioni, come armerie ed edifici vari, che debbono conquistare e successivamente difendere dall’attacco nemico. Una volta conquistate tutte le zone potremo attaccare la base avversaria per guadagnare una vittoria. Tuttavia in Warzone è anche sufficiente ammassare 1000 punti che si ottengono uccidendo Spartan avversari oppure nemici IA. H5-Guardians-Arena-Breakout-Trident-RoadblockEsatto perché ad intervalli regolari appariranno nemici e campioni nemici che, se uccisi, elargiranno un buon numero di punti. Lo scontro si fa quindi brutale perché se da un lato tutti vogliono distruggere il nemico IA, dall’altro entrambe le squadre si troveranno nello stesso posto, lacerati tra la necessità di liquidare il boss e del mettere il bastone (normalmente fatto di piombo e a frammentazione) tra le ruote degli altri. In Warzone le varie requisizioni acquistano un enorme interesse. I vari pacchetti, che possono essere sia vinti che acquistati, contengono armi potenziate, veicoli, abilità Spartan (ad esempio velocità aumentata o invisibilità). Ogni req può essere attivata durante la partita in appositi dispenser sparsi per la mappa. Più il nostro team sarà efficace e più il livello delle requisizioni sarà elevato! Vero la fine dello scontro potremo perfino requisire carri armati o banshee che manderanno in tilt il nemico. Warzone è una modalità più accessibile rispetto all’Arena dove, immagino, si concentreranno i giocatori più hardcore. Mi è stata spiegata come una sorta di Destiny dentro Halo ma non potremmo essere più lontani dalla realtà. Warzone è in sostanza una modalità in cui dobbiamo conquistare e difendere postazioni prima di sferrare l’attacco definitivo alla base nemica. Ma dal momento che le persone in squadra sono tante e che ci sono anche dei bot, la partita si vince solitamente a punti. Da qui l’interesse di eliminare i nemici IA anche se non è affatto necessario, basta trattare la partita come un normale deathmatch a squadre. Le mappe sono comunque molto belle e il lato strategico delle req sarà irresistibile per alcuni di voi, garantito.

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In attesa di Halo 6

Soffro perché debbo sapere cosa succederà in Halo 6. Nell’attesa però Halo 5 è un ottimo titolo che saprà soddisfare specialmente i fan del multiplayer. La storia, l’ho già detto, soffre del suo essere l’anello di congiunzione tra un inizio strepitoso e un finale che si preannuncia esplosivo. Nel frattempo vi aspettano ore e ore di frag online e, di quando in quando, un’occhiatina nervosa al vostro telefono… E come sempre un grazie ad Xbox per il codice!

 

 
 

Written by: Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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